Truffe e furti: l’apparenza inganna

Notizie di piccoli furti e truffe ai danni di persone anziane (ma non solo) sono all’ordine del giorno.
Ladri e truffatori si dimostrano sempre più fantasiosi nell’escogitare nuovi modi per sottrarre beni e denaro alla gente onesta. Alle tradizionali tecniche di “imbroglio” se ne aggiungono di moderne ed “innovative”. Si potrebbe quasi dire… “non ci sono più i ladri di una volta”.

Oggi bisogna fare attenzione anche a chi ha un aspetto curato, distinto ed elegante: falsi volontari di associazioni onlus (l’Associazione invalidi di guerra va per la maggiore tra gli anziani), finti preti, falsi funzionari di banche, poste o altre aziende, finti tecnici del gas, della luce, del telefono, dell’acqua (qui il pretesto più comune è la lettura del contatore), falsi gioiellieri, medici, intervistatori, pompieri, finti sbadati, finti parenti, maghi fasulli oppure ancora finti agenti di polizia, finti carabinieri e chi più ne ha più ne metta. Insomma l’abito, la divisa e i modi gentili non fanno il monaco…
In breve, ogni scusa è buona per intrufolarsi nelle case della gente o comunque per farsi consegnare del denaro. Tuttavia non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura o mostrarsi troppo timorosi: con alcuni accorgimenti e piccoli gesti quotidiani si rischia poco o niente. Ecco alcuni consigli.

Innanzitutto è buona norma fare conoscenza e mantenere rapporti cordiali con i propri vicini di casa in modo da poter contare sul loro aiuto e sostegno nei momenti di difficoltà.

Chiudete sempre il portone principale del palazzo e, se abitate ai piani bassi, mettetevi al sicuro con grate, sistemi di allarme, vetri antisfondamento, porte blindate e quant’altro. Se avete un giardino, recintatelo e, di notte, tenetelo adeguatamente illuminato.

Conservate documenti, gioielli e altri oggetti di valore in luoghi sicuri ma “inconsueti”, evitando armadi, cassetti, letti, vasi e quadri.

Quando lasciate la casa per poco tempo, è consigliabile staccare il telefono in modo che sembri occupato e lasciare la luce e/o la radio accesa: anche il semplice dubbio che ci possa essere qualcuno all’interno dell’abitazione in genere dissuade eventuali malintenzionati. Se invece dovete allontanarvi da casa per più tempo chiedete a qualcuno di fiducia di ritirare la posta e controllare giornalmente che la casa sia in ordine.

Diffidate degli sconosciuti che si presentano a casa vostra per consegnare pacchi (in cambio di somme di denaro a volte anche consistenti), per riparare presunti guasti (da voi mai segnalati), per vendervi biglietti di insolite lotterie. Potrebbero mostrarvi anche tesserini di riconoscimento fasulli, perciò non abbiate timore di fare tutte le domande del caso e, se rimanete scettici, chiedete loro di ripassare un’altra volta.
Del resto, le società e gli enti, prima di mandare i propri tecnici, affiggono il relativo avviso sul portone di ingresso o comunque nell’atrio del palazzo in modo che tutti gli inquilini ne abbiano preventiva conoscenza. In caso contrario, se un tecnico si presenta alla vostra porta senza che ve l’aspettiate, potete anche fare una verifica telefonando alla società cui dice di appartenere.
Tenete anche presente che associazioni onlus ed enti benefici vari non ricorrono quasi mai al “porta a porta” per reperire finanziamenti e offerte.

Regola generale: prima di firmare qualunque foglio, leggetelo tutto attentamente, anche le parti scritte a caratteri minuscoli.

Quando uscite di casa, evitate di portare con voi molti soldi (potete anche dividerli e metterli in diverse parti), aprite il portafoglio solo se strettamente necessario e tenete qualche spicciolo in tasca per un’elemosina, un caffè, un giornale o altro.
Di notte scegliete luoghi illuminati e frequentati, evitando vicoletti e stradine buie o secondarie.
Non lasciatevi distrarre: attenzione a chi vi chiede l’ora, a chi vi spinge senza motivo, a chi vi rovescia addosso una bibita o del gelato, insomma a chiunque si avvicini troppo nonostante ci sia spazio.

Inoltre, una valida accortezza per evitare scippi è camminare sul marciapiede in direzione opposta al senso di marcia dei veicoli accanto e comunque stare il più lontano possibile dal bordo. Tuttavia, nel caso subiste uno scippo, lasciate la borsa, eviterete cadute e danni fisici peggiori del danno economico.

Quando poi vi trovate soli in auto e fermi ad un semaforo rosso in zone “poco raccomandabili” è bene ricorrere alla chiusura centralizzata per evitare che qualcuno apra la portiera del passeggero e vi sottragga rapidamente la borsa, approfittando della vostra posizione disagevole.

Infine, se dovete prelevare denaro al bancomat coprite la mano che digita il codice con l’altra mano o, meglio ancora, con un foglio di carta oppure un giornale.

In ogni caso, se siete stati raggirati, derubati, scippati o comunque vittime di “microreati” vari non esitate a sporgere denuncia: è un dovere, se non giuridico, almeno sociale, un importante strumento di collaborazione con le forze dell’ordine nella lotta alla microcriminalità.
Potete presentare la denuncia alla Questura, al Commissariato di Polizia, alla locale stazione dei Carabinieri oppure direttamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale.

Sul nostro sito sono a disposizione degli associati i modelli di denuncia/querela per truffa, furto di carta di credito o bancomat, frode nell’esercizio del commercio, appropriazione indebita, ingiuria e diffamazione.