Brexit: le conseguenze per i consumatori italiani


Marzo è il mese della Brexit, l’appuntamento è per venerdì 29. Attualmente, è sempre più probabile un’uscita da parte del Regno Unito dall’Unione Europea senza accordi, senza regole per gestire gli scambi di merci e denaro e gli spostamenti delle persone. Quali possibili scenari si possono aprire per i consumatori?Il no-deal (nessun accordo) porterebbe Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord a rapporti con l’UE basati sulle regole del commercio internazionale diverse da quelle di libero scambio dell’Unione. In generale, si potrebbe quindi definire il no-deal come una Brexit senza intese commerciali tra Regno Unito e Unione europea.

Gli effetti della Brexit
La seconda proposta di accordo è stata bocciata, resta dunque sul campo l’ipotesi di un rinvio della Brexit (che deve finire prima del 23 maggio, giorno delle elezioni europee) o quella di un nuovo referendum. Attualmente cresce la possibilità di arrivare al 29 marzo 2019, giorno della Brexit, senza alcun accordo. Con il no-deal, gli effetti della Brexit sarebbero immediati. Molti governi, compreso quello italiano, stanno già annunciando dei provvedimenti per evitare che contratti assicurativi, finanziari e giuridici possano essere compromessi. La situazione al momento è molto incerta.

I possibili effetti per i consumatori italiani
Che cosa cambia dopo il 29/03/19 per chi abita nel Regno Unito, ci lavora o deve semplicemente fare una vacanza?

I viaggi:

  • in aereo: i voli non dovrebbero essere più di tanto interessati, sarai protetto dai diritti dei passeggeri aerei dell’UE per i voli in partenza dall’Unione Europea (operati da compagnie aeree dell’UE ed extra UE) e per i voli che arrivano in UE in partenza da Paesi extra UE (operati da compagnie UE). Sarai protetto dai diritti dei passeggeri aerei del Regno Unito per i voli in partenza dal Regno Unito (operati da compagnie aeree del Regno Unito).
  • in macchina: è possibile usare la propria patente di guida nel Regno Unito.
  • in treno: i diritti di chi viaggia col treno dell’UE proteggeranno il viaggiatore (in caso di problemi come cancellazioni o ritardi) nell’Unione Europea, mentre i diritti del Regno Unito lo proteggeranno per la parte del suo viaggio nel Regno Unito.

Tessera sanitaria: non sarà possibile utilizzare la tessera sanitaria europea nel Regno Unito.
Tariffe telefoniche: l’operatore telefonico può applicare costi supplementari per le chiamate, sms e l’uso dei dati mobili quando si è nel Regno Unito poiché le norme sul roaming dell’UE non saranno più applicabili.
Pagamenti con carta di credito: i costi non dovrebbero aumentare, il Regno Unito continuerà a vietare le commissioni aggiuntive per i pagamenti con le carte, esattamente come nell’Unione Europea.

Contratti di assicurazione, conti bancari  prestiti, piani di investimento o di pensione: i fornitori di servizi finanziari del Regno Unito non saranno più in grado di offrire servizi ai consumatori dell’UE a meno che non creino una filiale in un paese dell’UE e non chiedano apposita autorizzazione.

Acquisti online dal Regno Unito:  è bene controllare i termini contrattuali per verificare se si ha la protezione dalle norme europee sui diritti dei consumatori.

Lavorare nel Regno Unito per tanto tempo: il tempo massimo per restare nel Regno Unito come turisti è di tre mesi, dopodiché occorre chiedere un visto di lavoro. Tutti gli sconti e le facilitazioni attualmente validi per andare a studiare nelle università inglesi dovranno essere tutti riconsiderati nei prossimi mesi.

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