Hai comprato online o fuori dai locali commerciali del venditore (ad es. a casa, al telefono, ecc.) ma hai avuto un ripensamento sul tuo acquisto? Nessun problema, entro quattordici giorni puoi restituire il tuo acquisto esercitando il “diritto di recesso”.
Vediamo come funziona e come di esercita questo diritto, con dieci semplici regole che tutti i consumatori e venditori dovrebbero conoscere.
- Il diritto di recesso non si può esercitare per acquisti fatti in negozi, grandi magazzini, mercati, ecc. E’ invece possibile recedere da acquisti fatti online, al telefono e comunque “fuori dai locali commerciali”. Per “fuori dai locali commerciali“ si intendono tutti gli acquisti avvenuti al di fuori dei locali dell’impresa, oppure in base ad un catalogo che si è avuto modo di consultare da soli oppure in area pubblica o aperta al pubblico, mediante la sottoscrizione di un ordine di acquisto.
- Il diritto di recesso va esercitato, entro il termine di quattordici giorni da quando avete ricevuto il bene acquistato, con l’invio di una comunicazione scritta alla sede del professionista mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento (o pec).
- Nella raccomandata bisogna inserire i propri dati, quelli relativi all’ordine e all’acquisto effettuati, comunicando l’intenzione di recedere dal contratto e sollecitando la restituzione del prezzo pagato entro il termine tassativo di 30 giorni. I venditori devono (o dovrebbero…) comunque rendere disponibile al consumatore un apposito modulo per l’esercizio del diritto di recesso.
- Non è necessario fornire spiegazioni riguardo i motivi e le cause per cui si intende sciogliere il contratto.
- L’acquisto però non deve essere avvenuto con partita Iva e con richiesta di fattura, ossia nell’ambito di una attività professionale, perché in questo caso il diritto di recesso non può essere esercitato.
- Il venditore deve, per parte sua, rimborsare l’acquisto entro quattordici giorni di calendario dal giorno in cui ha ricevuto la comunicazione del consumatore di voler recedere, utilizzando lo stesso metodo di pagamento dell’acquirente.
- La Corte di Giustizia Europea con una recente sentenza ha stabilito che se il pacco viene aperto. il diritto di recesso può comunque essere esercitato, visto che il consumatore deve avere la possibilità di vedere e provare il prodotto acquistato, non avendolo fatto in negozio.
- Nel caso in cui il consumatore, nel testare il prodotto acquistato, lo dovesse danneggiare si dovrà considerare responsabile della perdita di valore del bene perciò il rimborso del prezzo potrà essere parziale.
- Le sole spese dovute dal consumatore per l’esercizio del diritto di recesso a norma del presente articolo sono le spese dirette di restituzione del bene al mittente, solo se espressamente previsto dal contratto.
- Non esiste il diritto di recesso per le vendite a distanza:
- di strumenti finanziari;
- tramite distributori automatici;
- tramite telefono pubblico;
- per la costruzione e acquisto di beni immobili
- per la fornitura di prodotti alimentari o di uso domestico corrente consegnati con scadenza regolare;
- di servizi relativi all’alloggio, ai trasporti, alla ristorazione, al tempo libero, quando è prevista una data o un periodo determinato per la fornitura
- di servizi la cui esecuzione sia iniziata prima di 10 giorni lavorativi;
- di beni e servizi il cui prezzo è legato al tasso di interesse e non può essere controllato dal venditore;
- di beni confezionati su misura o personalizzati
- di prodotti audiovisivi o software sigillati aperti dal consumatore
- di giornali, riviste e periodici;
- di servizi di scommesse e lotterie.
Questo articolo è stato realizzato grazie alla collaborazione con ShoppingVerify, il portale di recensioni sugli acquisti online di Casa del Consumatore.
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