Novità per il controllo della velocità: che cosa cambia?

Il Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 28 maggio 2024 introduce importanti novità riguardanti il controllo della velocità sulla rete stradale italiana. Queste novità mirano a migliorare la sicurezza stradale e a rendere più trasparenti i provvedimenti relativi alle infrazioni, stabilendo nuove regole per quanto riguarda la gestione, il posizionamento e la messa a norma dei dispositivi di rilevamento di velocità (autovelox). Ma che cosa cambia per gli utenti della strada? Andiamo a scoprirlo!

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Autovelox: la multa si può contestare sulle strade secondarie

Gli autovelox, si sa, sono sistemi di rilevazione della velocità delle auto piuttosto sofisticati, ma non sono del tutto infallibili. Proprio per questo motivo, che siano in postazione fissa o mobile, con funzionamento laser, radar o a fotocellula, la regola generale è quella della contestazione immediata. Ciò significa che sul posto deve essere comunque presente un agente che verifichi la correttezza delle rilevazioni e fermi  l’automobilista trasgressore.

Gli autovelox devono poi essere omologati, correttamente tarati e posizionati, altrimenti la rilevazione è contestabile con ricorso contro la multa. In particolare sulle strade secondarie minori ci possono essere gli estremi per contestare la contravvenzione. Ecco se e quando pagare la multa… Continua a leggere



Autovelox sì, ma non dappertutto

Gli autovelox sono dispositivi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni dei limiti di velocità stabiliti in base all’art. 142 del codice della strada.
L’obiettivo principale del loro impiego dovrebbe sempre essere quello di garantire la sicurezza stradale.
Molti automobilisti, però, li considerano strumenti posizionati abilmente dai comuni in punti strategici per fare cassa e percepiscono le relative contravvenzioni come particolarmente ingiuste.
Ciò anche alla luce dei recenti  “scandali” che hanno interessato numerosi comuni e loro funzionari indagati per aver utilizzato apparecchiature irregolari, perchè non omologate o, ancor peggio, tarate “ad arte” in modo da registrare una velocità superiore a quella reale.

In realtà, la legge consente agli organi di polizia di servirsi di questi strumenti tecnici per rilevare la velocità delle auto in corsa. Tuttavia, se la regola generale è quella della contestazione immediata da parte dell’agente in divisa, ad essa è possibile derogare soltanto quando vi è una valida giustificazione, ovvero quando la strada sia talmente trafficata da rendere eccessivamente difficoltoso e pericoloso per la circolazione fermare le auto che procedono ad alta velocità. Continua a leggere



Cassazione: autovelox nascosto = automobilista truffato

Quante volte, girando per le strade d’Italia, ci siamo imbattuti in cartelli con su scritto “controllo elettronico della velocità” senza però notare alcun autovelox nei dintorni? I motivi possono essere sostanzialmente due: o l’autovelox c’è, ma è nascosto, oppure si tratta di una zona in cui a volte, ma non sempre, vengono posizionate delle apparecchiature di rilevamento mobili. In questo secondo caso le amministrazioni si tutelano anticipatamente, posizionando i cartelli nelle zone dove potrebbero trovarsi dei posti di rilevamento, ma non necessariamente e non quotidianamente. Tali segnalazioni sono d’obbligo in base all’art. 142 del Codice della strada. Inoltre, con una… Continua a leggere


Autovelox sì, Photored no

In tema di violazioni del codice della strada, la regola generale e principale è quella dell’immediata contestazione al trasgressore da parte dell’agente accertatore. Tuttavia, è vero che il Regolamento di attuazione del codice (nello specifico l’art. 384) ammette la contestazione in differita in tutti i casi di impossibilità materiale di contestare l’infrazione al colpevole nel momento in cui viene compiuta. In uno di questi casi rientra senza dubbio l’eccesso di velocità: l’Autovelox serve proprio a questo. Quando la vettura è lanciata ad una eccessiva velocità sarebbe sconveniente e pericoloso fermarla: i danni potrebbero essere ben più gravi di quelli che… Continua a leggere