Affitti in nero, la finanza interroga gli studenti…

Non è bastata la normativa sulla cedolare secca a dissuadere molti proprietari dall’affittare in nero i propri immobili. Ora ci prova la Guardia di Finanza a smascherare chi fa il furbo…

Si tratta di una pratica ancora molto diffusa. Quelli che maggiormente la subiscono, in genere, sono gli studenti che hanno la “sfortuna” di abitare troppo distanti dalla sede della facoltà prescelta.
Oltre a doversi spesso accontentare di appartamenti di piccole dimensioni, mal arredati e comunque poco confortevoli, gli universitari si trovano a dover sostenere affitti piuttosto alti.
A guadagnarci, però, sono solo i padroni di casa: al contratto di affitto, magari stipulato “a voce” e, in ogni caso, non registrato, non corrisponde quasi mai un reale risparmio per il conduttore.

Di recente, però, la Guardia di Finanza ha ideato nuovi metodi per combattere il “mercato nero” delle locazioni.
La prima di queste strategie è stata messa in atto a Bari ed ha consentito di smascherare molti evasori. Continua a leggere



La polizia non vende riviste al telefono

Ci avviciniamo alla fine dell’anno e dobbiamo mettere in guardia i consumatori da una purtroppo frequente vendita telefonica truffaldina ed aggressiva.

La tipica telefonata suona così: “salve signora, siamo della Polizia, sappiamo che lei è da sempre una nostra sostenitrice, vuole sottoscrivere anche quest’anno l’abbonamento alla nostra rivista?”. Lo stesso a dirsi per Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e simili.

La leva psicologica è sin troppo evidente: non vorrete mica scontentare la Guardia di Finanza o la Polizia… ? La tecnica di vendita la potete riconoscere facilmente perché è particolarmente aggressiva: vi richiameranno e molesteranno sino a quando non comprerete. Continua a leggere



Attenzione agli affitti in nero

Le locazioni: ecco un settore nel quale l’evasione fiscale è molto diffusa.

Ma che cosa dovrebbe cambiare con il decreto legislativo sul federalismo fiscale?
Lo scorso 4 agosto il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema del decreto che dovrà, però, passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e del Parlamento.

Per quanto riguarda la tassazione dei redditi provenienti dai canoni di locazione, il proprietario dell’immobile locato avrà la possibilità di scegliere tra il regime fiscale tradizionale (aliquota Irpef) e la c.d. “cedolare secca sugli affitti”, un regime fiscale alternativo che verrà fissato probabilmente al 20% e che sostituirà l’Irpef e le relative addizionali e assorbirà anche le imposte di registro e di bollo sui contratti di locazione.

Inoltre, si cercherà di sconfiggere una volta per tutte l’annoso problema degli affitti in nero con una regola che probabilmente costringerà i proprietari a scegliere “il male minore”…
Entro il 31 dicembre 2010, infatti, dovranno essere registrati tutti i contratti di locazione (tranne, ovviamente quelli di durata inferiore ai 30 giorni). Continua a leggere