Profili fake: grande problema nell’era degli hacker

Con la nascita di social network come Facebook e in un secondo momento di Instagram è nato un fenomeno, quello dei profili fake, oggi in costante aumento raggiungendo una tale importanza da essere diventato una seria minaccia.

I profili fake rappresentano un grande problema per la sicurezza degli utenti attivi sui social network e per le aziende, perché non essendo a conoscenza della vera identità di questi individui si possono generare problemi di qualsiasi tipo, per esempio accedendo ai nostri dati personali.

Perché alcune persone tendono a creare profili fake?

I motivi sono molti: le aziende usano i profili fake per innescare discussioni, generando così traffico sulla pagina e, in un secondo momento sul sito; le usano le testate informative per condividere articoli con amici e sui gruppi; li usano gli hacker per creare traffico sui siti internet.

Il problema però è quando questi profili fake vengono utilizzati per colpire gli utenti o per il reperimento dei dati personali. Ci sono stati molti casi di attacchi hacker tramite profili fake o bot automatici. Non ultimo l’attacco di circa un mese del virus “WannaCry” che avrebbe bloccato accessi ai pc e ai documenti di molte aziende private e pubbliche di molti stati, compresa l’Italia.

Guardando il fenomeno da una prospettiva micro-sociale, i profili fake possono rubare dati personali per appropriarsi dell’identità altrui causando non pochi danni ad utenti inconsapevoli di tale fenomeno.

Come riconoscere un profilo fake?

Ecco alcuni consigli per chi vuole evitare di incappare in furti d’identità:

1. controllare sempre, a seguito di una richiesta di amicizia, gli amici in comune con questa persona;

2. visualizzare il profilo, controllando le foto e i tag per capire se effettivamente questa persona ha una cerchia di amici non solo online ma anche offline;

3. cercare di capire se le immagini del profilo sono veritiere. Avere un “occhio fotografico”, in questo senso, aiuta molto per distinguere montaggi fotografici da immagini reali;

4. monitorare le attività quotidiane del profilo, in modo tale da capire se effettivamente si tratta di un utente attivo oppure no;

5. controllare le impostazioni della privacy per proteggere almeno i dati più sensibili.

L’era degli hacker, dei bot e dei profili fake sembra non avere un termine ma il fenomeno si sta aggravando ancora di più creando molti problemi agli utenti del web e alle aziende.