La ricetta medica è un documento che consente al paziente di prenotare visite specialistiche, esami diagnostici e di poter ritirare o acquistare i farmaci che richiedono una prescrizione medica. Leggi questo articolo per sapere di più sulle tipologie e sulla validità.
Le tipologie di ricette mediche
– la ricetta del ricettario regionale: permette l’erogazione di farmaci e prestazioni a carico del servizio sanitario;
– la ricetta “bianca” del ricettario personale del medico: permette l’erogazione delle prestazioni e dei farmaci ma a completo carico del paziente;
– la ricetta ministeriale a ricalco: serve per la prescrizione di sostanze psicotrope e stupefacenti, compilata in triplice copia, così da lasciare una copia rimanga al medico, una al paziente e una al farmacista;
– la ricetta limitativa: può essere compilata solo da medici di una determinata branca specialistica oppure da medici operanti in centri ospedalieri.
La validità
La ricetta medica utilizzata per prescrivere visite ed esami specialistici con il servizio sanitario ha validità di un anno.
La ricetta rossa
Definita così per la bordatura colorata dei campi, questo tipo di ricetta può essere compilata solamente dai medici dipendenti di strutture pubbliche o convenzionati con il servizio sanitario nazionale. Essa viene utilizzata per la prescrizione di un esame diagnostico, una visita specialistica o una terapia farmacologica a carico del servizio sanitario.
La ricetta rossa assicura al paziente di ritirare i farmaci che richiedono prescrizione medica, quindi è valida in tutte le farmacie del territorio italiano. Nella propria regione, il paziente dovrà solo pagare l’importo del ticket e l’eventuale differenza rispetto al prezzo di riferimento del generico a costo più basso, mentre, al di fuori della propria regione di residenza, l’assistito dovrà pagare l’intero importo.
La ricetta bianca
La ricetta bianca è quella che il medico compila su carta bianca, sulla quale sono indicati:
-il nome e cognome del medico;
-la data;
-il luogo;
-la firma del medico.
Il nome del paziente non è strettamente necessario. Grazie a questa ricetta possono essere prescritte tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio. Per la prescrizione a carico del servizio sanitario, è infatti necessaria la ricetta del ricettario regionale ed è valida in tutte le farmacie italiane.
La ricetta bianca può essere:
– “ripetibile”, quando prescrive un farmaco che la legge prevede sia dispensabile più volte in un arco temporale definito;
– “non ripetibile”, quando la ricetta è utilizzabile dal paziente una sola volta entro 30 giorni, per un quantitativo di confezioni prescritte coerente con il limite di terapia di 30 giorni.
I farmaci, i presidi, gli esami, le visite specialistiche, le prestazioni terapeutiche possono essere sulla ricetta del servizio sanitario o sulla ricetta “bianca” a seconda di chi li prescrive: non tutti i medicinali o gli approfondimenti diagnostici possono essere prescritti a carico del servizio sanitario, per tutti i cittadini, né tutti i medici possono prescrivere a carico del servizio sanitario.