In questi giorni Equitalia, per conto del Comune di Milano e altri comuni italiani, sta inviando numerose richieste di pagamento di multe prese oltre dieci anni fa. Con queste richieste, intitolate “comunicazione per la definizione agevolata dei debiti derivanti da infrazioni del codice della strada accertate fino al 31/12/2004”,Equitalia propone ai cittadini di pagare in misura ridotta le multe prese, e non pagate, più di dieci anni fa.
Che fare? Si deve pagare?
La legge fissa in cinque anni il termine di prescrizione delle multe: ciò significa che se, dopo la notifica del verbale, passano più di cinque anni senza ricevere ulteriori notifiche provabili (ad esempio solleciti con raccomandata a/r o cartelle di Equitalia), chi ha commesso l’infrazione può rifiutarsi di pagare invocando la prescrizione.
A maggior ragione quindi per multe che risalgono a più di dieci anni fa, è molto probabile che siano ormai prescritte, se nel frattempo il comune o Equitalia non hanno inviato atti validamente interruttivi della prescrizione, almeno ogni cinque anni.
Facciamo un esempio: se la multa vi è stata notificata a febbraio 2004 e dopo di allora non avete più ricevuto nessun sollecito di pagamento, allora sicuramente è prescritta. Se invece, sempre nel caso di prima, vi è stata notificata una cartella a gennaio 2009 e un ulteriore sollecito nel 2013, allora il pagamento è ancora dovuto. In pratica, ogni sollecito fa ripartire il conto dei cinque anni da zero.
È quindi molto probabile che le somme di cui vi chiedono il pagamento, anche se agevolato, possiate non pagarle.
A questo punto la domanda sorge spontanea: è legittimo questo comportamento dei comuni?
Si, perché il debito ancora c’è, ma il cittadino può scegliere se pagare oppure non pagare, contestando la prescrizione.
Ecco allora due regole d’oro da conoscere per muoversi in maniera corretta:
– la prescrizione va “eccepita” formalmente, conviene quindi inviare una lettera di contestazione eccependo la prescrizione;
– attenzione che, se pagate, non potete più chiedere indietro i soldi.
Se volete chiedere un consiglio sulla vostra situazione, potete rivolgervi alle sedi di Casa del Consumatore o a Dirittosemplice.