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Contraccettivi gratuiti in Emilia-Romagna: un passo avanti per l’Italia


Per alcuni consumatori, il costo della contraccezione è ancora un problema che si somma spesso a barriere culturali. La pillola può costare fino a 16 euro al mese, senza contare le visite di controllo. I contraccettivi in Emilia-Romagna sono ora gratuiti per tutti gli under 26 che si rivolgano a un consultorio Asl. Gli under 26 devono inoltre essere residenti in uno dei comuni della Regione ed iscritti al servizio sanitario nazionale.

Anche le donne under 45 anni possono aderire al servizio, se disoccupate o “con esenzione di lavoratrici colpite dalla crisi” dopo un aborto o nel post partum. Gli anticoncezionali che rientrano nel piano sono preservativi, pillole (compresa quella del “giorno dopo”), anello, spirali e impianti sottocutanei.
L’iniziativa è stata approvata con favore dall’Unione Donne Italiane, che ha sottolineato in una nota l’importanza di far conoscere il più possibile questo provvedimento. Quarant’anni fa  l’aborto era un reato e i contraccettivi sono stati illegali fino al 1971. Le donne sono andate nelle piazze, hanno manifestato e ora è bene che tutti i consumatori sappiano che in tutta la regione dell’Emilia-Romagna la contraccezione è gratuita già da qualche settimana: il costo è tutto a carico del sistema sanitario.

Com’è nata questa iniziativa?
La misura è diventata operativa alcune settimane fa, tutto però è partito il primo gennaio 2018, quando c’è stata la delibera regionale, in seguito alla propostadell’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna.

Garantire ai consumatori la possibilità di procurarsi metodi anticoncezionali gratuitamente è un elemento di protezione fisica ma anche psicologica.

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