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Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: al via un’indagine sui libri scolastici

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’indagine conoscitiva sull’editoria scolastica nei riguardi dei libri destinati alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo e secondo grado, oltre che dell’editoria parascolastica.
Si tratta di una filiera che riveste una rilevanza significativa in termini economici, sociali e culturali. In Italia, infatti, il valore del mercato è di circa un miliardo di euro e coinvolge 7 milioni di studenti e famiglie, nonché 1 milione di docenti.

Ecco l’indagine conoscitiva dell’Autorità

Come si evince dal provvedimento, il settore dell’editoria scolastica presenta alcune specificità. In particolare, “chi sceglie i libri (docente) non ne sostiene i costi, chi li paga (famiglie e/o amministrazioni pubbliche) non li usa, mentre chi li usa (studenti) non li sceglie né li paga”. L’Autorità Garante ha così ritenuto di dover procedere all’avvio di una indagine conoscitiva con l’obiettivo di approfondire una serie di criticità di particolare rilievo. Scopriamone alcune.
L’annuncio dell’avvio dell’indagine giunge il 10 settembre, proprio in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico e delle polemiche, tipiche di ogni settembre, circa gli ingenti costi da sostenere per l’acquisto dei libri di testo: l’andamento dei prezzi rientra sicuramente tra i temi che saranno valutati.
L’Autorità Garante rileva, poi, come spesso risulti problematico il reperimento dei libri scolastici. Di consueto, infatti, si riscontrano ritardi nelle forniture, sebbene gli editori conoscano con largo anticipo l’entità della domanda da soddisfare -la segreteria scolastica inserisce, infatti, già nel mese di maggio le adozioni per l’anno scolastico successivo attraverso una piattaforma dedicata, gestita dall’Associazione Italiana Editori.

L’indagine mira anche a indagare le modalità di distribuzione dei libri scolastici. In particolare, sarà opportuno individuare eventuali distorsioni competitive, tenendo presente che, per salvaguardare l’attività delle librerie, la normativa vigente prescrive che la grande distribuzione e le piattaforme informatiche possano concedere uno sconto non superiore al 5%. 
Nei riguardi dei mercati secondari, la principale criticità è, invece, dovuta al susseguirsi di frequenti modifiche delle edizioni, che limitano di fatto la rivendita dei libri usati. Inoltre, al fine di abbattere i costi a carico del consumatore, l’Autorità Garante intende valutare l’implementazione di modalità alternative all’utilizzo dei libri di testo, come il noleggio e il comodato d’uso.
Infine, di fronte alle importanti innovazioni tecnologiche nel settore, un tema molto attuale riguardo l’opportunità e le criticità relative all’impiego delle edizioni digitali, in combinazione con il formato cartaceo. L’adozione di e-book apre, poi, riflessioni legate alla circolazione dei diritti di proprietà e alle relative controversie. Anche di questo si occuperà l’indagine da poco avviata.

In aggiunta, si comunica che è stata avviata una consultazione pubblica. Entro il 10 ottobre tutti i soggetti interessati possono inviare contributi in merito ai temi dell’indagine, scrivendo all’indirizzo e-mail IC57@agcm.it e recando in oggetto la dicitura “IC57. Call for input” e l’indicazione della denominazione del mittente.

Cosa ne pensi? Anche secondo te il settore dell’editoria scolastica presenta criticità? 

Concludiamo ricordando che, per aiutare le famiglie nel sostenere le spese legate all’acquisto dei libri scolastici, è stato indetto il Bonus scuola per l’anno scolastico 2024/2025, noto anche come bonus libri o voucher scuola. Possono presentare domanda le famiglie con figli studenti iscritti a scuole secondarie di primo o secondo grado, statali, paritarie o iscritte nell’Albo regionale delle scuole non paritarie. I limiti Isee richiesti e la misura dell’erogazione sono stabiliti dalla Regione o Comunedi residenza. 

Per rimanere aggiornato sulle scadenze e scoprire le modalità di richiesta del contributo, consulta i siti web e i canali ufficiali della tua Regione o del Comune di appartenenza.

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