App Immuni: tutto quello che c’è da sapere

Oggi vi parliamo di Immuni, l’app creata per combattere l’epidemia COVID-19 che ha destato perplessità su diversi aspetti e continua a essere fonte di discussione tra gli utenti. Come per tutte le novità ci sono i favorevoli che hanno subito scaricato l’app, i contrari che invece non ne vogliono proprio sapere e gli indecisi che non sanno cosa fare e vorrebbero saperne di più.

Noi ci rivolgiamo a tutti per fare chiarezza su alcune questioni che hanno fatto sorgere il dubbio se scaricare l’app oppure no. Rispondiamo alle domande più frequenti, per esempio se vengono utilizzati i dati personali, se rimane una tracciabilità degli spostamenti, se viene tutelata la privacy e ovviamente, oltre a dirvi la nostra opinione, racconteremo anche la nostra esperienza! Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’app Immuni.

Come accennato, siamo tra coloro che hanno deciso di utilizzare l’app, ma in fase di partenza alcuni di noi hanno dovuto arrendersi perché non sono riusciti a scaricarla, pur avendo un telefono non così obsoleto! Questa è la pecca che abbiamo riscontrato e che di certo non può essere un aspetto positivo perchè preclude a parecchi utenti l’utilizzo del servizio. Durante l’impostazione iniziale viene richiesto di indicare solo la regione e la provincia in cui si vive, niente nominativo, indirizzo e-mail o altro dato strettamente personale. Ma adesso veniamo all’app in modo tale che ciascun lettore possa trarre autonomamente le proprie considerazioni in merito all’utilità di questo strumento.

 

COME FUNZIONA?

Immuni è un’app completamente gratuita creata per aiutare a combattere l’epidemia, con la funzione di rilevare se si è stati vicino a una persona potenzialmente contagiosa. In questo caso l’utente riceve una notifica e all’interno dell’app trova le indicazioni su come comportarsi, per esempio contattare il medico ed isolarsi per evitare di divulgare il virus ad altre persone. Si tratta di consigli e non di obblighi, ma tutti sono vivamente invitati a seguire le indicazioni dell’app per proteggere sia la propria salute che quella degli altri.

 

PRIVACY

Immuni non traccia gli spostamenti perché si basa sulla tecnologia Bluetooth Low Energy. L’app trasmette dei codici (non contenenti informazioni personali o dello smartphone) generati a ogni ora in maniera casuale per tutelare ancora meglio la privacy. Immuni non raccoglie i dati identificativi della persona come il nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email e non utilizza i dati di geolocalizzazione, quindi non è in grado di risalire né a chi si incontra né dove avviene il contatto.

 

I POSITIVI AL TEST

Se si risulta positivi al test, si può decidere di caricare sul server di Immuni le chiavi crittografiche associate al proprio dispositivo per consentire all’app di avvertire gli utenti a rischio di contagio. Per assicurare che solo gli utenti effettivamente positivi al virus carichino le proprie chiavi crittografiche, per effettuare tale inserimento occorre l’assistenza di un operatore sanitario autorizzato.

I dati verranno utilizzati al solo fine di contenere l’epidemia del COVID-19 o per la ricerca scientifica e in ogni caso saranno cancellati non oltre il 31 dicembre 2020.

 

SPERIMENTAZIONE IN QUATTRO REGIONI E POI IL VIA IN TUTTA ITALIA

L’app si può scaricare in tutta Italia, ma per ora solo gli utenti che risultano positivi al virus delle regioni che partecipano al progetto pilota (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia) possono caricare le loro chiavi crittografiche sul server di Immuni. L’app avvertirà solo gli utenti che sono stati esposti ai soggetti risultati positivi al virus a seguito di un tampone effettuato nelle quattro regioni pilota. Da lunedì 15 giugno 2020 il via in tutta Italia.

 

CONCLUSIONI

Immuni è uno strumento importante per informare i potenziali contagiati e contenere l’epidemia. Naturalmente, più persone utilizzeranno l’app e più questa si rivelerà utile. Non è obbligatorio installarla, ma ogni persona che scaricherà Immuni aumenterà la sua efficacia complessiva e darà il proprio contributo.

L’app Immuni, non raccogliendo i dati identificativi dell’utente (nome, cognome, numero di telefono ecc…), i dati di geolocalizzazione (GPS e altri) e trattandosi di connessione cifrata tra app e server, ha dedicato grande attenzione alla tutela della privacy di ciascun utente. A nostro avviso, si tratta di uno strumento importante per contenere l’epidemia e non invasivo della privacy degli utenti. Reputiamo che sia sempre importante difendere e tutelare i dati personali, ma è anche fondamentale informarsi per poter decidere con la propria testa e fare le scelte più opportune.

Adesso spetta a voi decidere!

Per avere ulteriori informazioni consultate il sito dedicato ad Immuni, da cui potrete scaricare direttamente l’app. In alternativa trovate l’app su Play Store (requisiti: Bluetooth Low Energy, Android versione 6 -Marshmallow, API 23- o superiore, Google Play Services versione 20.18.13 o superiore) o Apple Store (requisiti: versione iOS pari o superiore alla 13.5).

 

Articolo realizzato nell’ambito del Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – Direzione generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese – avviso n. 3/2020.

2 risposte a “App Immuni: tutto quello che c’è da sapere

  1. Non raccoglie dati identificativi dell’utente e dati di geolocalizzasione, quindi se incrocia più volte lo stesso utente non può risultare un solo utente, bensì tanti utenti quanti sono gli incontri ravvicinati dello stesso…..figuriamoci I una fabbrica, in una discoteca, nella movida, ecc. Caspita che affidabilità!!

Rispondi a Andrea Descalzi Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *