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Giovani precari: diamogli un futuro

 

“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”…
Giuseppe Ungaretti aveva intitolato la poesia “Soldati”.
Al giorno d’oggi, potremmo intitolarla “Giovani”.

Ebbene sì: i precari per eccellenza sono proprio i giovani che si trovano spesso costretti a posticipare le decisioni importanti della vita a causa della loro incerta situazione lavorativa.
Di questa realtà hanno preso atto le forze politiche. In particolare, il Ministro della Gioventù si è impegnato a predisporre un insieme di misure per garantire il “diritto al futuro” alle nuove generazioni, di concerto con le istituzioni.
I temi centrali del progetto sono: lavoro, casa e famiglia.

Per quanto riguarda il lavoro, gli importanti obiettivi da raggiungere sarebbero:
– ridurre la percezione di instabilità fortemente sentita dai giovani;
– riportare la flessibilità al suo originario obiettivo di favorire l’ingresso nel mondo del lavoro, combattendo gli abusi e le distorsioni nell’utilizzo dei contratti atipici;
– investire sui giovani, contrastando la logica della casta, della discriminazione e del privilegio.

Ma oltre al lavoro, i giovani hanno anche il diritto di crearsi una famiglia, se lo desiderano.
Eppure oggi fare figli sembra diventato un lusso riservato a pochi privilegiati. E chi li fa, spesso si trova costretto ad allontanarsi dal mondo del lavoro: una donna su quattro in Italia, dopo aver partorito, non torna più a lavorare.

Per questo è stato istituito il fondo per i giovani genitori precari o disoccupati gestito dall’Inps.
Al fine di incentivare le assunzioni di genitori disoccupati o, comunque, precari e nel contempo premiare la natalità, il fondo offre un bonus di 5.000 euro alle aziende che li assumono a tempo indeterminato, anche part time.

Chi ne può beneficiare?
Lavoratori: giovani fino a 35 anni che siano genitori di figli minorenni oppure affidatari di minori, impiegati a tempo determinato o con contratti atipici, oppure disoccupati regolarmente iscritti ad un centro per l’impiego.
Datori di lavoro: possono usufruire del bonus fino ad un massimo di 5 assunzioni, sempre che nei mesi precedenti non abbiano effettuato licenziamenti, sospensioni o riduzioni dell’orario di lavoro.

Il fondo è gestito dall’Inps e ha una dotazione di 51 milioni di euro.
Per accedervi i lavoratori dovranno iscriversi ad un’apposita banca dati online (quella per l’occupazione dei giovani genitori, appunto), creata dall’Inps.
Per ottenere la “dote” di 5.000 euro i datori di lavoro dovranno effettuare un’istanza online compilando l’apposito modulo sul sito dell’Inps.

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