Consumatore

Dopo la portabilità dei mutui, la portabilità del conto corrente

Con il decreto legge che contiene “Misure urgenti per il settore bancario e per gli investimenti”, viene introdotta la portabilità del conto corrente da una banca all’altra, a costo zero per il consumatore e con oneri a carico degli istituti.

Cosa significa per il consumatore?
Il consumatore avrà la possibilità di cambiare con più facilità l’istituto di credito presso il quale intrattenere il rapporto di conto corrente con più vantaggi rispetto a prima.

Quali?
Innanzitutto i costi di chiusura del conto corrente sono a carico degli istituti bancari, i quali hanno tempi piuttosto ristretti per attivare il rapporto con la nuova banca: entro quindici giorni lavorativi la procedura di portabilità deve essere conclusa, senza oneri e spese a carico del cliente.

Qualora i tempi dovessero allungarsi, le banche saranno tenute al risarcimento del danno in misura proporzionale al ritardo ed alla disponibilità sul conto corrente al momento della richiesta di trasferimento ad altro istituto.

Il decreto legge, che dovrà essere convertito in legge, prevede altresì che anche gli strumenti finanziari, gli ordini di pagamento (ad es. le domiciliazioni su conto corrente) e gli altri servizi (carte di credito, bancomat, ecc.) siano trasferiti senza costi per il consumatore alla nuova banca, ma sarebbe bene che ogni consumatore, soprattutto per la domiciliazione delle utenze, verificasse che le “volture” siano andate a buon fine al fine di evitare spiacevoli sorprese: morosità involontarie!!!

Avv. Tiziana Massetti

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