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Prescrizione cartelle Equitalia. La Cassazione ha deciso

La prescrizione delle cartelle esattoriali è sempre stato un argomento abbastanza dibattuto, tra chi sostiene che si debba fare riferimento al termine di prescrizione lungo, quindi dovranno passare ben 10 anni, e chi reputa invece applicabile il termine breve previsto per il tributo stesso. Chi avrà ragione?

Per colmare le incertezze sorte su questo argomento, sono intervenute le Sezioni Unite della Corte di Cassazione che, con la sentenza 23397/2016, hanno voluto chiarire la questione.

Quindi, a cosa bisogna riferirsi? Termine lungo o termine breve? 

La questione è capire quale termine di prescrizione deve essere applicato ad una cartella esattoriale contenente tributi soggetti a prescizione breve.

Le Sezioni Unite si sono pronunciate sull’interpretazione che deve essere data all’art. 2953 c.c. disciplinante la conversione del termine di prescrizione breve in quello decennale, in modo da capire se tale norma possa essere applicata anche a quei casi la cui definitività dell’accertamento del credito, derivi da un atto diverso rispetto ad una sentenza di condanna passata in giudicato.

La Corte ha ritenuto che la mancata impugnazione della cartella di Equitalia non è sufficiente per consentire la trasformazione del termine di prescrizione, da breve a decennale, questo perché la cartella è un atto amministrativo che non può acquisire efficacia di giudicato.

La cartella di Equitalia non può essere paragonata ad un provvedimento giudiziale definitivo pertanto, l’art. 2953 c.c., non può essere applicato. Invece, tale conversione produce effetti nei casi di definitività di sentenze, di decreti ingiuntivi o di sentenze o decreti penali di condanna.

Questo è l’orientamento accolto dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza 23397/2016 in riferimento ai contributi Inps, ma è applicabile anche ad altri tributi.

Ricordiamo che per poter applicare l’istituto della prescrizione, occorre che dalla data di notifica della cartella non sia intervenuto alcun atto interruttivo, altrimenti il termine si interromperà per ricominciare a decorrere dall’inizio.

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