Alcuni produttori promuovono i propri dentifrici creando nei consumatori la falsa convinzione che i dentifrici al fluoro siano non solo inutili, ma addirittura pericolosi, soprattutto per i bambini. Continua a leggere per saperne di più.Cos’è il fluoro?
Il fluoro è il minerale che aiuta a prevenire la formazione della carie e a rinforzare lo smalto. Come quasi tutte le sostanze chimiche o naturali, non deve essere assunto in dosi eccessive. Il rischio, dunque, non è legato al fluoro e il suo utilizzo consentito e controllato nei dentifrici e la cui utilità è, anzi, ben documentata. È riconosciuta universalmente l’efficacia protettiva e preventiva del fluoro contro la carie dentale, per questo viene inserito nella composizione della maggior parte dei dentifrici.
E per i bambini?
Per quanto riguarda i più piccoli, alte dosi di fluoruro di sodio (>1000 ppm) nei dentifrici sono associate ad un aumentato rischio di fluorosi per i soggetti sotto i 6 anni (anche se tale rischio è remoto). In ogni caso, i dentifrici per bambini a partire dai 3 anni di solito contengono fluoro in quantità inferiori a 600 ppm e per i dentifrici per tutti che non riportano il chiaro avviso di controindicazione per bambini in etichetta.
A conferma dei benefici del fluoro nelle giuste quantità anche per i bambini, il ministero della Salute consiglia il lavaggio almeno due volte al giorno con dentifrici contenenti 500 ppm di fluoro per i bambini dai 3 ai 6 anni, mentre a partire dai 6 anni sono indicati dentifrici che ne contengono almeno 1000 ppm.
In gravidanza bisogna integrare il fluoro?
L’importanza del fluoro per bocca in gravidanza e durante la prima infanzia, però, è stata ridimensionata, sia per la mancanza di solidi dati scientifici sia per la difficoltà di controllare l’assunzione globale di fluoro. Eccessivi dosaggi durante lo sviluppo dello smalto possono provocare fluorosi, che altera l’estetica dei denti.