Il Regno Unito è uscito dall’UE. Più difficile per gli italiani lavorare a Londra

Brexit

Questi giorni in TV, radio, internet, social network e qualsiasi altro canale di comunicazione, l’argomento maggiormente trattato è stato il referendum con cui i britannici hanno deciso di uscire dall’Europa.

Con questa scelta, cosa cambierà per noi?

Abbiamo sentito un po’ di tutto, dalle conseguenze sui voli low cost all’obbligo del “visto”, ma per ora vi possiamo dire che le incertezze sono molte e la parola spetta al palazzo di Westminster, il Parlamento del Regno Unito, che accordandosi con gli altri Stati sarà costretto a trovare una soluzione ai numerosi interrogativi sorti in questi giorni e che sono destinati ad aumentare, anche perché nessuno sa quando e come il Regno Unito uscirà dall’Europa.

Il panico è scattato soprattutto tra chi ha già prenotato le vacanze nel Regno Unito, ma dalle prime notizie oggi non dovrebbe presentarsi alcun problema perché i biglietti acquistati non subiranno modifiche, anche se si può ipotizzare che con l’uscita definitiva dall’Unione Europea, poi il viaggio con destinazione Oltre Manica costerà di più.

Le novità riguarderanno gli italiani (senza cittadinanza britannica) che già lavorano in UK e che, per poter continuare a soggiornare nel Regno Unito, dovranno ottenere un “visto di lavoro” da rinnovare periodicamente.

Invece non ci sarà più la possibilità di recarsi nel Regno Unito e mettersi alla ricerca di un lavoro una volta messo piede in territorio inglese. Da oggi si dovrà già arrivare con un lavoro “in mano”, anche se sarà sempre possibile entrare come turista e trovare lavoro nei tre mesi che si hanno a disposizione.

Con questa scelta gli inglesi hanno fatto un salto nel vuoto, ignorando i numerosi consigli che economisti ed esperti avevano fornito.

Le conseguenze saranno molte, non ci resta che aspettare e sperare che il colpo incassato dall’Europa non sia troppo forte.