La polizia non vende riviste al telefono

Ci avviciniamo alla fine dell’anno e dobbiamo mettere in guardia i consumatori da una purtroppo frequente vendita telefonica truffaldina ed aggressiva.

La tipica telefonata suona così: “salve signora, siamo della Polizia, sappiamo che lei è da sempre una nostra sostenitrice, vuole sottoscrivere anche quest’anno l’abbonamento alla nostra rivista?”. Lo stesso a dirsi per Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e simili.

La leva psicologica è sin troppo evidente: non vorrete mica scontentare la Guardia di Finanza o la Polizia… ? La tecnica di vendita la potete riconoscere facilmente perché è particolarmente aggressiva: vi richiameranno e molesteranno sino a quando non comprerete. Continua a leggere



Milano: rinviato obbligo catene da neve

Un importante risultato per i cittadini della Provincia di Milano. La Casa del Consumatore, accompaganta dal Consigliere Comunale di Milano Alessandro Fede Pellone, ha manifestato al Presidente della Provincia di Milano le preoccupazioni sull’imminente applicazione dell’obbligo di catene da neve nelle strade Provinciali di Milano.

Pur condividendo il principio di assicurare una sempre maggiore sicurezza sulle strade e l’opportunità di avere sempre catene a bordo, la Casa del Consumatore ha chiesto di poter rinviare l’applicazione di tale provvedimento, visti i tempi strettissimi, le difficoltà nell’approvvigionamento delle catene da neve ed un’insolita crescita negli ultimi giorni del prezzo di catene e pneumatici da neve, Continua a leggere



Buone notizie per i Todotruffati

Buone notizie per i “Todotruffati” che nell’estate 2009, affidandosi alla Casa del Consumatore e alle sue legali Lara Pellegrini e Francesca Pinciroli, hanno denunciato la vendita di pacchetti vacanza quando la società non era più in grado di far partire i clienti.

La Procura di Busto Arsizio ha infatti richiesto il rinvio a giudizio, per il reato di truffa aggravata, degli ultimi due amministratori della società, Alessandro Scotti e Silvano Favarato. Nel frattempo la stessa Procura si era già mossa tempestivamente sequestrando una villa di proprietà dello Scotti, ed è proprio dalla vendita di questo bene che i clienti potrebbero ottenere il risarcimento, almeno parziale, delle somme loro illegittimamente sottratte dalla società. Continua a leggere