Contratti porta a porta: fate attenzione all’esecuzione immediata del contratto

venditoriAd ognuno di noi, almeno una volta, è capitato di rapportarsi con i venditori porta a porta, categoria non molto ben vista da chi, a casa propria, desidererebbe rilassarsi e non essere infastidito.

Molti, soffrendo le pressioni del venditore, cedono e firmano, anche se non completamente convinti, contando sul fatto che, come ormai (quasi) tutti sanno, per le vendite fuori dai locali commerciali si può esercitare il diritto di recesso,  ovvero la possibilità di ripensarci senza restare vincolati e dover pagare.

Occhio però che non sempre funziona così… Continua a leggere

E-commerce: stop ai costi “nascosti” negli acquisti online

È entrata in vigore qualche giorno fa la “direttiva consumatori” attuata in Italia con il d.lgs. n.21 del 21 febbraio 2014.

Dopo aver descritto le due prime grandi novità introdotte con il decreto (“Diritto di recesso: da domani si allunga a 14 giorni” e “Vendite telefoniche: senza conferma scritta non si deve pagare nulla”), ci occupiamo oggi delle altre tutele previste per i consumatori.

La terza importante novità è l’introduzione di norme a tutela della trasparenza dei costi e delle informazioni “precontrattuali”, cioè quelle informazioni che il venditore deve necessariamente fornire al cliente (che sia consumatore) prima della stipulazione di contratti a distanza (online, per telefono,…) o fuori dai locali commerciali (per strada, a seguito di visite di venditori porta a porta,…).
Il venditore deve, infatti, informare in modo chiaro e comprensibile il compratore riguardo alle caratteristiche principali dei beni e servizi, alla sua identità e sede, al prezzo dei beni, alle modalità di pagamento e di consegna, al diritto di recesso (cioè la possibilità per il compratore di liberarsi dai vincoli del contratto). Continua a leggere

Diritto di recesso: da domani si allunga a 14 giorni

direttiva-consumatori

Da domani maggiori tutele per il consumatore: entra infatti in vigore il d.lgs. n.21 del 21 febbraio 2014 che, in attuazione della cd. “direttiva sui diritti dei consumatori” del 2011, ha ampiamente modificato la disciplina dei contratti conclusi a distanza (online, per telefono,…) o fuori dai locali commerciali.

Sono tante le novità del nuovo decreto, di cui ci occuperemo anche in prossimi articoli. Partiamo con quella forse più importante da conoscere: si allunga il termine per recedere dai contratti, che passa da 10 giorni lavorativi a 14 giorni solari. Vediamo quali sono le regole da rispettare per recedere correttamente. Continua a leggere

Luce e gas: meglio rimanere nel mercato tutelato?

Dal 1° settembre 2011, nell’ambito del progetto “Energia: Diritti a Viva Voce”, sono attivi su tutto il territorio nazionale, sportelli gestiti dalle Associazioni di consumatori per fornire informazioni, supporto e assistenza ai consumatori titolari di utenze di energia elettrica e gas.

Nei primi cinque mesi di attività gli sportelli sono stati contattati da 3404 consumatori, soprattutto domestici (3141), ed hanno registrato una serie di problematiche riguardanti, nella maggioranza dei casi, il mercato libero (2478 segnalazioni). Più di 1000 sono stati i reclami inoltrati e quasi 100 le conciliazioni attivate.

Da questi dati, quindi, sembra che, ad oggi, il mercato tutelato (926 segnalazioni) sia rimasto il più “affidabile” e, nonostante alcune offerte vantaggiose ed allentati proposte dai vari fornitori, anche il più conveniente. Forse, però, l’obiettivo delle liberalizzazioni non era questo… Continua a leggere

Venditori porta a porta: come devono comportarsi

Il porta a porta è una tecnica di vendita esistente da diverso tempo, ed ha raggiunto l’apice del successo negli anni ’90.
Oggi, però, è guardato con molta diffidenza da molti consumatori, forse perchè praticato da tante (troppe?) aziende con metodi a volta un po’ ambigui e sleali che in alcuni casi si rivelano pratiche commerciali ingannevoli, se non addirittura vere e proprie truffe a domicilio.

In questo settore, però, operano anche imprese serie che affidano il compito di promuovere la raccolta di ordinativi di acquisto ad incaricati corretti e rispettosi nei confronti di chi gentilmente apre la porta e ascolta le loro proposte commerciali.

C’è anche chi si è dotato di un codice etico per autodisciplinare la propria attività di vendita diretta nella maniera più trasparente e più rispettosa possibile dei diritti dei consumatori. Lo scopo è anche quello di mantenere una buona reputazione in termini di credibilità ed affidabilità.
Si tratta di Univendita, una giovane associazione di cui fanno parte alcune imprese di vendita a domicilio, tra le più famose ricordiamo Bofrost, Tupperware, Vorwerk (quella del folletto).

Vediamo le principali regole previste da questo codice di etico che è vincolante per tutte le imprese associate a Univendita. Continua a leggere

Conti correnti: le regole da rispettare

Il prodotto bancario “di base” e più diffuso tra la collettività è sicuramente il conto correnteappartiene, infatti, alla quotidianità delle famiglie e delle imprese, in quanto servizio destinato alla gestione della liquidità con un profilo di rischio pressoché nullo.

Una buona percentuale di ricorsi che vengono presentati all’Arbitro Bancario Finanziario riguarda proprio i rapporti di conto corrente (nel 2010 sono stati il 21,6%).
Ecco le questioni maggiormente affrontate dall’ABF nel suo primo anno di attività e i principi stabiliti dai tre Collegi aditi.

Forma dei contratti bancari
La forma scritta è prevista a tutela e protezione del contraente debole, ovvero del cliente. Solo lui, infatti, potrà invocare la nullità del contratto per mancanza di forma scritta. Qualora poi non sia più disponibile il documento contrattuale a suo tempo stipulato, la banca non potrà opporre al cliente le condizioni generali all’epoca concordate.
Quanto all’esercizio del diritto di recesso dal rapporto, invece, non sono necessarie particolari formalità. L’importante è che sia stato inequivocabilmente espresso dal cliente.

Obblighi di trasparenza Continua a leggere

Elettrodomestici in garanzia

Le inchieste dell’Antitrust e gli impegni assunti dalle grandi catene di distribuzione.

“I tempi di riparazione sono molto lunghi”, “Non è sicuro che glielo passino in garanzia”, “Le conviene comprarne uno nuovo”… Non è raro sentirsi rispondere così da qualche commesso, quando ci si ripresenta in negozio non per acquistare un apparecchio ma per chiedere la riparazione o la sostituzione di quello che si è già acquistato e che ha presentato qualche malfunzionamento o difetto di fabbricazione. Ma che cosa prevede la legge sulla c.d. garanzia legale di conformità? Continua a leggere