Infatti, la tecnica utilizzata dai truffatori è quella di inviare email “a pioggia”, in apparenza provenienti da istituti di credito, come banche o Poste Italiane, da società di e-commerce o da siti di aste on line (come, ad esempio, eBay). Queste email, di solito, prospettano un problema relativo all’account dell’utente, a cui viene richiesto di inserire i propri dati, pena la chiusura del conto. L’utente, preoccupato, è così invogliato a cliccare il link presente nell’email per digitare i propri dati.
Questo collegamento, però, non rinvia al sito ufficiale dell’istituto ma ad un sito “clone”, apparentemente identico in tutto e per tutto all’originale, predisposto però dai truffatori. In questo modo, saranno loro a ricevere i dati della carta di credito o della Postepay digitati dall’utente e potranno utilizzarli per prelevare le somme presenti sul conto.
Nonostante da anni si sia tentato di arginare questo fenomeno informando i clienti di tali istituti, continuano ad arrivare, in apparenza da Poste Italiane, che è uno degli istituti più colpiti, email di questo tipo: “Gentile cliente, dal 18° maggio 2014 non potrai utilizzare la tua prepagata PostePay se non hai attivo il nuovo sistema di sicurezza web. Il nuovo sistema di Sicurezza Web PostePay è una soluzione innovativa che garantisce maggiore sicurezza e affidabilità per le operazioni dispositive con PostePay effettuate online sui siti de Poste Italiane. Il nuovo sistema va attivato inserendo i dati della Carta PostePay”.
Alcune recenti sentenze, però, segnano la vittoria dei consumatori, in quanto proprio Poste Italiane è stata condannata a risarcire il danno subito da un suo cliente, per aver omesso un’adeguata vigilanza sul proprio software anti-frode, neutralizzato dall’intruso che si è appropriato, in brevissimo tempo, di una notevole somma ai danni di un correntista. Inoltre, si è stabilito che deve essere l’ente a dare prova di aver adottato tutte le misure di sicurezza necessarie alla custodia e al controllo dei dati. Una buona notizia, quindi, soprattutto per i clienti che utilizzano servizi di home banking o che fanno acquisti on line e che sono, quindi, più soggetti a cadere nelle trappole della rete.
In ogni caso, per evitare queste spiacevoli conseguenze, occhi ben aperti quando aprite la posta!
E se ci foste caduti, contattateci per aiuto!