Si tratta di un fenomeno molto praticato ma che adesso sembrerebbe arrivato davvero al capolinea grazie all’intervento dell’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che con delibera ha bloccato di default l’attivazione di questi servizi premium.
Che cosa cambia?
La novità consiste proprio nell’inserimento di un blocco immediato finalizzato a impedire l’attivazione dei servizi a pagamento e ovviamente “sbloccabile” nel caso in cui l’utente sia intenzionato ad attivare il servizio a sovrapprezzo, conosciuto anche con l’acronimo VAS (Value Added Services).
A chi non è successo di cliccare inavvertitamente una pubblicità o un pop up apparso sul display? Si tratta di un episodio molto frequente capace di arrivare a costare anche fino a otto euro a settimana! Ci auspichiamo davvero che tutto questo rimanga solo un lontano ricordo e si possa definitivamente voltare pagina.
Questa problematica era già stata affrontata in passato dall’Antitrust nel 2015 comminando alle compagnie telefoniche una sanzione di ben 5 milioni di euro ma evidentemente non sufficiente a stoppare questo tipo di attivazioni. Possiamo dire che i consumatori hanno dovuto attendere un bel po’ di anni per veder realizzato il blocco di default, ma solo quando tutte le compagnie si saranno adeguate potranno davvero cantar vittoria.
L’ Avv. Giovanni Ferrari, Presidente nazionale di Casa del Consumatore, ha affermato che “come purtroppo spesso accade, In Italia si deve ricorrere alla forza per far rispettare i diritti fondamentali dei consumatori” spiegando che “negli anni passati varie compagnie telefoniche erano già state sanzionate per l’attivazione inconsapevole di questi servizi via sms cosiddetti premium, obsoleti e mai richiesti dagli utenti. Evidentemente però i guadagni erano superiori alle sanzioni e le furberie delle società che erogano questi servizi riuscivano sempre ad aggirare i divieti di legge. E così l’unica soluzione è stata imporre il blocco di default sulle Sim per tutti questi inutili servizi che hanno gravato sulle tasche di milioni di consumatori in questi anni“.
Il Presidente di Casa del Consumatore conclude consigliando a tutti coloro che negli ultimi dieci anni hanno subito l’attivazione di questi servizi di chiedere il rimborso di quanto speso utilizzando il semplice e gratuito meccanismo della conciliazione contattando gli esperti di Casa del Consumatore.