Proteggersi dai raggi solari: tutto quello che bisogna sapere

Con l’arrivo dell’estate, del caldo e della voglia di stare all’aperto, tra vestiti leggeri e giornate trascorse in bikini sulla spiaggia, il nostro corpo è costantemente esposto ai raggi solari. Se è vero che il sole è fonte di vita, stimola la produzione della vitamina D e ha effetti benefici anche sull’umore, ormai è noto che sono innumerevoli i rischi determinati da un’esposizione scorretta ai raggi solari.
Ecco tutto quello che bisogna sapere

L’esposizione non protetta ai raggi ultravioletti favorisce, infatti, come primo sintomo le scottature e a lungo termine la formazione di rughe e l’invecchiamento precoce della pelle. Il rischio peggiore però è determinato dall’insorgenza del melanoma, pericoloso tumore cutaneo. In particolare, esso scaturisce da esposizioni intense e occasionali soprattutto avvenute nell’infanzia. Altri tumori della pelle che sono collegati ai raggi solari sono il carcinoma basocellulare e il carcinoma spinocellulare.
Per prevenire tali rischi, è fondamentale conoscere il fototipo della propria pelle ed evitare le scottature.

Risulta fondamentale l’utilizzo di creme solari che abbiano un fattore di protezione almeno 15, ancora meglio se 30 o superiore. Per esempio, bambini con la pelle molto chiara, i capelli rossi e le lentiggini devono prestare particolare attenzione e utilizzare una crema ad alta protezione (50). Al contrario chi presenta già una carnagione naturalmente scura e tende a non scottarsi, può scegliere un fattore più basso e ridurlo ulteriormente una volta abbronzato.
Si consiglia di spalmare la crema solare in maniera abbondante e su tutto il corpo, quindici o trenta minuti prima dell’esposizione al sole e applicarla nuovamente ogni due ore.

Per quanto riguarda l’acquisto delle creme solari, occorre verificare che oltre alla protezione UV-B, ci sia anche l’apposito logo anti UV-A. È inoltre meglio scegliere una crema water resistant, anche se bisogna tenere a mente che comunque il grado di protezione in parte si riduce dopo il bagno e l’utilizzo dell’asciugamano. Esistono, poi, due diversi tipi di filtri: i filtri chimici che contengono sostanze cha assorbono le radiazioni ultraviolette e sono i più comuni in commercio e i filtri fisici che riflettono i raggi solari e sono consigliati a chi è allergico ai filtri chimici o a chi presenta una pelle più sensibile. Infine, come altri prodotti, anche le creme solari hanno una scadenza, che è bene controllare nel barattolo e che solitamente va dai 9 ai 12 mesi.

Si raccomanda, inoltre, l’utilizzo di cappelli, occhiali da sole e, se non si è in spiaggia, abiti leggeri, ma comunque coprenti, che facciano da protezione ai raggi solari. Infine, nelle ore centrali del giorno, dalle 10 alle 16, si consiglia di trovare riparo all’ombra. Molti giornali affianco alle previsioni del meteo pubblicano quelle del grado di irradiazione solare, che va da un livello di rischio basso a un livello di rischio altissimo e, in aggiunta, per verificare quando il sole è nel suo picco di intensità si può fare il “test dell’ombra”: se la vostra ombra è più corta di voi, conviene evitare di esporsi al sole o comunque prestare ancora di più maggiore attenzione alla protezione della pelle.

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