Oggi, infatti, sembra essersi verificata un’inversione di tendenza: l’auto in affitto è diventata una delle soluzioni preferite dagli italiani, specie da chi deve spostarsi in macchina, ma non può permettersi l’acquisto e la manutenzione di un’auto di proprietà.
I pacchetti possono essere diversi e variano in base alla durata (da 3 a 5 anni), alle percorrenze massime (da 30 a 60 mila km) ed ai servizi compresi.
In genere il pacchetto base comprende tassa di possesso, manutenzione ordinaria e straordinaria, RC auto, assistenza stradale. Gli extra possono essere l’assicurazione furto e incendio o la kasko. Il canone mensile, che dipende anche dal modello di auto prescelto, varia da un minimo di 200 euro ad un massimo di 500.
Insomma, un canone fisso senza spese di tagliando, riparazione e mantenimento dell’auto, che sono a carico del noleggiatore.
Ma questo non significa che il locatario sia del tutto esente da responsabilità: potrebbe trovarsi a dover risarcire il noleggiatore qualora abbia fatto un cattivo utilizzo oppure mal custodito l’auto.
A ciò si aggiunga che il superamento dei chilometri di percorrenza massimi concordati, comporta in genere l’applicazione di penali.
Ma il lato forse più negativo del noleggio a lungo termine è che alla scadenza del contratto il locatario non sarà proprietario di nulla, ma dovrà restituirla, a meno che non decida di acquistarla pagandone l’intero valore (non c’è riscatto!).