La giornata mondiale contro l’Aids: tutto ciò che bisogna sapere


Il 1° dicembre 2018 è il 30° anniversario della Giornata mondiale contro l’Aids. Questa giornata viene indetta ogni anno in tutto il mondo con lo scopo di sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sui rischi legati alla diffusione dell’HIV, il virus responsabile dell’AIDS. Leggi questo articolo per saperne di più.
Dal 1981 ad oggi, l’AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, tra cui molti bambini, diventando una delle epidemie più catastrofiche della storia.

Dal 1987 al 2004, la Giornata mondiale contro l’AIDS è stata organizzata dall’UNAIDS (organizzazione delle Nazioni Unite), che si occupa della lotta all’AIDS.

Per quanto riguarda l’Italia, nasce preoccupazione dal fatto che la maggior parte delle diagnosi di positività al virus dell’HIV venga effettuata con notevole ritardo. Il che significa che nel lasso di tempo tra il contagio e il riscontro da parte dei medici il sistema immunitario della persona contagiata può essere danneggiato irreversibilmente.

Il 1° dicembre è dunque anche un invito per tutti i cittadini a sottoporsi al test Hiv: un esame veloce, gratuito e anonimo, che consente, in caso di sieropositività, di accedere a cure tempestive, con una maggiore possibilità di successo dei trattamenti farmacologici.

Secondo le statistiche, la principale modalità di trasmissione resta quella dei rapporti sessuali non protetti.

Come prevenire le MST (malattie sessualmente trasmissibili)
Che cos’è una malattia sessualmente trasmissibile?
Si può trattare di:
– malattie dovute a batteri, come la sifilide, la gonorrea o le infezioni da clamidia;
– malattie dovute a parassiti, come le tricomoniasi, o amicosi (ad esempio, la candidosi);
– malattie dovute a virus come l’AIDS, l’epatite B, l’herpes o infezioni imputabili ad un virus denominato HPV (Human Papillomavirus).

Il profilattico rimane ancora l’arma principale per evitare di contrarre una MST.

Che cosa fare se si pensa di aver contratto una MST?
Un consulto medico immediato è d’obbligo. Il medico valuterà gli esami a cui sottoporsi e prescriverà una cura, se necessario. In nessun caso bisogna curarsi da soli. È fondamentale salvaguardare il partner affinché possa curarsi evitando in questo modo di infettare altre persone.