Privacy: tutti vogliono la fotocopia della mia carta d’identità!

Ci capita sempre più spesso di dover consegnare la fotocopia del nostro documento di identità, ad esempio per aprire un conto corrente, o per ottenere un permesso di accesso ZTL, o ancora per diventare clienti di una compagnia telefonica. La nostra controparte non si accontenta di prendere nota dei nostri dati identificativi, pretende di avere e conservare la fotocopia del nostro documento. Se non ci adeguiamo, possiamo anche scordarci di ottenere il servizio o bene di cui abbiamo bisogno. Se fossimo certi che le fotocopie verranno conservate con cura e in condizioni di sicurezza, la questione potrebbe anche non preoccuparci.… Continua a leggere


Sosta vietata: con le quattro frecce si può?

E’ capitato ad alcuni automobilisti di trovarsi il veicolo multato per divieto di sosta o altra infrazione pur avendolo lasciato per poco tempo con le quattro frecce azionate. Credevano di aver tenuto un comportamento lecito ed invece sono stati multati. E’ giusto? Quella che volgarmente viene definita “quattro frecce”, il nostro codice della strada la chiama (art. 151, comma I, lettera f) “segnalazione luminosa di pericolo”, ovvero “il funzionamento simultaneo di tutti gli indicatori luminosi di direzione”. L’art. 153 del medesimo codice stabilisce tassativamente i casi in cui l’automobilista può (anzi, deve) azionare la segnalazione luminosa di pericolo: I conducenti… Continua a leggere


Multe senza contestazione immediata e agenti in borghese

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ZpGd95ypvn4[/youtube] Ci sono capitati numerosi casi di multe recapitate a casa con sanzioni per infrazioni varie (uso del cellulare, mancato rispetto dello stop, ecc.) con la dicitura (ricorrente) “contestazione omessa poiché l’Agente accertatore era impossibilitato a fermare il veicolo in quanto in abiti civili” o simili motivazioni per la mancata contestazione al trasgressore. Ebbene, motivazioni del genere sono del tutto illegittime e l’accoglimento dei ricorsi  presentati in Prefettura e al Giudice di Pace lo conferma. Ciò in quanto l’art. 384 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada ammette la mancata contestazione immediata solo nei casi di “impossibilità materiale” (esempio: l’agente… Continua a leggere


Teleselling: l’intervento del Garante della privacy

  Come abbiamo detto qualche giorno fa, il DL 207/2008 ha autorizzato fino al 31 dicembre 2009 l’utilizzo a fini promozionali e commerciali delle banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici pubblici formati prima del 1° agosto 2005. Il Garante della privacy, da subito poco favorevole a tale normativa, è intervenuto con un provvedimento dandone un’interpretazione restrittiva per limitarne i danni. Secondo quanto stabilito dal Garante, le banche dati cui si fa riferimento possono essere utilizzate solo ed esclusivamente da parte dei titolari originari, cioè da coloro che le avevano create. Questo significa che i dati non possono essere… Continua a leggere


Bollette pazze e servizi telefonici non richiesti

Il settore dei contratti di telefonia è caratterizzato da rapporti di forza, dove le compagnie telefoniche rappresentano il contraente forte mentre gli utenti/consumatori quello debole.
Normalmente gli utenti non conoscono tempestivamente il livello dei propri consumi che vengono registrati non già da contatori posti all’interno della loro abitazione (come quelli del gas e dell’acqua), bensì da centraline di cui hanno l’esclusiva disponibilità le società telefoniche. Il sistema di fatturazioni periodiche successive si presta a numerosi abusi. Difatti, nonostante ciò sia vietato dalla legge, l’attivazione di servizi telefonici non richiesti costituisce una realtà molto diffusa e integra anche una violazione della privacy, configurando un trattamento illecito di dati senza il consenso espresso dell’interessato. Nei casi più gravi gli utenti si trovano a ricevere delle vere e proprie “bollette pazze” o comunque “gonfiate”.

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Cambiare operatore telefonico è una condanna?

Ci bombardano al telefono, nei centri commerciali, per posta ed in ogni altro modo e alla fine ci convincono: dobbiamo cambiare operatore telefonico, perché così risparmieremo di sicuro.
Arrivati a casa, però, magari ci ripensiamo e pensiamo che forse era meglio non cambiare. Cosa possiamo fare per interrompere il meccanismo che abbiamo innescato?

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Teleselling: difendersi dalle telefonate indesiderate

Da oggi il Blog del Consumatore si occuperà di alcuni disagi legati alla telefonia fissa e mobile. 

Quante volte all’ora di cena squilla il telefono?

Chi era? Nessuno…

Cos’era? Una telefonata promozionale…

Ebbene sì, spesso capita che “nessuno” chiami le case degli italiani per convincerli ad acquistare litri di olio, bottiglie di vino, libri, e tanti altri articoli peraltro facilmente reperibili in qualsiasi angolo d’Italia.

In realtà i “nessuno” per lo più sono giovani lavoratori di call center che per poter “disturbare” gli italiani hanno dovuto seguire palestre di teleselling, laboratori di telemarketing e corsi per il recupero clienti.

Il fenomeno è diffuso e difficile da sconfiggere. Con l’attuazione della Direttiva 2002/58/Ce, in Italia a partire dall’agosto 2005 gli elenchi telefonici dovrebbero servire solo per contatti interpersonali. Sono stati pochi gli utenti che, attraverso il consenso dato esplicitamente al loro gestore, si sono dimostrati favorevoli a ricevere chiamate e posta di tipo commerciale. Tuttavia a causa del lento adeguamento alla normativa e della scarsità di controlli, le chiamate indesiderate hanno continuato ad essere effettuate, come se nulla fosse.

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