Username e password da oggi non saranno più un problema: arriva in Italia Amazon Pay, il servizio di Amazon che permette di pagare prodotti e servizi su altre piattaforme e-commerce utilizzando direttamente l’account Amazon.
Una vera sfida che lascia a bocca aperta PayPal e ApplePay, attuali competitor di Amazon.
Ma come si fa a pagare?
Il metodo è molto semplice: basta avere un account Amazon e avere già precedentemente registrato i dati personali e modalità di pagamento. Sarà poi possibile effettuare transazioni in altri siti online con le credenziali di Amazon. Questo servizio, almeno fino a Dicembre 2017, sarà completamente gratuito.
Attualmente i clienti sono più di 33 milioni, da oltre 170 paesi, che utilizzano Amazon Pay, a livello globale, per effettuare un acquisto e le transazioni effettuate con Amazon Pay sono circa il 32%.
Amazon Pay rappresenta una svolta digitale proprio per quelle start up di piccole dimensioni, le quali cercano di farsi strada tra le infinità di e-commerce esistenti oggi sul mercato. Non dovendo perdere tempo nella registrazione e nell’inserimento dei dati, i consumatori saranno più propensi ad effettuare acquisti anche su piattaforme che non conoscono, il tutto sotto l’attenta supervisione di Amazon, il quale proteggerà i dati dei suoi utenti. Attualmente, già molte aziende hanno aderito al servizio Amazon Pay e il numero aumenterà nel corso del tempo.
Inoltre il nuovo servizio di Amazon rappresenta una vera svolta anche per i consumatori: la velocizzazione delle tempistiche ma soprattutto la comodità nel processo d’acquisto, restituiscono al consumatore un’esperienza mai vista prima. Una banca dell’e-commerce dunque, che mira a garantire a tutti i suoi utenti un servizio impeccabile. Ma sarà davvero così? Come verranno trattati i nostri dati personali? Un servizio come quello di Amazon Pay si trasformerà in un servizio a pagamento? Ma soprattutto: cosa ci guadagna davvero Amazon proponendo un servizio che, in un certo senso, facilita l’acquisto su altre e-commerce?
I dati personali, la geo-localizzazione, i nostri interessi personali e le nostre abitudini sono oggi qualcosa a cui le aziende non possono rinunciare: tracciare il profilo perfetto del consumatore “tipo” per i brand di e-commerce rappresenta non solo una vittoria, ma soprattutto una nuova frontiera della compravendita. Consigliare al cliente un prodotto simile o complementare sulla base di acquisti già effettuati oggi non basta più. Le aziende mirano a consigliare al cliente tutto ciò che può realmente interessargli. Dunque, sapere cosa viene acquistato, o semplicemente cosa viene visualizzato, sugli altri siti di e-commerce, rappresenta per Amazon un nuovo modo di vendere e di fidelizzare gli utenti senza margine di errore nei consigli ai clienti.
Sono ancora molte le domande rimaste in sospeso. Certo, Amazon ha dato vita ad una vera e propria innovazione nel mondo digitale e nell’ e-commerce, ma sarà così anche con questo nuovo servizio? Voi che cosa ne pensate?