Le più recenti rilevazioni mostrano come nell’ultimo anno le erogazioni di mutuo si sono dimezzate rispetto al più recente passato. Un dato che deriva da un lato dalla stasi del marcato immobiliare, ma dall’altro anche dalla sempre maggiore diffidenza delle banche e finanziarie ad erogare mutui e finanziamenti.
Su questo fatto, ormai abbastanza notorio, se ne intreccia un altro, meno conosciuto. Il rifiuto della banca di erogarti il mutuo può bloccare anche successive richieste di mutuo ad altri istituti di credito.
Ciò in quanto i Sistemi di Informazione Creditizia (cd. SIC, dalla Centrale Rischi della Banca d’Italia alla società privata CRIF e molti altri) conservano la notizia della richiesta di mutuo per sei mesi e per 30 giorni l’esito dell’istruttoria (rinuncia del cliente o rifiuto della banca).
Questo significa che se chiedete un mutuo ad una banca, sino a che questa non si pronuncerà sulla vostra richiesta, resterete sostanzialmente vincolati per sei mesi, perché le altre banche a cui potreste rivolgervi molto probabilmente vi chiuderanno la “porta in faccia”, dicendovi che a loro risulta un’altra istruttoria in corso.
Se poi la banca dovesse respingere la vostra richiesta (o voi decideste di rinunciare) ugualmente, per almeno altri trenta giorni, resterete comunque di fatto bloccati, visto che la segnalazione del rifiuto resterà per i successivi trenta giorni, che decorrono non dalla data dal rifiuto, ma da quando la banca lo avrà comunicato ai SIC (cosa che potrebbe accadere il giorno stesso, ma anche una settimana dopo, o a fine mese). Insomma una situazione paradossale, a fronte magari di un impegno già preso per l’acquisto di un immobile, con tanto di pagamento della caparra e rischio di perderla.
Un sistema nato per tutelare le banche da fenomeni di “credit shopping” (richieste plurime di mutuo) si traduce in un danno e paralisi per il consumatore.
Ritorneremo a breve sull’argomento, approfondendo i tempi di cancellazione delle varie segnalazioni alle centrali creditizie e le modalità per sollecitare la cancellazione e rettificare i dati inesatti.