Buoni vacanze 2010-2011

Da due anni è attivo il sistema di “buoni vacanze” finanziati dal Fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico istituito nel 2001.
Lo scopo principale è quello di garantire il diritto alla vacanza anche alle fasce sociali più deboli, ma non è l’unico. Si cerca anche di destagionalizzare i flussi turistici nei settori del turismo balneare, montano e termale, attraverso l’individuazione di specifici periodi di validità dei buoni e l’esclusione del loro utilizzo nei giorni di alta stagione (da inizio luglio alla penultima settimana di agosto; dal 20 dicembre al 6 gennaio).

Chi può richiedere i buoni?
Gli “aventi diritto” sono nuclei familiari composti da uno o più componenti che abbiano cittadinanza italiana o europea oppure extracomunitari con regolare permesso di soggiorno e residenza e che rientrino in una delle dodici fasce di reddito previste (da 0 a 35.000 euro).
L’importo massimo del valore dei buoni e la percentuale di contributo statale variano a seconda della composizione familiare e della condizione economica e va da un minimo di 520 euro ad un massimo di 1.240 euro.
Ad esempio, una famiglia composta da tre persone con reddito inferiore ai 20.000 euro, può ottenere buoni per un totale massimo di 1.040 euro di cui 468 euro di contributo statale (45%) e 572 euro di importo residuo da versare alla banca.

Come e quando acquistare i buoni.
Sul sito www.buonivacanze.it cliccando su “richiesta buoni vacanze” si può attivare la procedura di prenotazione dei coupon. Inserendo alcuni dati (numero dei familiari, reddito Isee, spesa turistica richiesta), vengono calcolati i contributi statali ed il corrispondente importo a carico del richiedente.
Dopodiché, inseriti i dati anagrafici e conclusa così la prenotazione, bisognerà stampare e firmare due moduli di autocertificazione che andranno consegnati alla banca tra il secondo e il decimo giorno successivo alla richiesta online, al momento del versamento dell’importo residuo a proprio carico presso qualunque sportello bancario del gruppo Intesa Sanpaolo.
Nei 20-30 giorni successivi al pagamento, il richiedente riceverà con raccomandata il blocchetto di coupon richiesto.
I buoni vengono assegnati in ordine cronologico di richiesta e fino ad esaurimento dei fondi stanziati (che di recente sono stati rinnovati ed ampliati).
Ogni nucleo familiare può beneficiarne una sola volta per anno solare.

Quando e dove utilizzare i buoni.
Con il decreto ministeriale n. 178 del 2 agosto 2010 sono stati aumentati i fondi ed è stata prolungata fino al 20 dicembre 2010 la validità dei buoni già emessi.
I buoni successivi, invece, avranno scadenza al 3 luglio 2011 e potranno essere utilizzati in qualunque momento, ad esclusione del periodo che va dal 20 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011.
Questi “titoli di pagamento” hanno un valore di 20 euro ciascuno e sono spendibili in un’unica volta oppure in più soluzioni. Possono essere utilizzati solo sul territorio Italiano al di fuori, però, del proprio Comune di residenza, per usufruire di soggiorni, servizi turistici e servizi accessori alla vacanza presso le strutture turistiche convenzionate. Si tratta di alberghi, villaggi, campeggi, agriturismi,  ristoranti, bed & breakfast, villaggi, terme, agenzie ed altri operatori che hanno sottoscritto una convenzione con l’Associazione Buoni Vacanze Italia (sul sito www.buonivacanze.it si trova l’elenco completo degli aderenti che ad oggi sono circa 4500).
È importante ricordare che a fronte del pagamento mediante consegna dei buoni, la struttura deve sempre emettere regolare fattura o ricevuta fiscale al cliente.

Che fare se i buoni sono scaduti o smarriti?
In caso di furto o smarrimento dei buoni oppure di loro mancato utilizzo, alla data di scadenza nominale sarà possibile ottenere esclusivamente il rimborso del corrispondente importo versato alla banca (e non anche del relativo contributo pubblico), detratto un contributo per le spese non inferiore a 20 euro.