Dopo anni di discussioni, interventi dell’Agenzia delle Entrate e decisioni contrastanti delle Commissioni Tributarie e della stessa Corte di Cassazione, si conclude in netta sconfitta per i contribuenti la querelle sulla tassa di concessione governativa sugli abbonamenti ai telefonini.
I primi a sollevare la questione erano stati alcuni comuni veneti, che si erano rivolti alle commissioni tributarie chiedendo il rimborso delle tasse di concessione governativa pagate sugli abbonamenti di telefonia mobile dei loro dipendenti. Motivo della richiesta: con l’introduzione del nuovo codice delle comunicazioni elettroniche sarebbe caduto l’obbligo di pagare le tasse sugli abbonamenti dei cellulari. Tale tassazione sarebbe stata anche in contrasto con principi dell’Unione Europea. Continua a leggere