Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale di grande rilevanza sulla quale Casa del Consumatore, altre 13 associazioni nazionali di consumatori e Unicredit hanno elaborato il nuovo decalogo Noi&UniCredit “Le 10 cose da sapere sul Superbonus 110%” con le domande e le risposte più frequenti per favorire la comprensione da parte dei consumatori.
Il nuovo decalogo illustra con un linguaggio semplice e “non tecnico” le agevolazioni previste dal decreto rilancio e le modalità per usufruirne.
1. Cos’è il Superbonus 110%?
Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale prevista dal Decreto Rilancio (DL n. 34/2020 convertito con modificazioni dalla L. 77/2020) che consente di portare in detrazione dalle imposte il 110% delle spese effettuate per specifici interventi antisismici, di efficientamento energetico, per l’installazione di impianti fotovoltaici, la realizzazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici e l’eliminazione delle barriere architettoniche. Le nuove misure non sostituiscono ma si aggiungono alle detrazioni previste dalla precedente normativa per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Il Superbonus 110% si applica alle spese documentate sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022. Il DL n. 59 del 2021, in corso di conversione, ha previsto nuove scadenze per alcuni beneficiari, in particolare per i condomìni, ai quali spetta la detrazione del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.
2. Chi sono i beneficiari?
Il bonus riguarda prime e seconde case, edifici plurifamiliari o unifamiliari e possono richiederlo:
– i condomìni
– le persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni) che detengono una singola unità immobiliare o edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari possedute da un unico proprietario o in comproprietà tra più persone fisiche
– gli Istituti autonomi case popolari (IACP)
– le cooperative di abitazione a proprietà indivisa oltre a una serie di enti e organizzazioni.
Le persone fisiche possono beneficiare del Superbonus per interventi su un massimo di due unità immobiliari.
Il Superbonus può essere richiesto dal proprietario o da chi detiene a vario titolo l’immobile, dunque anche il locatario, se l’intervento è approvato dal proprietario. Trattandosi di detrazioni d’imposta, l’agevolazione è ammessa entro il limite dell’ammontare dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In sostanza, la quota annuale della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda di ciascun anno, non può essere utilizzata in diminuzione dell’imposta lorda dei periodi d’imposta successivi né essere chiesta a rimborso. I soggetti che non siano titolari di redditi o che non possono beneficiare della detrazione per “incapienza” possono optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura, se percorribili. I soggetti non residenti nel territorio dello Stato possono accedere alla detrazione, purché siano titolari di redditi di fonte italiana
3. Cosa sono gli interventi trainanti?
Sono interventi che accedono direttamente alla detrazione fiscale del 110% e sono di tre tipologie:
– l’isolamento termico delle superfici che interessano l’involucro dell’edificio (il c.d. cappotto termico), compresa la coibentazione del tetto;
– la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni degli edifici oppure sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che però siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
– gli interventi antisismici.
È possibile beneficiare contemporaneamente del Superbonus per gli interventi antisismici e di efficientamento energetico e, conseguentemente, per gli interventi “trainati”. In caso di interventi antisismici trainanti sono ammesse all’agevolazione anche le spese di manutenzione ordinaria o straordinaria, ad esempio, per il rifacimento delle pareti esterne e interne, dei pavimenti, dei soffitti, dell’impianto idraulico ed elettrico necessa-rie per completare l’intervento nel suo complesso.
4. Cosa sono gli interventi trainati?
Sono gli interventi che rientrano nel Superbonus in quanto eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti:
– interventi di efficientamento energetico previsti dall’art. 14 del DL n. 63/2013, ad esempio l’installazione di pannelli solari, schermature solari o la sostituzione degli infissi;
– interventi di installazione di impianti solari fotovoltaici;
– interventi di installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici;
– interventi di eliminazione delle barriere architettoniche di cui all’art. 16-bis, c. 1, lett. e) del TUIR
In abbinamento con un intervento trainante antisismico possono essere eseguiti come interventi trainati solo l’installazione di impianti solari fotovoltaici e interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.Il Superbonus non spetta sulle spese per l’intervento di riqualificazione energetica globale del fabbricato ai sensi della L. n. 296/2006 c. 344, che dunque non può essere considerato un intervento trainato e può essere ammesso esclusivamente come intervento a sé stante e non in combinazione con altri.
5. Quali sono i limiti di spesa per fruire del Superbonus?
La detrazione prevista dal Superbonus è calcolata su un ammontare di spesa che non può essere superiore a determinati limiti, in relazione al tipo di intervento eseguito.
Per gli interventi trainanti, i limiti di spesa sono pari a:
– € 50.000 per gli interventi di isolamento termico (per gli edifici con più unità immobiliari € 40.000 o 30.000 a unità immobiliare);
– € 30.000 per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti (per gli edifici con più unità immobiliari € 20.000 o 15.000 a unità immobiliare);
– € 96.000 per gli interventi di riduzione del rischio sismico (per gli edifici con più unità immobiliari € 96.000 a unità immobiliare).
Per gli interventi trainati, invece, occorre far riferimento alle norme relative ai singoli interventi.
Nel caso in cui sul medesimo immobile siano effettuati più interventi agevolabili (ad esempio intervento antisismico e posa in opera del cappotto termico), il limite massimo di spesa è costituito dalla somma degli importi limite previsti per ciascuno degli interventi realizzati. È necessario che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai diversi interventi e siano rispettati gli adempimenti previsti.
6. Sono previsti dei requisiti per accedere al Superbonus?
Tra i requisiti per ottenere i benefici fiscali previsti dal Superbonus, c’è il salto di due classi energetiche per effetto dei lavori effettuati o, quando non possibile, il raggiungimento della classe energetica più alta. Il miglioramento energetico deve es-sere dimostrato dall’attestato di prestazione energetica (A.P.E.) ante e post intervento, rilasciato da un tecnico abilitato. Nel caso di condomini, è fondamentale che il salto delle due classi sia ottenuto dagli interventi sulle parti comuni degli edifici.
Sin dalla verifica di fattibilità dell’intervento, occorre calcolare l’APE per verificare il salto di 2 classi. Non essendo possibile ottenere un unico attestato per un intero condominio il DM MiSE 6 agosto 2020 (Decreto requisiti eco-bonus) ha definito un nuovo APE, detto “convenzionale”, valido per l’intero edificio.
7. Quali sono le modalità di accesso al Superbonus?
La prima modalità per accedere al Superbonus è la detrazione fiscale, ossia la possibilità di sottrarre dall’imposta lorda un importo pari al 110% delle spese sostenute per gli interventi previsti dalla normativa. La detrazione è ripartita in cinque quote annuali di pari importo per le spese sostenute dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, e in quattro quote annuali di pari importo per le spese sostenute nel 2022. Oltre che tramite la detrazione fiscale si può usufrire del Superbonus anche con la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Le persone fisiche, per poter accedere alla detrazione, devono pagare i lavori con il cosiddetto “bonifico parlante”, ovvero un bonifico che riporta il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato, nonché la causale del versamento.
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8. Come funziona la cessione del credito?
In alternativa alla detrazione fiscale, il beneficiario ha la possibilità di effettuare la cessione del credito d’imposta corrispon-dente alla detrazione spettante. Il credito d’imposta può essere ceduto all’impresa fornitrice degli interventi o ad altri soggetti privati, tra cui banche e intermediari finanziari. Le banche, in particolare possono:
– acquistare il bonus fiscale del cittadino (o condominio) che ha riqualificato l’immobile;
– acquistare il credito dall’impresa che ha realizzato i lavori e si è fatta cedere dal committente il bonus fiscale a fronte di una riduzione del prezzo in fattura;
– concedere, su richiesta dei clienti, finanziamenti ponte che possono essere estinti in tutto o in parte con la cessione del credito d’imposta alla banca.
L’opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura è esercitata mediante l’invio all’Agenzia delle Entrate di un apposita comunicazione telematica da parte del contribuente o del condominio beneficiari del bonus.Ogniqualvolta la cessione del credito viene effettuata con finalità di finanziamento, l’operazione rientra tra quelle esenti da IVA. Non sono, inoltre, obbligatorie l’emissione di fattura (a meno che non sia richiesta dal cliente), la certificazione con scontrini o ricevute fiscali e la registrazione del contratto.
9. Come funziona lo sconto in fattura?
Un’altra alternativa alla detrazione fiscale è lo sconto in fattura, che può essere richiesto direttamente all’impresa che fa i lavori. Lo sconto può essere totale (entro il limite del 100% del corrispettivo) o parziale, e si trasforma in credito fiscale per l’impresa, che può a sua volta cederlo a terzi. Se lo sconto è totale il contribuente non deve più avere nulla dal fisco, se invece è parziale, per la parte rimasta a carico il contribuente conserva il diritto all’agevolazione fiscale nella forma della detrazione o della cessione del credito.
Per poter usufruire dello sconto in fattura o cedere il credito è necessario acquisire l’asseverazione tecnica degli interventi e il visto di conformità. Sono abilitati a rilasciare il visto di conformità i soggetti incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni (tra gli altri, i dottori commercialisti) e i responsabili dell’assistenza fiscale dei CAF.
10. Quali sono il ruolo e le responsabilità dei professionisti?
Nelle procedure connesse alla fruizione del Superbonus 110%, i professionisti tecnici si occupano di:
– verificare e attestare la sussistenza dei presupposti oggettivi e soggettivi per l’agevolazione (conformità urbanistica, idoneità dell’edificio e del committente);
– orientare il committente sulle spese detraibili (verifica dei massimali teorici in base alla situazione catastale dell’edificio e alla tipologia di interventi da effettuare);
– attestare durante i lavori e alla fine degli stessi il rispetto dei requisiti tecnico-prestazionali richiesti e la “congruità” della spesa sostenuta.In caso di irregolarità, come principio generale, il primo a soffrirne le conseguenze è il committente, con la possibile perdita totale o parziale del diritto al beneficio fiscale. Solo nei casi in cui sia riconosciuto un danno dovuto a negligenza professionale o imperizia il professionista risponderà civilmente del danno causato. I tecnici abilitati sono obbligati a stipulare una polizza di assicurazione per responsabilità civile (non inferiore a € 500.000,00) per garantire ai propri clienti e allo Stato il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata.
Ferma l’applicazione delle sanzioni penali ove il fatto costituisca reato, ai professionisti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli (art. 119, comma 14, del d.l. n. 34/2020) si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 € a 15.000 € per ciascuna attestazione o asseverazione infedele resa.
Il decalogo “Il Superbonus, lo conosci davvero?” è stato realizzato in un formato PDF accessibile a ipovedenti e non vedenti e disponibile sul sito di Unicredit.