Le attività ricettive sono definite dal nuovo Codice del Turismo come attività dirette alla produzione di servizi per l’ospitalità nelle strutture ricettive che possono essere di quattro tipi: alberghiere, extralberghiere, all’aperto o di mero supporto.
L’attuale classificazione in base al numero di stelle non è omogenea: si riscontrano spesso parecchie differenze tra regione e regione.
A tal proposito, il Codice del Turismo ha previsto la fissazione (con decreto ministeriale) di standard qualitativi minimi dei servizi e delle dotazioni per consentire una classificazione uniforme a livello nazionale.
La ricettività italiana pare, comunque, godere di buona fama. Lo dimostra un’indagine condotta da Ipsos per il progetto Check-up Diritti: l’83% degli intervistati si ritiene soddisfatto dei servizi ricevuti dalla struttura alberghiera visitata nell’ultima vacanza.
Soltanto una minoranza (il 6% degli intervistati) lamenta alcuni aspetti insoddisfacenti della vacanza in albergo. In particolare: Continua a leggere