Voli cancellati? Il rimborso è dovuto

L’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokul ha decisamente paralizzato il traffico aereo europeo: la nube di cenere che si è dispersa nell’aria ha creato enormi problemi di visibilità e gravi rischi di danneggiamento ai reattori degli aerei.
Oltre alle ingenti perdite economiche subite dalle compagnie aeree, notevoli disagi sono stati patiti dai milioni di passeggeri-consumatori che hanno dovuto trascorrere ore ed ore in aeroporto (e ancora in molti si trovano in questa situazione) e ricorrere, ove possibile, ad altri mezzi di trasporto con conseguenti perdite di tempo e denaro.

In molti hanno contattato la Casa del Consumatore chiedendo informazioni in merito alla possibilità di ottenere il rimborso del biglietto o della vacanza persa.


In questo caso, trattandosi di una calamità naturale indipendente dalla volontà delle compagnie aeree, ed in presenza del divieto di volo da parte delle autorità preposte, ci troviamo in presenza di una c.d. “causa di forza maggiore”: ne consegue che non è possibile richiedere il risarcimento dei c.d. “danni da vacanza rovinata” o comunque di tutti i disagi subiti in conseguenza della cancellazione del volo. Tuttavia, sussiste un vero e proprio diritto a richiedere ed ottenere il rimborso del biglietto già pagato o del pacchetto turistico di cui non avete potuto usufruire.

L’art. 92 del Codice del Consumo (D.Lgs. n. 206 del 2005) stabilisce che qualora il pacchetto turistico venga cancellato prima della partenza “per qualsiasi motivo, tranne che per colpa del consumatore”, quest’ultimo ha la possibilità di scegliere se usufruire di un altro pacchetto qualitativamente uguale o superiore (senza pagare alcun supplemento di prezzo) o anche inferiore (previa restituzione della differenza del prezzo), oppure, in alternativa, chiedere che gli venga rimborsata, entro sette giorni lavorativi dalla cancellazione, la somma di denaro già versata e corrispondente al prezzo del biglietto.

Questo significa che, qualora siate tra i milioni di passeggeri che si sono visti cancellare il volo a causa della ormai famosa eruzione del vulcano islandese, non siete assolutamente obbligati ad accettare offerte di buoni sostitutivi per voli o viaggi futuri, ma potete pretendere la restituzione in denaro del prezzo pagato.

Sul sito della Casa del Consumatore sono a disposizione di tutti gli associati i modelli per la richiesta di rimborso di biglietto aereo e di pacchetto turistico da inviare con raccomandata a/r.

Per ogni dubbio, richiesta di aiuto o informazioni, potete contattarci al numero unico 848 787 838.

AGGIORNAMENTO 26/4/2010

In tanti ci hanno segnalato che alcune compagnie aeree stanno negando il rimborso integrale del biglietto per i voli cancellati a causa dell’eruzione del vulcano islandese. Sarebbero in molte infatti a rifiutare il rimborso delle tasse aeroportuali.

Si tratta di un comportamento illecito e vietato dalla normativa europea.

Stabilisce infatti l’art. 8 del Regolamento n. 261/2004 che, in caso di cancellazione del volo, il passeggero ha diritto al rimborso del “prezzo pieno del biglietto, allo stesso prezzo al quale è stato acquistato“.

Invitiamo quindi ad insistere nella richiesta di rimborso pieno e a segnalarci eventuali abusi in modo che la nostra associazione possa intervenire a tutela personale vostra e di tutti.