Quando si pensa alla parola “rifiuto” è normale che vengano alla mente immagini di sacchi pieni di spazzatura destinati a discariche o a inceneritori invece, per chi fa abitualmente la raccolta differenziata è più comune pensarlo come “risorsa”.
Quel che però avviene di rado è associare al termine “rifiuto” il concetto di “tesoro”. Si basa proprio su questa visione l’upcycling, un concetto in rapida ascesa che sta cambiando l’idea di molti. Questa pratica infatti non solo riduce l’impatto ambientale dei rifiuti ma trasforma anche oggetti apparentemente inutili in tesori creativi e funzionali.
In questo articolo vedremo che cos’è l’upcycling, come funziona e quali vantaggi offre al consumatore rispetto al riciclo e alla raccolta differenziata.
Bisogna partire dal presupposto che non esiste una parola italiana per tradurre letteralmente il concetto di upcycling, ma lo si può facilmente ricostruire. La parola è infatti composta dai due termini inglesi, “cycle”, ciclo, e il prefisso “up”, per sottolineare come questo processo abbia lo scopo di aumentare (innalzando) il valore della nuova creazione. L’upcycling è infatti una forma di riutilizzo dei materiali che mira a trasformare gli oggetti di scarto in nuovi prodotti di valore superiore. A differenza del riciclo, che comporta la trasformazione dei materiali di scarto in materie prime per la produzione di nuovi oggetti, l’upcycling preserva le caratteristiche originali degli oggetti per creare qualcosa di nuovo e unico. Questo processo richiede creatività, inventiva e abilità artigianali e manuali per trasformare materiali grezzi o in disuso in opere d’arte o prodotti funzionali.
L’upcycling inizia con la ricerca e la raccolta di materiali di scarto o oggetti in disuso. Questi possono essere trovati in varie fonti, tra cui mercatini delle pulci, negozi dell’usato, scarti di produzione industriale o semplicemente oggetti abbandonati. Una volta individuati i materiali, coloro che mettono in pratica questi processi di riuso creativo li trasformano attraverso varie tecniche creative come il taglio, la cucitura, la saldatura, la verniciatura e la modifica strutturale per creare nuovi prodotti con un’estetica e una funzionalità migliorata. Ecco come vecchi giornali o riviste possono trasformarsi, se tagliati e incollati su una tela poi appesa, in un suggestivo quadro! Oppure, con la stessa logica, barattoli di vetro che sarebbero stati buttati possono essere dipinti o rivestiti esternamente, diventando pratici e graziosi vasetti per piante! Ancora, le cialde della macchinetta del caffè, se svuotate, pulite, pressate e unite fra di loro possono formare set di eleganti e colorate collane, con tanto di orecchini abbinati.
Questo processo di riutilizzo non dev’essere confuso con il riciclo: mentre il riciclo si concentra sulla trasformazione dei materiali di scarto in nuove materie prime, l’upcycling cerca di dare nuova vita agli oggetti stessi, spesso senza alcuna forma di trasformazione chimica o industriale.
Adottare l’upcycling porta numerosi vantaggi sia per gli individui che per l’ambiente. Per i consumatori, l’upcycling offre l’opportunità di possedere prodotti unici e personalizzati, spesso a costi inferiori rispetto all’acquisto di prodotti nuovi. Inoltre, l’upcycling promuove la creatività e l’espressione personale, incoraggiando le persone a sviluppare abilità artigianali e a sperimentare nuove tecniche.
Dal punto di vista ambientale, l’upcycling contribuisce a ridurre il consumo di risorse naturali e l’emissione di rifiuti, estendendo la vita utile degli oggetti e riducendo la quantità di rifiuti destinati alle discariche. Inoltre, l’upcycling può ridurre l’impatto ambientale legato alla produzione e al trasporto di nuovi materiali e prodotti, poiché si basa principalmente sull’utilizzo di materiali già esistenti.
Infine, l’upcycling può avere un impatto positivo sulle comunità locali, incoraggiando lo scambio e la condivisione di risorse e conoscenze attraverso iniziative come workshop, mercatini interamente dedicati upcycling e comunità online di upcyclers.
Articolo realizzato nell’ambito dell’iniziativa LE.S.S
MLPS –Iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del D Lgs 3 luglio 2017, n. 117 – ANNO 2023 – Avviso N. 2/2023