Archivio mensile:Marzo 2009
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Sosta vietata: con le quattro frecce si può?
Multe senza contestazione immediata e agenti in borghese
Teleselling: l’intervento del Garante della privacy
Bollette pazze e servizi telefonici non richiesti
Il settore dei contratti di telefonia è caratterizzato da rapporti di forza, dove le compagnie telefoniche rappresentano il contraente forte mentre gli utenti/consumatori quello debole.
Normalmente gli utenti non conoscono tempestivamente il livello dei propri consumi che vengono registrati non già da contatori posti all’interno della loro abitazione (come quelli del gas e dell’acqua), bensì da centraline di cui hanno l’esclusiva disponibilità le società telefoniche. Il sistema di fatturazioni periodiche successive si presta a numerosi abusi. Difatti, nonostante ciò sia vietato dalla legge, l’attivazione di servizi telefonici non richiesti costituisce una realtà molto diffusa e integra anche una violazione della privacy, configurando un trattamento illecito di dati senza il consenso espresso dell’interessato. Nei casi più gravi gli utenti si trovano a ricevere delle vere e proprie “bollette pazze” o comunque “gonfiate”.
Cambiare operatore telefonico è una condanna?
Ci bombardano al telefono, nei centri commerciali, per posta ed in ogni altro modo e alla fine ci convincono: dobbiamo cambiare operatore telefonico, perché così risparmieremo di sicuro.
Arrivati a casa, però, magari ci ripensiamo e pensiamo che forse era meglio non cambiare. Cosa possiamo fare per interrompere il meccanismo che abbiamo innescato?
Teleselling: difendersi dalle telefonate indesiderate
Da oggi il Blog del Consumatore si occuperà di alcuni disagi legati alla telefonia fissa e mobile.
Quante volte all’ora di cena squilla il telefono?
Chi era? Nessuno…
Cos’era? Una telefonata promozionale…
Ebbene sì, spesso capita che “nessuno” chiami le case degli italiani per convincerli ad acquistare litri di olio, bottiglie di vino, libri, e tanti altri articoli peraltro facilmente reperibili in qualsiasi angolo d’Italia.
In realtà i “nessuno” per lo più sono giovani lavoratori di call center che per poter “disturbare” gli italiani hanno dovuto seguire palestre di teleselling, laboratori di telemarketing e corsi per il recupero clienti.
Il fenomeno è diffuso e difficile da sconfiggere. Con l’attuazione della Direttiva 2002/58/Ce, in Italia a partire dall’agosto 2005 gli elenchi telefonici dovrebbero servire solo per contatti interpersonali. Sono stati pochi gli utenti che, attraverso il consenso dato esplicitamente al loro gestore, si sono dimostrati favorevoli a ricevere chiamate e posta di tipo commerciale. Tuttavia a causa del lento adeguamento alla normativa e della scarsità di controlli, le chiamate indesiderate hanno continuato ad essere effettuate, come se nulla fosse.