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Bolletta con “ricostruzione dei consumi”: come difendersi

Hai trovato nella cassetta delle lettere una maxi bolletta per fornitura di energia elettrica, con ricostruzione dei consumi degli ultimi anni?

Prima di disperarti leggi questo articolo…
Cominciamo col dire che la ricostruzione dei consumi viene fatta dal distributore di zona quando, verificato il tuo contatore, si accorge che è rotto o guasto. In questi casi, devi essere informato della rottura o guasto e ti deve essere consegnata copia del verbale compilato al termine della verifica.

Nella ricostruzione dei consumi ci sono poi precise regole, che però molto spesso non vengono rispettate. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e capire come deve essere effettuata la ricostruzione dei consumi.

A che periodo si deve riferire?
La ricostruzione dei consumi riguarda il periodo che va da quando si è verificato il guasto o c’è stata la rottura del contatore fino al momento della sua sostituzione o riparazione.

Come si fa la ricostruzione se è noto il giorno del guasto?
Se è certo il giorno in cui è avvenuto il guasto, i consumi devono essere ricostruiti da questo momento fino a quello della sostituzione del contatore. Attenzione però, se questo periodo è superiore a cinque anni, dovete pagare solo i consumi degli ultimi cinque anni perché quelli precedenti sono prescritti e quindi non sono dovuti.

E se la data del guasto non è certa?
In questo caso i consumi possono essere ricostruiti per un periodo non superiore ad un anno dal giorno della verifica del contatore e può essere incluso anche il periodo compreso tra la data della verifica e quella di sostituzione del contatore.
Quindi, se la data del guasto è incerta o sconosciuta, la bolletta con ricostruzione dei consumi non può eccedere l’anno. Attenzione però che questa è una, scomoda, regola che molti fornitori e distributori facilmente dimenticano…

Come viene fatta la ricostruzione dei consumi?
I consumi devono essere ricostruiti in base all’errore di misurazione accertato in sede di verifica, ma se il tipo di guasto non consente di rilevare la percentuale di errore, occorre prendere come riferimento i consumi degli ultimi due periodi, quello ricostruito e quello precedente al guasto. Inoltre devi sapere che hai la possibilità di presentare documenti che attestino una eventuale variazione dei consumi, rispetto a quelli storici utilizzati per la ricostruzione.

Entro quanto la ricostruzione deve essere comunicata e come contestarla?
Prima dell’eventuale sostituzione del contatore e, salvo ragioni tecniche, non più tardi di due mesi dalla data di verifica del contatore stesso, ti deve essere comunicato l’importo dovuto, la documentazione giustificativa di tale importo, le modalità di determinazione del momento del guasto o della rottura del contatore, le stime dettagliate della ricostruzione ed il metodo di stima utilizzato.
Da quando ricevi la comunicazione scritta con i risultati della ricostruzione dei consumi hai 30 giorni di tempo per presentare per iscritto osservazioni, documenti e per contestare la ricostruzione del tuo consumo.

E se il guasto richiede l’immediata sostituzione del contatore?
In questo caso ti devono far prendere visione dei consumi registrati fino a quel momento e devono raccogliere per iscritto il tuo consenso alla sostituzione.

Non pagando la bolletta con ricostruzione dei consumi si rischia la sospensione della fornitura di energia elettrica?
No, almeno sino a che non è stata definita la tua contestazione scritta.

Per assistenza e consulenza sulle bollette di luce e gas puoi rivolgerti ai seguenti sportelli energia riconosciuti dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas di Casa del Consumatore:

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