Dopo varie proroghe possiamo dire che la data di scadenza per rottamare le cartelle di Equitalia, fissata per il 21 aprile 2017, è davvero vicina e chi non l’avesse ancora fatto ha poco più di dieci giorni di tempo per compilare il modulo (scaricabile dal sito di Equitalia) ed aderire alla Definizione agevolata.
Cosa si risparmia con la rottamazione?
Il risparmio è notevole perché il contribuente non dovrà pagare le sanzioni e gli interessi di mora. Inoltre, non necessariamente si dovranno rottamare tutte le cartelle, ma è il contribuente che potrà decidere quali far rientrare nella definizione agevolata e quali no.
Ma è possibile conoscere la propria situazione debitoria?
Per verificare se ci sono delle cartelle a proprio nome, si può fare la verifica direttamente sul sito di Equitalia nell’area riservata, inserendo le credenziali di Agenzia delle Entrate, Inps, Spid o Carta Nazionale dei Servizi, oppure consultando l’app Equiclick. Cliccando su “Definizione agevolata” nel menù a sinistra, si possono selezionare le somme da rottamare, scegliere in quante rate pagare ed inviare direttamente la domanda.
Invece, se non si hanno le credenziali richieste per l’accesso, si può aderire alla rottamazione compilando l’apposito modulo direttamente online oppure il modulo da scaricare, stampare, firmare ed inviare per posta elettronica o via pec alla Direzione Regionale di Equitalia Servizi di riscossione di riferimento insieme alla copia del documento di identità. Chi, per varie ragioni, preferisce la vecchia maniera può consegnare il modulo presso uno degli sportelli dell’Agente della riscossione.
Vi ricordiamo che, prima di chiedere la rottamazione, potete levarvi dubbi o chiedere chiarimenti su eventuali vizi delle cartelle che possono essere fatti valere chiedendo l’annullamento, tramite il servizio Verifica cartelle Equitalia, in modo tale da essere sicuri di pagare solo ciò che effettivamente è dovuto.