Oggi consumatori a Montecitorio contro il carobenzina

Nonostante il calo dei consumi di carburante del 9,3% nei primi 8 mesi del 2012,  ogni famiglia italiana ha speso quasi 1.900 euro per benzina e gasolio: 151 in più solo di tasse. Ecco il principale dei motivi per cui oggi a Montecitorio scendono in piazza le associazioni di consumatori italiane ACU, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori , chiedendo  al Governo di tagliare le vecchie accise che gravano su benzina e gasolio, eliminando quelle introdotte prima del 2002. Il risparmio sarebbe di ben 23 centesimi al litro (ossia 11,50 euro per un pieno).

Le associazioni daranno vita ad una singolare protesta (chiamata “Fuga da AlcaTASS“)che si terrà oggi alle ore 12 davanti a Montecitorio nell’ambito della Giornata nazionale contro il carovita, e chiederanno al Governo Monti di tagliare quelle accise introdotte prima del 2002 e palesemente anacronistiche.

Ecco l’elenco di accise oggetto della richiesta dei consumatori al Governo:
•  1,90 lire (0,000981 euro) per il finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936;
•  14 lire (0,00723 euro) per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
•  10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963;
•  10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze del 1966;
•  10 lire (0,00516 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968;
•  99 lire (0,0511 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976;
•  75 lire (0,0387 euro) per la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980;
•  205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
•  22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996.

Le associazioni hanno scritto al Premier e al Ministro Catricalà chiedendo un incontro al termine della manifestazione.