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Call center: puoi rifiutare la chiamata “estera”

Ogni settimana, per non dire ogni giorno, sono sempre di più gli abbonati che sia a casa che sul posto di lavoro vengono contattati telefonicamente da operatori di call center.

Chi si trova dall’altro capo del telefono sta svolgendo il proprio lavoro però, chi riceve la telefonata (magari l’ennesima della giornata) non ne può più di essere “disturbato” in continuazione per sentirsi proporre sempre nuove offerte commerciali. Per cercare di mettere un freno a ciò sono state inserite delle nuove disposizioni normative per chi esercita l’attività di call center e naturalmente anche delle sanzioni nel caso in cui queste vengano violate.

Scopriamo meglio le novità.

Tra le novità spicca l’iscrizione obbligatoria in un apposito registro denominato ROC, acronimo di Registro degli Operatori di Comunicazione, per gli operatori economici che svolgono attività di call center su numerazioni nazionali. Tale registro è tenuto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a cui dovranno essere indicate le numerazioni telefoniche che si hanno a disposizione e che vengono utilizzate per i servizi di call center. Chi non si metterà in regola con tale obbligo andrà incontro ad una sanzione piuttosto elevata, di ben 50.000 euro!

L’iscrizione da parte degli operatori dovrà essere effettuata entro il 2 marzo 2017 e tale obbligo vige anche per i soggetti terzi affidatari dei servizi di call center oltre a dover essere contemplato nel contratto di affidamento del servizio. Si tratta di novità introdotte con la Legge di bilancio del 2016, vigente dal 1° gennaio 2017.

Un altro aspetto che viene considerato riguarda la localizzazione geografica. Chi svolge o affida a terzi l’attività di call center in un paese diverso dall’Italia e non membro dell’Unione Europea ha l’obbligo di comunicare, almeno trenta giorni prima del trasferimento, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché all’Ispettorato nazionale del lavoro, al Ministero dello Sviluppo Economico ed al Garante per la protezione dei dati personali le numerazioni telefoniche utilizzate per i servizi di call center. In caso di violazione verrà applicata una sanzione di 150.000 euro per ogni omessa o tardiva comunicazione.

Coloro che già prima del 1° gennaio 2017 svolgevano l‘attività di call center fuori dal territorio nazionale e dall’Unione Europea hanno tempo fino al 2 marzo per presentare le relative comunicazioni. In caso di violazione verrà applicata una sanzione di 10.000 euro per ogni omessa o tardiva comunicazione.

Sempre al riguardo della localizzazione geografica, chi contatta o viene contattato da un call center deve essere preliminarmente informato da quale paese risponde l’operatore che si trova dall’altra parte del telefono. L’omissione di tale informazione prevede la sanzione di 50.000 euro per ogni giornata di violazione.

Dal 1° aprile 2017 qualora si venga contattati o si contatti un call center che si trova in un paese al di fuori dell’Unione Europea, l’operatore con cui si intraprende la conversazione sarà tenuto ad informare l’utente di poter parlare con un operatore di un call center nazionale o sito in un paese dell’Unione Europea. In questo caso, la chiamata verrà trasferita ad altro call center e l’omissione di tale informazione comporta la sanzione di 50.000 euro per ogni giornata di violazione.

Queste sono le novità che interessano tutti noi, anche perchè al giorno d’oggi chi non si è trovato a rapportarsi con un operatore di call center? Penso nessuno…

Voi cosa ne pensate di queste nuove regole? Siete favorevoli o contrari? Diteci la vostra.

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