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Il decalogo delle rimesse di denaro: le conosci davvero?

La Casa del Consumatore, altre 11 associazioni nazionali di consumatori e Unicredit hanno elaborato una serie di decaloghi con le domande e risposte più frequenti per favorire la comprensione e la scelta consapevole dei prodotti bancari. Dopo il decalogo del conto corrente , il decalogo del mutuo, il decalogo dei prestiti personali, il decalogo delle carte di credito, il decalogo delle carte di credito revolving e il decalogo della cessione del quinto dello stipendio/pensione, ci occupiamo oggi del decalogo delle rimesse di denaro.

1. Che cos’è una rimessa di denaro?

La rimessa di denaro è una particolare forma di trasferimento di fondi fra persone fisiche da e verso i Paesi esteri. Si tratta generalmente di denaro destinato alle famiglie rimaste nel paese d’origine o ad un progetto di vita del singolo immigrato. La rimessa viene effettuata rivolgendosi ad intermediari che forniscono un servizio di ”trasferimento” del denaro da un Paese all’altro. Esistono diversi modi per trasferire il denaro e ciascuno ha caratteristiche, costi, tempi e rischi diversi. La principale differenza è tra canali informali e formali.

La rimessa in contanti non può essere superiore a 999,00 € per il limite imposto dalla normativa antiriciclaggio (tale limite non si applica ai trasferimenti disposti per il tramite di Banche e Poste).

 

2. Cosa sono i canali informali?

Si chiamano canali informali i metodi per inviare denaro che non utilizzano operatori o strumenti sottoposti al controllo delle autorità che vigilano su flussi e strumenti finanziari. Si ricorre ad un canale informale ad esempio quando si affidano i soldi ad un amico, un parente o all’autista di mezzi (pulmini, autobus, etc.) diretti/provenienti al/dal proprio Paese di origine.

I canali informali sono molto diffusi e spesso economici ma presentano rischi e limiti importanti che riguardano ad esempio la sicurezza ed i tempi di consegna. Non esiste infatti alcuna certezza circa i tempi di consegna del denaro e nessuna forma di tutela nel caso in cui, durante il tragitto, qualcosa vada storto come ad esempio un furto o il sequestro alla frontiera da parte della polizia, o qualora il denaro non venga consegnato al destinatario indicato.

3. Cosa sono i canali formali?

Sono canali formali i metodi per inviare denaro che utilizzano operatori o strumenti regolati dalla legge e controllati dall’autorità che vigila su flussi e strumenti finanziari. In Italia esistono tre operatori principali che offrono servizi di trasferimento di denaro da e per l’estero che appartengono alla categoria dei canali formali:
le Banche
i Money Transfer Operator
le Poste
Quando si invia denaro tramite un operatore formale viene rilasciata una ricevuta contenente le informazioni relative alla singola operazione incluso il codice identificativo dell’operazione.

Il servizio di trasferimento del denaro svolto dai canali formali è sicuro sia perché è controllato dall’autorità di vigilanza, sia perché viene rilasciata una ricevuta attestante l’avvenuta operazione. E’ bene quindi conservare con cura la ricevuta da utilizzare quale prova in un’eventuale contestazione.

 

4. Cosa serve per effettuare una rimessa?

Per inviare denaro tramite i canali formali è richiesto obbligatoriamente un documento di identità in corso di validità. È inoltre necessario comunicare i dati del beneficiario e il Paese di destinazione. Qualora ci si rivolga ad una banca, potrebbe essere necessario disporre di un conto corrente o una carta prepagata. Chi riceve il denaro, per poterlo ritirare, deve esibire un documento di identità valido per il riconoscimento.

Uno dei requisiti necessari per effettuare i trasferimenti di denaro è la maggiore età del richiedente. Bisogna fare attenzione quando si invia denaro per conto di un’altra persona. Può essere infatti molto rischioso, perché chi invia il denaro è responsabile di fronte alla legge. Il denaro potrebbe derivare da attività illecite e si potrebbe quindi essere accusati del reato di riciclaggio.

5. Con quali modalità può essere inviato il denaro?

Ci sono modi diversi con cui può essere inviato il denaro:
Cash to cash (contante a contante): è la modalità più semplice. Chi invia denaro consegna contanti e il destinatario riceve contanti.
Cash to prepaid-card (contante a carta prepagata): in questo caso chi deve ricevere il denaro ha una carta prepagata che può utilizzare nel suo Paese. Chi invia la rimessa accredita contante sulla carta prepagata e chi riceve può spendere o prelevare il denaro tramite la carta.
Account to cash (conto a contante): chi invia il denaro lo fa utilizzando un conto corrente, mentre chi riceve ottiene contante.
Account to prepaid-card (conto a carta prepagata): chi invia utilizza un conto corrente e i soldi vengono
depositati sulla carta pre-pagata di chi li deve ricevere.
Account to account (conto a conto): in questo caso i soldi vengono trasferiti dal conto corrente di chi invia al conto corrente di chi riceve.

Nello scegliere l’operatore occorre considerare che non tutti gli operatori offrono tutte le modalità di invio.

 

 

6. Come funziona la rimessa bancaria?

L’invio di denaro all’estero rientra fra le attività tipiche di una banca. Ogni banca può inviare denaro ad una qualsiasi delle banche collegate da un accordo interbancario o indirettamente utilizzando una banca corrispondente/intermediaria. Quando il denaro viene trasferito in base ad un accordo interbancario diretto si tratta di una rimessa che viene regolata dall’accordo stesso.
Quando non esiste un accordo si trasferisce tramite bonifico, modalità regolata dalla normativa sul trasferimento di denaro all’estero.

L’entrata in vigore della normativa europea SEPA consente a cittadini, imprese ed enti governativi e non, di effettuare e ricevere pagamenti in euro o nella valuta ufficiale di uno Stato dell’Unione Europea non appartenente all’area dell’euro o di uno Stato appartenente allo Spazio Economico Europeo, disporre incassi commerciali e utilizzare carte di pagamento con condizioni di base, diritti e obblighi omogenei nei vari Paesi. All’interno di quest’area comune di pagamento ciascuno può effettuare e ricevere pagamenti in euro o nella valuta di uno Stato dell’Unione Europea non appartenente all’area dell’euro o di uno Stato appartenente allo Spazio Economico Europeo in modo semplice e sicuro, con gli stessi costi ed efficienza con cui sono effettuati bonifici all’interno dei confini nazionali. Il tempo massimo di esecuzione di un bonifico SEPA è di un giorno lavorativo. In caso di ordini cartacei il tempo di esecuzione prevede un ulteriore giorno di lavorazione.
I Paesi inclusi nell’area SEPA sono 34:
– i 18 paesi UE che hanno come valuta l’euro: Italia, Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna
– i 10 paesi della UE che utilizzano una valuta diversa dall’euro ma effettuano comunque pagamenti in euro: Bulgaria, Croazia, Danimarca, Lituania, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria
– i 3 paesi dello Spazio Economico Europeo: Islanda, Liechtenstein e Norvegia
Svizzera, Principato di Monaco e San Marino (le commissioni applicate ai bonifici da e verso questi tre paesi possono essere diverse da quelle applicate ai paesi aderenti all’Unione Europea ed allo Spazio Economico Europeo).

7. Cosa sono i Money Transfer Operator?

I Money Transfer Operator (MTO) sono ad oggi i principali operatori nel campo delle rimesse. Per svolgere questa attività è necessaria un’autorizzazione da parte della Banca d’Italia. In Italia ci sono 55 Money Transfer Operators autorizzati ed iscritti in un apposito registro tenuto dalla Banca d’Italia consultabile anche on-line. Quindi è sempre possibile verificare se l’operatore che offre il servizio di invio denaro è autorizzato in Italia.

Per poter verificare se l’operatore è autorizzato occorre chiedere il nome esatto (ragione sociale) dell’operatore, perché a volte quello esposto in vetrina è il marchio commerciale mentre sul registro di Banca d’Italia compare la ragione sociale.

 

8. Quali sono le principali differenze tra la rimessa bancaria e la rimessa tramite MTO?

Entrambe le modalità sono sistemi formali e quindi sicuri, le principali differenze riguardano i costi da sostenere, i tempi di ricezione della rimessa e la diffusione degli sportelli nel paese di origine. In linea generale le rimesse bancarie hanno un costo alla partenza inferiore ma arrivano a destinazione in più tempo mentre le rimesse attraverso un MTO possono arrivare immediatamente a costi certi ma superiori al canale bancario.

La scelta del canale e dello strumento con cui inviare il denaro deve tenere conto anche di eventuali costi aggiuntivi a destinazione. Infatti, non tutti gli intermediari o gli strumenti utilizzati sono in grado di assicurare che i costi dichiarati saranno quelli finali.

 

9. Quali sono i costi di una rimessa?

Il costo complessivo della rimessa è dato dalla differenza fra la somma di denaro versata e quanto il destinatario ritira effettivamente a destinazione. In genere il costo totale di una rimessa è composto da più elementi:
la commissione che può essere un importo fisso o una percentuale sulla somma inviata. La commissione di solito dipende dall’operatore e dalla quantità di denaro che si vuole inviare (in genere esistono fasce di importi prestabiliti a cui corrispondono commissioni diverse).
lo spread applicato al tasso di cambio. Ogni operatore utilizza un tasso di cambio proprio che può essere diverso dal tasso di cambio ufficiale. La differenza tra i due tassi genera un ulteriore costo che si somma a quello della commissione.

In caso di offerte molto vantaggiose, è bene richiedere all’operatore informazioni per verificare che non ci siano costi non comunicati in maniera trasparente.

 

10. Come posso conoscere i costi applicati dai diversi operatori?

www.mandasoldiacasa.it è un sito di comparazione realizzato grazie al contributo e all’interesse del Ministero degli Affari Esteri (Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo e Direzione Generale
cooperazione economica e finanziaria multilaterale) con l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza e chiarezza delle informazioni e stimolare gli operatori a migliorare l’offerta. Il sito è sostenuto da numerosi partner quali: OIM (Organizzazione Internazionale delle Migrazioni), ACLI, ARCI, ARCS, Banca Etica, CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale), ETIMOS, IPSIA, UCODEP, WWF Italia.

Nella scelta dell’operatore occorre tener conto di tutte le componenti di costo e non solo della commissione che l’intermediario dichiara. Inoltre è importante considerare altri fattori quali la velocità con cui i soldi verranno inviati, la sicurezza e la capillarità del network per il ritiro del denaro al paese di origine.

 

Il decalogo delle carte di credito e gli altri decaloghi sono reperibili sul sito di Unicredit e della Casa del Consumatore.

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