Cosa prevede il nuovo Codice della Strada
Secondo le disposizioni del nuovo Codice della Strada, il casco sulle bici, sia “muscolari” che a pedalata assistita, non è obbligatorio, ma raccomandato, soprattutto per i bambini. Dunque, neanche per i minori di 14 anni è scattato l’obbligo di casco, come invece si pensava sarebbe successo alla vigilia dell’approvazione del nuovo testo.
È stato invece confermato l’obbligo di indossare i dispositivi rifrangenti ad alta visibilità, ossia giubbotto o bretelle, questo però nelle galleria o dopo il tramonto (fino all’alba seguente) nel caso di circolazione con la bici fuori dal centro abitato.
In assenza di un obbligo di legge, non vuol dire che non bisogna preoccuparsi della propria incolumità, e difatti è lo stesso legislatore a raccomandarne l’uso (specie per i piccoli) pur non imponendolo per legge.
Esistono diversi modelli di caschi e per diverse discipline: quelli stradali (solitamente ricchi di prese d’aria), i caschi da Mountain Bike (dotati di una visiera che aiuta la visione quando il sole si infila tra gli alberi e proteggere meglio il volto anche dai rami bassi) e infine i caschi da città (più compatti e con prese d’aria meno marcate).
Al netto delle distinzioni, tuttavia, tre fattori sono determinanti per elevare il nostro grado di protezione. Il casco deve:
– essere della taglia giusta;
– essere regolato correttamente;
– sempre allacciato.
Articolo realizzato nell’ambito del progetto POLO POSITIVO: una mobilità più ecologica è possibile. Programma delle iniziative di tutela dei consumatori e utenti 2019-20, approvato con d.g.r. XI/1051 del 17 dicembre 2018.