In questi giorni, a seguito dello stop agli incentivi nel settore fotovoltaico si è accesa una protesta – in alcuni casi polemica – ampiamente riportata dai media, sul tema energia solare e incentivi.
La Casa del Consumatore interviene al dibattito e dice no alle strumentalizzazioni. E’ importante che vi sia una corretta informazione ed è giusto che la gente sappia che ogni centesimo di incentivo al fotovoltaico viene pagato dai consumatori italiani in bolletta.
E’ giusto che la gente sappia che gli incentivi stavano creando delle rendite protette per venti anni. La finalità degli incentivi nella produzione di energia pulita non può determinare “benefici economici protetti” di lungo periodo a danno del libero mercato.
Incentivi troppo lusinghieri che determinano laute rendite bloccano la ricerca e l’innovazione che invece deve essere stimolata ed orientata allo sviluppo, all’efficacia, all’efficienza affinché i consumatori ne abbiamo un beneficio in termini di costo nel prezzo di acquisto.
Ogni nuovo impianto di fotovoltaico allacciato alla rete elettrica in Italia è un maggior costo per i consumatori italiani.
A chi vanno questi vantaggi?
Ai produttori di pannelli fotovoltaici che non sono italiani.
Alle società di investimento finanziario.
Alle imprese che sfruttano un mercato “protetto” e incentivato – non libero dalla concorrenza.
Vi è quindi nei fatti un trasferimento della ricchezza dai tanti consumatori italiani a pochi soggetti economici privilegiati.
La Casa del Consumatore dice NO alle rendite, SI al mercato regolamentato ed al riordino degli incentivi del settore.
Dott. Gianluigi Longhi (Consigliere e responsabile area credito della Casa del Consumatore)