The Rock Trading: come insinuarsi al passivo e far valere i propri diritti

The Rock Trading, il sito di criptovalute e bitcoin su cui migliaia di persone hanno investito i propri risparmi è fallito, o meglio, il Tribunale di Milano ha dichiarato la liquidazione giudiziale della società THE ROCK TRADING S.R.L. (o in forma abbreviata TRT S.R.L.).
L’udienza per l’esame dello stato passivo è stata fissata per il giorno 25 ottobre 2023 e tutti i creditori possono presentare domanda di ammissione al passivo entro il 25 settembre 2023.

Come presentare domanda di ammissione al passivo? Continua a leggere

The Rock Trading: cosa fare per tutelare i propri investimenti?

Migliaia di investitori in criptovalute e bitcoin, clienti di The Rock Trading, dal 21 febbraio scorso non possono più fare operazioni e, soprattutto, trasferire denaro dalla piattaforma di investimento, come si legge da quel giorno sul sito therocktrading.com: The Rock Trading comunica che si è reso necessario interrompere l’operatività della propria piattaforma a partire dalla data odierna, in ragione di difficoltà riscontrate nella gestione della liquidità.

Cosa sta succedendo?

Dalla data di quel comunicato hanno iniziato a occuparsi della piattaforma diverse procure d’Italia e sono in molti a lamentare carenza di controlli effettivi sulla gestione della società, a tutela delle migliaia di investitori. La situazione non è comunque ad oggi affatto chiara, né si sa se la piattaforma riuscirà a tornare operativa.

Cosa fare?

Due consigli in questa prima fase sono fondamentali:

1) accedete al vostro profilo sulla piattaforma e scaricate report o fate screenshot della vostra situazione, per dimostrare, qualora vi fossero impediti futuri accessi, la vostra situazione creditoria verso la società;
2) inviate alla piattaforma un’
espressa richiesta di pagamento delle somme che vi spettano. Per l’invio di questa richiesta potete utilizzare il servizio gratuito di invio reclami di ShoppingVerify: Casa del Consumatore invierà per voi gratuitamente il reclamo e, trascorsi quindici giorni, sarete contattati per sapere l’esito del reclamo e aderire a eventuali azioni che saranno intraprese contro la società o gli altri soggetti responsabili.