Per gli alimenti, la motivazione può essere la deperibilità dei cibi freschi che col caldo aumenta.
Per altri tipi di prodotti, ad esempio i cosmetici, il formato mini è adatto soprattutto per chi va in vacanza, anzi, è addirittura imposto per viaggiare in aereo col solo bagaglio a mano.
Ma la convenienza, nel rapporto quantità-prezzo, è decisamente inferiore rispetto ai formati famiglia e alle c.d. “maxi-taglie”.
Capita spesso di scegliere le confezioni piccole per risparmiare un po’, ma il risparmio è effettivo solo quando si tratta di un prodotto che deperisce rapidamente oppure di un prodotto che si utilizza poco. In questi casi i formati più piccoli costano un pochino meno e comunque consento di evitare gli sprechi.
Negli altri casi, la regola generale è questa: maggiore è la quantità di prodotto, minore è il prezzo ad esempio al chilo o al litro, ridotti sono gli imballaggi e le confezioni da smaltire.
Un esempio lampante: il the freddo, il prezzo al litro della singola lattina o dei brick monoporzione è di oltre il doppio rispetto a quello della bottiglia da un litro e mezzo è di oltre il doppio!
E per chi viaggia?
Il consiglio è quello di portare con sé soltanto lo stretto necessario per il viaggio e, una volta giunti a destinazione, acquistare il resto.
Ciò vale per saponi, cosmetici eccetera, ed a maggior ragione per gli alimenti.
La regola dei liquidi nel bagaglio a mano
Mentre non ci sono limiti per le quantità di liquidi trasportate nel bagaglio in stiva, per quello a mano le “dosi” consentite sono minime: bottiglini da 100 ml massimo ciascuno disposti in un sacchetto di plastica trasparente richiudibile della capacita massima di 1 litro.
Ma rispettare la regola risparmiando è possibile: si trovano facilmente in vendita apposite bustine da viaggio (travel kit) con dentro boccette vuote di diverse dimensioni e capacità, da riempire dei prodotti nella quantità necessaria per il viaggio.