Con la direttiva di Equitalia del 1 marzo 2012, sono stati concessi benefici per la dilazione dei debiti.
Già prima della direttiva, i debitori che lo richiedevano, purché versassero in obiettiva difficoltà temporanea, potevano già godere della possibilità di ottenere fino ad un massimo di 72 rate mensili (dilazione del debito in sei anni) per gli importi iscritti a ruolo. In ogni caso, l’importo di ciascuna rata non poteva essere inferiore ad Euro 100,00, salvo deroghe in situazioni particolari.
Oggi invece, fermo restando l’importo minimo per ciascuna rata, i contribuenti che abbiano una pendenza con il fisco o con gli altri enti fino a 20 mila euro (prima la rateazione semplificata era concessa per somme di debito inferiori a 5 mila euro), possono godere dell’accesso al procedimento semplificato di concessione della dilazione.
Già, perchè oggi la semplice formulazione di un’istanza motivata, che metta in luce la situazione di temporanea difficoltà economica, consente di accedere alla rateazione, sempre che l’ente creditore non abbia riservato a sé ogni decisione in merito alle dilazioni.
Sicuramente l’innalzamento di questa soglia creerà benefici ai debitori, il cui numero è aumentato in questo periodo di crisi economica, ma consentirà anche ad Equitalia di snellire gli adempimenti amministrativi per la concessione dei piani di rientro, al fine di assicurarne un maggiore accesso.
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