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Aria inquinata: come difendersi

I primi mesi del 2024 sono stati segnati da una cattiva qualità dell’aria, che ha allarmato molti cittadini. In Italia, ad avvertire maggiormente il problema sono stati soprattutto gli abitanti delle grandi città della Pianura Padana, la zona storicamente più colpita dall’inquinamento atmosferico.

Le emissioni di agenti inquinanti provengono in gran misura dagli edifici, dal settore agricolo, dai trasporti stradali e dall’industria. In aggiunta, è da considerarsi che i mesi invernali sono da sempre particolarmente critici per l’inquinamento atmosferico e che la Pianura Padana, incastonata tra le Alpi e gli Appennini, risulta un vero e proprio bacino di accumulo, poiché il vento debole non permette all’aria di circolare a dovere. Scopriamo tutto quello che è importante sapere sull’inquinamento atmosferico.

Il report Mal’aria di città 2024 di Legambiente ha evidenziato come 18 città sulle 98 monitorate abbiano superato i limiti normativi previsti per gli sfioramenti di pm10. I dati non sono certo confortanti, ma è altrettanto necessario evidenziare che l’inquinamento atmosferico si è di molto ridotto rispetto agli anni passati e la qualità dell’aria in Europa sta lentamente migliorando.

Queste valutazioni sono molto importanti siccome un’aria dalla qualità cattiva influisce profondamente sulla salute umana, a livello respiratorio, cardiovascolare, ma anche psicosomatico: se i Paesi dell’Ue rispettassero i limiti sulle emissioni raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si eviterebbero ogni anno 253.000 morti legate all’esposizione al particolato fine, 52.000 dovute al biossido di azoto e 22.000 per l’ozono, come si evince dai dati presentati nell’ultimo rapporto dell’Agenzia Europea per l’ambiente (Aea). In virtù di ciò la Commissione Europea ha fissato l’obiettivo di ridurre il numero di morti premature causate da particolato fine di almeno il 55% entro il 2023 (Piano d’azione “Zero Pollution”).

Detto ciò, come possiamo difenderci dall’inquinamento e dallo smog?
È ormai molto semplice riuscire a monitorare la qualità dell’aria della propria città. Il grande interesse rivolto all’inquinamento atmosferico ha portato come conseguenza diretta la diffusione di un numero sempre maggiore di applicazioni scaricabili su Smartphone che includono rilevatori della qualità dell’aria in tempo reale. Inoltre, l’Ue ha diffuso online un indice europeo della qualità dell’aria.
A seconda della situazione e qualora l’aria risultasse particolarmente deteriorata, occorrerà, quindi, valutare la possibilità di modificare alcune abitudini. Per esempio, fare sport all’aperto arreca grandi benefici, ma si consiglia di prediligere zone verdi e di ridurre le attività intense come corsa e ciclismo nei giorni in cui la concentrazione di smog è maggiore.
Bambini, anziani e donne in gravidanza sono i soggetti più esposti ai rischi dell’inquinamento atmosferico.
I più piccoli, che hanno la tendenza a respirare dalla bocca e i cui organi sono ancora in formazione, sono considerati soggetti particolarmente vulnerabili, soprattutto nei primissimi anni di vita. Peraltro, i bambini nel passeggino si trovano alla stessa altezza dei gas di scarico dei veicoli. Proprio per questo, la Società italiana dei pediatri (Sip) consiglia di evitare il transito nelle zone più trafficate e prediligere, in inverno, le ore centrali della giornata: con il freddo, infatti, il particolato si condensa a formare goccioline che risultano più facilmente inalabili.

Per prevenire i danni da inquinamento alla pelle si consiglia di utilizzare creme protettive per il viso prima di uscire di casa e di assumere alimenti dagli alti poteri antiossidanti.
La lotta all’inquinamento atmosferico richiede un deciso intervento capace di agire sulle emissioni prodotte dalle industrie e dall’agricoltura, nonché politiche e normative sempre più efficienti, ma ciascuno di noi può ridurre la propria impronta ecologica e fare la differenza: consulta i consigli del Blog Del Consumatore per restare sempre aggiornato sui comportamenti sostenibili da adottare ogni giorno.

Articolo realizzato nell’ambito dell’iniziativa LE.S.S
MLPS –Iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del D Lgs 3 luglio 2017, n. 117 – ANNO 2023 – Avviso N.2/2023

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