Fotovoltaico, chi paga gli incentivi?

 

In questi giorni, a seguito dello stop agli incentivi nel settore fotovoltaico si è accesa una protesta – in alcuni casi polemica – ampiamente riportata dai media, sul tema energia solare e incentivi.
La Casa del Consumatore interviene al dibattito e dice no alle strumentalizzazioni. E’ importante che vi sia una corretta informazione ed è giusto che la gente sappia che ogni centesimo di incentivo al fotovoltaico viene pagato dai consumatori italiani in bolletta.

E’ giusto che la gente sappia che gli incentivi stavano creando delle rendite protette per venti anni. La finalità degli incentivi nella produzione di energia pulita non può determinare “benefici economici protetti” di lungo periodo a danno del libero mercato.

Incentivi troppo lusinghieri che determinano laute rendite bloccano la ricerca e l’innovazione che invece deve essere stimolata ed orientata allo sviluppo, all’efficacia, all’efficienza affinché i consumatori ne abbiamo un beneficio in termini di costo nel prezzo di acquisto.
Ogni nuovo impianto di fotovoltaico allacciato alla rete elettrica in Italia è un maggior costo per i consumatori italiani.

A chi vanno questi vantaggi?
Ai produttori di pannelli fotovoltaici che non sono italiani.
Alle società di investimento finanziario.
Alle imprese che sfruttano un mercato “protetto” e incentivato – non libero dalla concorrenza.
Vi è quindi nei fatti un trasferimento della ricchezza dai tanti consumatori italiani a pochi soggetti economici privilegiati.

La Casa del Consumatore dice NO alle rendite, SI al mercato regolamentato ed al riordino degli incentivi del settore.

Dott. Gianluigi Longhi (Consigliere e responsabile area credito della Casa del Consumatore)

42 risposte a “Fotovoltaico, chi paga gli incentivi?

  1. Chiedo per cortesia di informarsi e scrivere cose coerenti, altrimenti il rischio di disinformazione è alto!

    A chi vanno i vantaggi?

    Ai produttori di pannelli fotovoltaici che non sono italiani. (anche i produttori del pc che ha usato per fare questo articolo non sono italiani, siamo in un mondo globalizzato, se i nostri imprenditori non sono riusciti a costruire una fabbrica di moduli di chi è la colpa? dell’incentivo?)
    Alle società di investimento finanziario. (Che investendo in Italia hanno creato un introito di miliardi di euro in tasse solo nel 2010)
    Alle imprese che sfruttano un mercato “protetto” e incentivato – non libero dalla concorrenza. (oltre 120.000 addetti tra progettisti, installatori e via dicendo, oltre 4 aziende come la “barilla”)
    Vi è quindi nei fatti un trasferimento della ricchezza dai tanti consumatori italiani a pochi soggetti economici privilegiati. (Questa è una menzogna, non sono “pochi”. Mai nella storia la ricchezza prodotta con l’energia è stata così distribuita. I produttori di energia, enel al primo posto, fanno quello che lei critica tanto, ma lo fanno da anni e con i combustibili fossili, accumulano somme enormi di danaro controllando la produzione di energia elettrica)

    Tanto per essere precisi, gli incentivi al fotovoltaico in vigore fino a qualche giorno fa erano effettivamente troppo alti, ma erano stati decisi ed approvati da questo stesso governo meno di 6 mesi fa. Non potevano pensarci prima? Il danno ora sta nel blocco effettivo dell’intero settore che ancora non sa’ quando ripartirà.

    Nic

  2. Vi lamentate delle rendite protette e poi invocate il mercato regolamentato e non libero??????
    Leggo dell’incoerenza, a parte che la Casa del Consumatore mi ricorda tanto la Casa delle Libertà….tutte Case….e sì che il mercato immobiliare non tira più!?!?
    Comunque, a mio modesto parere, l’accesso alle autorizzazione era aperto a tutti, tutti coloro che ritenevano di provare ad investire dei soldi in un procedimento amministrativo che prevedeva progettazioni (costose e da pagarsi anticipatamente), domande Enel (per nulla gratuite), progettazioni di impianti elettrici (anche queste non gratis) tasse e balzelli vari per cercare di creare un qualcosa anche di socialmente utile oltrechè remunerativo.
    Bene, io non sono un grande speculatore, sono un normale padre di famiglia che ha investito i propri risparmi su questo progetto ed ora ha un pugno di mosche in mano….e niente più soldi investiti (circa 150.000 €).
    Volete proteggere i consumatori? bene allora cercate di capire che la prima regola importante per il Vostro tanto acclamato mercato REGOLAMENTATO, sono le REGOLE su cui agire nel mercato stesso, le regole, e cioè le NORME, in virtù delle quali si effettuano scelte imprenditoriali e si effettuano investimenti assumendosi un rischio.
    Il rischio assunto che risulta essere calcolato (bene o male che sia) quando si hanno le regole, siano esse dettate dal mercato (molto meglio per me) o dal legislatore.
    Qui erano dettate dal legislatore, come piace a Voi amici della Casa del Consumatore, ma a quanto pare le regole del legislatore sono come lo Yogurt… hanno una scadenza….ed anche retroattiva…..!!!!!
    E pensare che in tutti gli anni di Università mi avevano riempito la testa di concetti come CERTEZZA DEL DIRITTO e divieto di RETROATTIVITA’ del disposto normativo….bha….forse avevo capito male….pensavo troppo alle moto ed alle belle ragazzuole!!!!
    I costi delle bollette?….ma pensate davvero che fermando il fotovoltaico scenderanno? o forse gli incentivi del fotovoltaico saranno usati per spalmare sulla gente i costi dello sviluppo del nucleare (visto che sulle bollette di oggi ancora paghiamo lo smantellamento delle stesse)?
    Facciamo attenzione ad acclamare principi assoluti, la verità non è mai una sola se non che di certo ormai non vi è più nulla, neanche la legge.

  3. Mi sembra un comunicato strumentale e politico che evidenzia come questo soggetto, la CdC sia servile e funzionale a chi governa.
    La ricerca e l’innovazione che auspicano andrebbe coltivata proprio nel settore del futuro, cioè le rinnovabili che con il fotovoltaico sono la massima espressione.

    Se continuassimo con gli incentivi saremmo il paese più avanzato scientificamente e competitivo nel futuro con il resto del mondo, oltre ad assicurarci una maggiore indipendenza da fonti fossili ma soprattutto dalla rendita di pochi oligarchi, che probabilmente influenzano questa associazione.

    lunga vita al sole.

  4. Siete fuori di testa…non avete la minima cognizione di causa…in primis ci sono aziende italiane che fabbricano pannelli e npon solo ma anche gli inverter.. secondo : ci sono migliaia di aziende che sopèravvivevano grazie al mercato delle rinnovabili .., terzo : i grossi speculatori sono da fermare e nopn bloccare tutto come si è fatto : quarto : gli incentivi per le famiglie e le piccole aziende non sono da diminuire casomani il contrario per incentivare chi lo realizza per i propri consumi quinto : aziende come la mia che fanno anche altro , appalti pubblici acquedotti , non ha licenziato grazie al fotovoltaico ed ora è costretta farlo , sesto…informatevi prima di scrivere simili castronerie

    saluti

  5. Purtroppo in bolletta i consumatori pagano poco per le rinnovabili e molto per il vecchio nucleare e le fonti fossili. Nel mio blog “La mia agricoltura, l’agricoltura di tutti”, ne parlo, analizzando i dati di studi autorevoli e di documenti dell’Unione Europea che bacchettano l’Italia. All’italiana, infatti, si è trovato l’escamotage per finanziare rinnovabili ed “assimilate”. Il risultato? Di ció che gli italiani pagano in bolletta, solo il 46,5% va effettivamente alle rinnovabili. Ricordo poi che questo 46,5% corrisponde alla iperbolica cifra di circa € 1,50 o poco più a bolletta. Non mi sembra una spesa così esagerata come molti vogliono far credere. Si tratta di un caffè al mese per contatore per incentivare energia pulita. Il problema, purtroppo, sta sempre nell’informazione.
    Davide

  6. cara casa, sn un nuovo abbonato e gia’ pentito, invece di commenti che cm leggo sn poco avvalorati perche’ non spiegate chiaramente cosa e’ cambiato o cambiera’ visto che la confusione regna sovrana???

  7. Vi invito a leggere il mio blog “Lamia agricoltura, l’agricoltura di tutti all’indirizzo web http://www.lamiaagricoltura.it. Lì, posso dare una reale panoramica diquella che è l’incentivazione del fotovoltaico e delle rinnovabili in generale. Come dicevo prima, oltre ad essere irrisoria, purtroppo è addirittura inferiore all’incentivazione delle fonti tradizionali e del vecchio nucleare improduttivo.

  8. Ci dovreste anche spiegare – così come dovreste essere trasparenti con tutti i lettori – chi pagherà le multe per il mancato adempimento degli impegni assunti per il 2020. Bisogna anche che evidenziate che i mega-incentivi sfornati dal Governo l’anno scorso e quest’anno in prima battuta riconfermati non sono stati scelti dagli operatori del settore, ma dai politici, appunto; se hanno sbagliato a mettere sul mercato questi mega-incentivi “droganti” e li hanno poi riconfermati, è vero tuttavia che non possono ridiscuterli così, tout-court, per evidenti interessi di parte.
    Non capisco poi tutto l’astio che c’è verso il “guadagno” da fonti di energia rinnovabile, cose cioè pulite e democratiche (perché parcellizzabili): come se a guadagnare da cose “sporche” si fosse furbi, mentre guadagnare da queste cose è un realto! Pagare anche 2,50 € in più in bolletta (ma a proposito: i soldi del conto energia che da decenni stiamo accumulando con le nostre bollette, che fine hanno fatto???) contro tutte le tasse e le accise varie che già ci sono, non mi sembra poi tanto grave, se confrontato al bene di evitare multe che saranno pur sempre da pagare (da noi…). Inoltre: gli italiani sanno forse che TUTTE le forme di produzione di energia si basano su sistemi di incentivi??? No! Ma è così, e chi opera nel settore lo sa. E’ l’unico modo che consente al mercato di stare in piedi…
    Insomma, scusate il commento “di parte”, fatto da uno che nel fotovoltaico opera tutti i giorni…ma la sensazione di essere stati presi in giro da tutto e da tutti è ora più forte che mai!

  9. Vi ringraziamo per i vostri commenti al provocatorio articolo del nostro consigliere Longhi. Temevamo che toccare l’argomento rinnovabili senza dire sì a incentivi a pioggia senza se e senza avremmo suscitato un vivace dibattito. Ci era già capitato quando impugnammo gli incentivi che l’Autorità aveva stabilito per i piccoli impianti idroelettrici: pioggia di critiche. Peccato però che TAR Lombardia e Consiglio di Stato ci hanno dato pienamente ragione, nonostante avessimo contro di noi l’Autorità e tutte le associazioni di categoria. Abbiamo fatto male? Rileggetevi i nostri articoli e valutate voi (http://consumatore.tgcom.it/wpmu/2010/03/26/il-consiglio-di-stato-bacchetta-laeeg/).
    Comunque precisiamo: interrompere gli incentivi dall’oggi al domani non è salutare per la nostra economia e per il nostro ambiante. Neppure salutare è però fissare incentivi eccessivi (la stessa UE ci ha criticati e siamo gli unici in Europa ad aver dispensato tali e tanti benefici, sulle spalle dei consumatori, unica categoria che noi difendiamo).

  10. Fateci caso, leggete solo le frasi in neretto. Per Casa, non si tratta di un articolo provocatorio, è un’accusa in toto al fotovoltaico ed al sistema incentivante. E’ un pessimo articolo, fazioso, che non spiega e non informa. Non si chiedono incentivi “a pioggia”, ma siete ciechi o che, leggete i commenti, si chiede CERTEZZA DEL DIRITTO, NON RETROATTIVITA’. Che gli incentivi fossero alti è appurato, come è appurato che impianti a terra troppo grandi siano un problema. Bisognava rimodulare le regole senza bloccare le attività di oltre 10.000 aziende che non chiuderanno più un contratto fino a quando i nostri cari ministri non avranno pubblicato le tabelle.

    E’ chiaro che l’intento dell’articolo era di dare addosso alle rinnovabili senza essere poi così informati.

    Nic

  11. Il signore che ha scritto questo articolo si vada ad informare prima di sparare sentenze e di dichiarare delle fesserie. L’indotto e l’occcupazione che ha creato la filiera del fotovoltaico in italia questo signore (molto probabilmente in modo volontario) se la scorda, il fatto che alcuni ci speculino (parlo naturalmente dei grandi parchi fotovoltaici o delle pale eoliche di alcuni mega) probabilmente è anche vero ma che il resto dei cittadini italiani che (particolare non trascurabile) prima di usufruire dei vantaggi dell’incentivo, investe di persona mettendosi a garante di un prestito (o mutuo che sia) che và a contrarre con un’istituto bancario e che prima di vedere un solo euro passano almeno 10 anni anche se contestualmente almeno abbatte del 70% la bolletta della luce. Comunque io rappresento una delle migliaia di famiglie che vive lavorando onestamente nel settore e le dico che (conti alla mano) tutti gli incentivi attualmente erogati dallo stato vanno a gravare sulla bolletta del singolo cittadino di sole 7 euro all’anno. E allora concludo salutando il superbo scrittore di questo articolo invitandolo a non disinformare oltre l’opinione pubblica e di andare ad occuparsi di altri settori dove il marcio e il malaffare sono davvero presenti, ossequi a lei e si vergogni almeno un pò x l’articolo scritto !!

  12. io non so cme si faccia a scrivere ceerte idiozie… cara casa… il costo annuale sulla bolletta di ogni famiglia italiana pesa per circa 20 euro.
    Dall’ultima statistica gli italiani sarebbero disposti a pagare anche di piu’ piuttosto che il nucleare
    Il fatto di spingere sul fotovoltaico è perche’ altrimenti i nostri cari governatori ci piazzano le centrali in casa… hai il giardino grande tu?
    Non contiamo poi il fatto di produrre energia pulita… le scorie eventialmente si passi al nucleare possiamo dare il tuo indirizzo?
    Il fotovoltaico negli anni ha creato piu’ di qualunque azienda… compresa quella automobilistica…che ha semmpre preso e sprecato denaro.Leggi con attenzione la bolletta… ci sono dei costi che paghi da decenni per la signora marcegaglia… lei sua acciaierie usufruiscono di incentivi e nessuno lo sa…
    Il fotovoltaico ha prodotto piu’ di 200.00 posyi di lavoro veri… non come quelli che ha sempre promesso l’ottavo nano di Arcore “trombolo” e mai visti.
    PRIMA DI PARLARE BISOGNA INFORMARSI!!!

  13. A che numeri giochiamo? Gli altri inserzionisti hanno commentato già a sufficienza.. Gli italiani dovrebbero sapere che sulla bolletta pesano € 5,00 per le scorie nucleari delle centrali dismesse, ancora, DOPO 30 ANNI!!!!! E dovrebbero sapere che gran parte della quota destinata alle rinnovabili è assorbita dal CIP6. E, comunque, penso che preferirebbero pagare un euro a bolletta e non ritrovarsi cibi e corpi contaminati, per se e per i propri figli.
    Come saluto, credo vada bene un ‘Buona Vita’, Direttore

  14. Da Fonte APER:

    Considerando una bolletta media di 425 Euro/anno si puo’
    vedere come 31 Euro siano destinati alle voci A3, A2 e MCT.
    Dietro queste sigle si nascondono varie spese che nulla hanno a che vedere con le fonti rinnovabili:

    -5,2 Euro sono destinati allo smantellamento delle centrali nucleari. Considerato che le 3 centrali italiane sono state spente nel lontano 1987, si puo’ facilmente intuire quale sia l’enorme spreco di denaro anno dopo anno per la messa in sicurezza e la gestione (impossibile) del problema scorie;

    -2,8 Euro vengono regalati alla grandi imprese energivore, come cementifici e acciaierie, per fornire loro energia a basso prezzo. L’Unione Europea ha gia’
    multato
    varie volte il nostro Paese perche’ questa e’ una pratica di concorrenza sleale;

    -8,4 Euro vengono destinati alle cosiddette assimilabili ovvero all’energia prodotta bruciando i rifiuti (inceneritori) e gli scarti dei processi di raffinazione del petrolio. In 9 anni sono stati spesi 33 Miliardi di Euro per sovvenzionare questa energia, altamente inquinante e fonte di gravissime patologie.

    -Rimangono quindi meno di 15 Euro/anno, pari a
    1.25 euro al mese, di fondi realmente spesi per le rinnovabili e solo parte di questi fondi vanno al fotovoltaico.

    Poniamoci questa domanda: Siamo disposti ad investire un caffe’ al mese per avere energia pulita, distribuita ovunque , scalabile e senza nessun impatto sull’ ambiente e sull’uomo?

  15. Non siete credibili perchè raccontate menzogne !!!!! Parlate allora delle assimilabili e dei CIP6 ! quanto ci costono ? e il costo del decommissioning nucleare ? le perdite della rete di distribuzione quanto ci costa ? La nostra bolletta elettrica è piena di voci di accise che paghiamo per altri, le rinnovabili incidono solo per pochi euro !!! Lo sapete che questo settore dà lavoro a oltre 100.000 persone ? Vergogna rappresentate gli interessi di pochi non del cittadino !!!!

  16. V E R G O G N A T E V I!!
    SIETE STRUMENTI A FAVORE DEL REGIME!
    NON CI CHIUDERETE LA BOCCA QUESTA VOLTA!
    PDL CDC O COME VI CHIAMATE VOI!

  17. “Vi è quindi nei fatti un trasferimento della ricchezza dai tanti consumatori italiani a pochi soggetti economici privilegiati.”

    I pochi soggetti privilegiati sono TUTTI GLI ITALIANI. Tutti possono, o potevano fare un investimento in questa direzione, TUTTI !!!!!!!!! Grande o piccolo che fosse, le banche davano una mano tranquillamente perchè tutelate dallo stato e quindi tutti, anche quelli che non hanno un grande capitale.

    Ma a voi chi vi foraggia ? da dove arrivano ivostri stipendi ?? mmh

  18. L’ ITALIA UN PAESE CHE VA AL CONTRARIO.
    Quando il grande Enrico Mattei lavorò con GRANDE SACRIFICIO, al proggetto di portare L’ ITALIA, in parte fuori dalla dipendenza del petrolio creando delle centrali nucleari non l’ abbiamo fatto, oggi altri paesi che investono sulla ricerca, e sule energie rinnovabili, cercando là dove è possibile di dismettere alcune centrali nucleari, ripeto investendo sulle rinnovabili e sulla ricerca L’ ITALIA taglia sulla ricerca nelle università, taglia sulle rinnovabili, e ironia della questione fare delle centrali nucleari a distanza di 50 anni.
    PERCHè SUCCEDE QUESTO?
    A quel signore che ha scritto l’ articolo di testa voglio chidergli come mai tutta questa preoccupazione sul popolo ITALIANO e dei soldi che sborsano per le rinnovabili quando il carburante aumenta, il metano aumenta, il gas aumenta, senza parlare della legge fatta alcuni anni fa che adesso vi spiego.
    Fu fatta una legge sulle utenze dei contatori di : GAS, LUCE, e ACQUA, e l’ utente anche se allacciato da 30 anni si è ritrovato in bolletta una voce di € 70 sull’ allaccio dei contatori, spalmato su 2 bollette con un importo di € 35.
    Preoccupatevi di queste cose e non delle cose che funzionano.
    Tornando alle rinnovabili, essendo uno dei settori lavorativi più in salute senza crisi di mercato, LA CRISI L’ HANNO CREATA.
    PERCHè SUCCEDE QUESTO?
    Quanti lavoratori andranno in C.I.G. per chi è fortunato, per chi è meno fortunato invece licenziato.
    Creando ancora costi agli ITALIANI.
    PERCHè ANDIAMO AL CONTRARIO?
    Speriamo che il prossimo governo funzioni meglio per il popolo.
    SPERIAMO.

  19. Cara Casa, seguo con interesse l’evoluzione della questione incentivi. Non mi risulta che si sia accesa una protesta “polemica”. La definirei piuttosto legittima, alla luce della situazione in cui il Decreto Romani ha lasciato 150.000 persone, ossia senza la sicurezza del lavoro oggi, senza prospettive sicure domani, e soprattutto con milioni di euro di progetti in fase esecutiva che oggi sono all’impasse. Non mi risulta nemmeno che tale protesta sia stata “ampiamente riportata dai media” segnalo invece l’indecente e repentino taglio alla trasmissione L’arena di rai uno in cui si stava cercando di comunicare i benefici delle energie rinnovabili e i progressi della ricerca. Solo per non essere polemica, propongo: perchè non si aggiorna l’articolo con i benefici che il sistema introdotto dal 3° conto energia (promulgato 6 mesi fa e sempre dall’attuale governo) prevedeva? Perchè non si dice che al 2013 il risparmio per le famiglie italiane è stimato a 660milioni di Euro? Perchè non si parla dell’Iva versata da chi fa energia da fonti rinnovabili? E del 47% (minimo) di tasse che chi imprende in questo settore versa allo Stato? E’ giusto che una rubrica che si occupa dei consumi faccia “le pulci” ai conti economici e preservi i cittadini. E allora chiedo: chi pagherà invece, i 330 milioni di euro versati dall’Italia al governo del Montenegro per portare l’energia via cavo da Tivat a Pescara quando gli unici a goderne saranno solo Terna e A2A? Non sono sempre i cittadini?

  20. Chi paga i Ministri, i Parlamentari, i Sindaci, etc etc etc.
    Pantalone sempre solo Pantalone !!!!!
    ………… e chi dovrebbe pagare gli investimenti delle rinnovabili ???
    sempre lui
    caro dr Longhi lo dica lei a Romani, lei che ha capito tutto !!!!!

    Non ho Parole !!!

  21. io lavoro come installatore fotovoltaico, leggere certi articoli e’ davvero ridicolo.Cara casa del consumatore( e chi scrive per te , con te) impara a leggere la bolletta. Siete alquanto ridicoli nella vostra propaganda al nucleare .Scommettiamo che ogni italiano preferisce pagare 1,5 al mese per le rinnovabili? Perche nn documenti questo articolo con bolletta spiegando tutte(TUTTE) le voci e le tasse che paghiamo?
    Adesso vi preoccupate del ”costo delle energie rinnovabili” che ogni povero cittadino deve sopportare(me compreso).

    Perche’ nn fare qualcosa su ”piccole” tasse quotidiane come le accise sulla benzina( no, quelle noi italiani nn le paghiamo vero? ci ricordi lei quanto costerebbe un litro di benzina senza tasse assurde), oppure discutiamo degli stipendi dei parlamentari(chi li paga?) o di quanto e dopo quanto tempo prendono la pensione certi figuri?

    meglio combattere i cattivi pannelli fotovoltaici causa della terribile crisi italiana… al prossimo articolo vi lamenterete dell’eolico?

  22. Come dicevo poco fa a chi mi ha segnalato l’articolo, pensavo di aver iniziato a leggere un monologo di qualche squilibrato di Zelig, poi continuando nella lettura ed approsimandomi alla fine ho avuto la conferma che trattasi di squilibrato ma privo di qualsiasi umorismo.
    Inutile dilungarmi sul discorso dei cinesi o non cinesi, ci sono persone che hanno abbondantemente otturato la bocca dello scrivente argomentando in maniera consona e completa, mi chiedo però, dov’era il signore dell’associazione consumatori quando i governi italiani regalavano incentivi ai produttori di automobili (ohibo…anch’essi non italiani) gravando sulle tasche della comunità con un pesantissimo deficit che non ha portato a nessun aumento delle assunzioni e a nessun mantenimento dei posti di lavoro, in quanto, l’azienda di stato (eh si questa si italiana), appena terminati gli incentivi, ha ridotto il personale delle fabbriche ed è andata a far ridere gli americani.
    Chi tratta il problema delle rinnovabili con tanta superficialità, fa capire che lo fa solo perchè al soldo di un editore che ha anche responsabilità di governo, che ha accontentato con questa legge i poteri forti dell’energia e del petrolio e che ha cominciato il terreno di preparazione all’azione nucleare… ma cari signori, la terra si difende da sola, ed ecco arrivare il Giappone.
    Ci vuole una buona dose di mancanza di vergogna per scrivere che questo problema delle rinnovabili è stato ampiamente riportato dai media, infatti abbiamo ancora negli occhi la censura di domenica al programma di Giletti degna del peggior regime dittatoriale, abbiamo ancora nelle orecchie le falsità di ieri sera a Striscia la notizia (ops, altra trasmissione del PADRONE), che propone un saltimbanco come esperto in energia, a proposito amici di striscia, questa mistificazione dei ruoli è degna dei tanti maghi guaritori che andate a scoprire in giro per l’Italia e state tranquilli, informeremo anche noi grazie a chi da tempo non vede l’ora di prendervi con un piede in fallo. Finiamo con le rendite, dai dati risulta che circa il 78% degli impianti fatti in italia sono di proprietà di cittadini privati e sono in regime di scambio sul posto, quindi consumatori, quindi gente che ha messo soldi propri o prelevati a tassi da strozzini in banca (veri speculatori del settore) e che prenderanno si un vitalizio più ampio del costo attuale dell’impianto, ma spalmato in 20 anni e privo della rivalutazione della moneta. (mi dica caro esponente di casa del consumatore, quanto varrà tra 20 anni lo 0,40 che prende di incentivo uno speculatore fotovoltaico?) Vergognatevi, date una corretta informazione una volta tanto, parlate di carente innovazione e ricerca quando le uniche innovazioni e ricerche degli ultimi anni sono state presentate proprio da questo settore che porta democrazia in un mercato dell’energia in cui la fanno da padrone 10 aziende al mondo. Vergognatevi e pensate alle 150.000 persone che lavorano ONESTAMENTE in questo settore e che hanno investito soldi e tempo, vergognatevi e pensate che state facendo questa battaglia contro per servilismo e per far si che qualcuno possa vedere il nucleare come unica alternativa… ecco a voi auguro una cosa…che convertano il vostro lavoro di avvoltoi della carta stampata in un più bello, appagante e salutare posto di controllore in una centrale nucleare. Buona giornata.

  23. L’articolo è invece benfatto e ha colpito appieno quella che è la problematica.
    Ma di che operatori state parlando? La buona parte degli addetti sono elettricisti già iscritti alla Camera di Commercio che con il fotovoltaico anziché circolare con il Fiorino circolano con la Maserati. Per non parlare poi dell’armata brancaleone che si è venuta a creare…aziende che fino a un anno fa’ vendevano computer oggi si sono improvvisati installatori. Addirittura nella mia città un rappresentante di pentole e padelle (sì…pentole e padelle) oggi installa i pannelli fotovoltaici.
    Ma di quali disoccupati state parlando voi?! Forse mi sfugge qualcosa.

  24. Dott. Longhi, forse farebbe meglio ad informarsi e a lasciar perdere la propaganda, anche perchè, fatta a questo modo, non può che nuocere agli interessi politici che lei palesemente difende.
    Lei dovrebbe sapere che senza gli incentivi il fotovoltaico e in generale le rinnovabili non sarebbero decollate (è stato così in Germania ed in tutti i paesi oggi all’avanguardia) e l’Italia avrebbe pagato (con soldi veri e tanti) il fatto di non essersi adeguata a regole che le imponevano (non consigliavano, dott. Longhi, imponevano) il raggiungimento determinati traguardi di produzione (parliamo di migliaia di MW) di energia da fonti rinnovabili.
    Lei dovrebbe sapere che nell’anno in corso era già prevista dal Terzo Conto Energia (quello cancellato) una diminuzione degli incentivi dal 10% al 15% (a seconda delle taglie degli impianti) rispetto al 2010 e che anche per il 2012 e 2013 erano previsti ulteriori diminuzioni dal 6 al 10% per anno.
    Lei dovrebbe sapere che il decreto che ha introdotto il Terzo Conto Energia (ora bloccato dal decreto del 3 marzo) è stato emanato solo 7 mesi fa dallo stesso Governo e dallo stesso Ministro che oggi lo ha annullato.
    Lei dovrebbe soprattutto sapere che nessun operatore serio del settore e nessuna associazione che oggi protesta contro questo decreto lo fa in nome di una conservazione dello status quo; che gli incentivi caleranno progressivamente sino ad esaurirsi in un tempo ragionevolmente breve lo sanno tutti! Come tutti sanno che, con la diffusione di una tecnologia su larga scala, il mercato adegua (al ribasso) i prezzi al volume della produzione.
    Quindi il problema di questo decreto è un altro: e cioè che, di punto in bianco, interrompe un sistema di certezze su cui si muoveva un settore economico, mettendo un limite ravvicinatissimo alla fine di quel sistema (solo uno sprovveduto può non rendersi conto che la scadenza del 31 Maggio non lasciava tempo sufficiente alla conclusione di lavori per cui tanti, privati e aziende, avevano già avviato l’iter progettuale e tanto spesso quello dell’accesso al credito) e soprattutto lasciando per il periodo seguente un pauroso vuoto normativo.
    Un ultima informazione: lei dovrebbe sapere che sono stati fatti alcuni interessanti sondaggi tra i Consumatori (uso la maiuscola come lei), il 76% dei quali ritengono di essere disposti ad un ulteriore aumento della loro bolletta energetiva a condizione che quell’aumento venga utilizzato a sostegno della produzione di energia “pulita”. Attento, allora, a non trovarsi smentito, oltre che dai fatti, anche da quei Consumatori che lei ritiene di dover rappresentare.

  25. Un altro che tira sentenze basandosi solo sul sentito dire, ispirandosi al solo titolo di blog, notizie e quotidiani, non si informa dove deve, cioè nelle riviste o siti di settore, non parla con chi è del settore, ma soprattutto non si rende conto del danno economico e di immagine che ha avuto il fotovoltaico nell’ultimi due anni, grazie alla speculazione dovuta ad un incentivo troppo alto.
    L’incentivo, o conto energia, è nato nel 2006 copiandolo pari pari da quello tedesco. Il problema è che in Germania hanno 300, 400 ore d isole in meno, quindi per recuperare la spesa sostenuta da colui che ha acquistato un impianto, i centesimi per kw dovevano essere alti. Cosi, in Italia si arriva a ripagarsi il doppio l’intero impianto nel giro di 15, 20 anni. E ciò, è sbagliato, perchè ha fatto crescere aziende incapaci di gestire impianti, scarse garanzie di rendimento, strutture e impianti costruiti in zone ad uso agricolo o a vincoli paesaggistici. Cosi, ora ci ritroviamo ad aver esagerato e come una mamma che punisce il figlio per aver tirato il pallone troppe volte sui fiori, si toglie la palla anzichè educarlo…

    Già, dalle pentole al fotovoltaico, e la professionalità dov’è?

    Io lavoro da quando avevo 14 anni nel settore elettrotecnico, elettronico, ho esperienza tecnica e di normative, ho combattuto contro chi dell’elettricità ci faceva l’hobby, ho sempre e comunque parlato dei rischi che si incontrano nel “giocare” con la “corrente”. Ora faccio parte di un’azienda che realizza fotovoltaico e impianti da fonti rinnovabili ed alternative dal 2004, e stiamo assistendo negli ultimi anni allo scempio di questo mercato, alal distruzione dell’immagine, deteriorando fiducia e futuro… Basta, sarà ora che cambi l’incentivo e scenda a valori più consoni in modo da scremare le aziende e rimanga chi davvero è valido ed ha un etica..

  26. Sono un operatore nel settore fotovoltaico, non viaggio in Maserati come dice Roberto, e cerco di lavorare con professionalità e competenza. La competenza si acquisisce con esperienza e informazioni.
    L’articolo manca assolutamente di informazioni reali, e questo è un grande problema.
    Al Dott. Longhi non interessa assolutamente sapere ed informare correttamente.
    L’autolesionismo italiano colpisce ancora,, come c’è qualcosa di buono c’è sempre qualcuno a criticarlo.
    Spero solo che sia ignoranza e non strumentalizzazione a favore magari del nucleare.

  27. Paghereste un litro di latte 8 Euro per sostenere i produttori locali ? Non credo, ma è esattamemte quello che avviene con il fotovoltaico. Un KWh costa dai 4 ai 9 centesimi di € sui mercati (anche dagli odiati francesi che ci vendono energia tutti i giorni e le notti) e con il fotovoltaico in bolletta viene pagato da tutti almeno 40 centesimi di € (34 centesimi di contributo minimo più il costo del KWh). Un imprenditore deve metterci i soldi e prendersi un rischio. Con il fotovoltaico i soldi li mette la collettività ed il rischio è zero, con ritorni elevatissimi (molto più del 10% perchè le banche finanziavano il 80/90% dell’impianto – si chiama leva finanziaria). Ormai i prezzi per KW nominale per un grosso impianto a terra sono di 3000€. Ne produrrà almeno 1200 all’anno per 20 anni (molto di più a Sud). Totale 24000 KWH. Venduti alla collettività a 0,4€ (almeno) si ottengono 9600€ in 20 anni. Certo ci sono tasse e manutenzione. Ma paga tutto Pantalone e le bollette in Italia sono le più alte in Europa, anche per la altre voci citate. Fare l’imprenditore così è facile. Senza rischio e con i soldi dei contribuenti. Bel settore alle spalle della collettività.

  28. Un pò di cultura ecologista e di amor proprio non guasterebbe.Ogn’uno di coloro che sta paventando la morte del fotovoltaico per la mancanza di incentivi dovrebbe semplicemente pensare che il fotovoltaico può farselo investendo i suoi soldi invece di chiederli agli altri. In questo modo dimostra che è giusto il dire e il fare di conseguenza. Il fotovoltaico è visto semplicemente come un investimento e come guadagno, con questi presupposti sarà destinato comunque a sparire nel momento in cui non c’è la possibilità di guadagno.
    Prima del conto energia il Fotovoltaico esisteva ugualmente, e con gli stessi rendimenti attuali ma non è stato installato un solo pannello solare, dopo il Conto Energia tutti vorremmo degli incentivi, per il nostro impianto. Questo equivale esattamente al fatto che ognuno acquisti il suo impianto per le sue esigenze, senza chiedere soldi a chi non ha la possibilità di farselo. Basta investire nel fotovoltaico piuttosto che in una nuova auto, o in altre spese più effimere dell’ecologia per le quali non ci sogneremmo di chiedere contributi a nessuno.
    Più cultura ecologica reale, e le cose andranno meglio per tutti.

  29. noto che l’articolo ha toccato parecchi nervi sensibili: guai, in Italia, a chi osa mettere in discussione gli interessi di pseudoimprenditori che vanno avanti solo grazie a privilegi statali. Privilegi pagati dai cittadini, naturalmente, come nel caso del fotovoltaico dove i soldi vengono dalle bollette elettriche e dalle tasche di chi le paga. Facile fare gli imprenditori in questo modo, e poi battere i piedi quando lo stato chiude, giustamente, il rubinetto. Meglio usare quei soldi per pagare sussidi di disocupazione ai disoccupati e magari anche per formarli ed istruirli, proprio come fanno in Germania e svezia, così da dare a tutti una possibilità di crescita che non sia solo quella, voluta da questi pseudo imprenditori del fotovoltaico, di diventare operai da 1,000 euro al mese e magari a tempo determinato.
    Per non parlere poi dei prezzi che vengono applicati ai pannelli e alle installazioni, che sono molto ma molto più cari che nel resto d’Europa. Non ci credete? guardate i prezzi in Germania o in Francia, internet serve prorpio a questo.

  30. Dopo aver letto un bel pò di commenti noto:

    1 chi ha scritto l articolo non dice niente di inesatto , fa solo capire con parole semplici a tutti che i tanto decantati incentivi vengono pagati dai cittadini e non sono soldi cheil governo sgancia o recupera ( facile fare bella figura con i soldi degli altri )

    2 tutti gli operatori del settore sono incavolati ( anche a ragione ) prima fai una regola e dopo la cambi in corsa .

    3 è vero come più persone fanno notare con i loro commenti che anche chi vendeva pentole si è camuffato da tecnico installatore.

    4 un impianto da 3 kw installato da una famiglia normale
    è gravato da costi che superano il 40% da costi di burocrazia per fare domande , documenti , progetti.

    5 i pannelli costano attualmente 1200-1300 €\kw alla fonte , ma vengono installati a 3500€\kw

    6 non ritengo possibile che un mercato normale esploda così in Italia come il fotovoltaico in soli 2 anni
    qualcuno si farà del male a scapito di un altro che si arricchirà-

    per concludere solite cose fatte all’italiana degli interessi comuni e dell’ambiente non gliene frega niente a nessuno , vale solo fare soldi .

  31. Si, infatti Rodolfo. Nessuno che abbia fatto cenno che il fotovoltaico, più che la singola famiglia sul proprio tetto, è stato utilizzato da grossi gruppi finanziari attraverso degli orribili e orrendi impianti a terra che deturpano ettari ed ettari di territorio che ha perso valore turistico. Si impoverisce un territorio per il vantaggio dei soliti noti x i quali sembra che la legge sia stata studiata.

  32. per dirla tutta, la componente A3 della bolletta viene prelevata per finanziare le fonti rinnovabili e assimilate…per fonti rinnovabili si intendono le fonti rinnovabili classiche, mentre per assimilate si intendono impianti a gas a ciclo combinato, scarti di lavorazione del petrolio, impianti che bruciano la parte secca dei rifiuti solidi urbani..etc…insomma,roba che di rinnovabile non ha nulla. e il “bello” è che l’80% della componente A3 va a finanziare le fonti assimilate e non le rinnovabili (fonte il sole 24 ore- intervista ad alessandro ortis, ex presidente dell’autorità per l’energia elettrica e il gas)

  33. Chi paga il fotovoltaico del GSE ?
    Il Conto Energia lo paga chi non fa il fotovoltaico, o altre fonti di energia rinnovabile.
    Questo è il sunto della normativa presa in copia dalla Germania.
    Quindi il futuro energetico degli utenti dell’energia elettrica si dividerà tra coloro che hanno il fotovoltaico pagato dalle tariffe incentivanti del GSE e coloro che pagando l’energia elettrica ai vari fornitori, pagano la quota energia attualmente del 6-8% circa già inclusa nella bolletta, che salirà nei prossimi anni al 20%.
    In soldoni se la mia bolletta mensile è di 2.000 euro mi verrà aumentata del 20% per finanziare il GSE, che significano 400 euro mensili, pari a 4.800 euro annuali, in 20 anni pagherò almeno 100.000 euro.
    La scelta in definitiva, non è se fare o meno il fotovoltaico, o altre fonti rinnovabili, ma se pagare la bolletta per i consumi dell’energia sporca (derivante da petrolio, carbone, gas ecc) oppure percepire gli incentivi che coprono abbondantemente gli investimenti nel fotovoltaico o altre fonti rinnovabili.
    L’affare del fotovoltaico è per coloro che prenderanno gli incentivi nei tempi stabiliti, mentre gli altri pagheranno senza alternativa.
    Non c’è bisogno del cervello di Marconi per capirlo……….

  34. Quanto mi conviene installare sul mio tetto un impianto fotovoltaico in CONTO ENERGIA?

    Con gli incentivi Statali è estremamente conveniente e redditizio installare un impianto fotovoltaico. E se lo si desidera può essere anche praticamente GRATUITO, come vedremo più avanti!
    La dimensione di un impianto si misura in Wp (Watt producibili in condizioni di Sole ottimale). Ogni Wp installato sul tuo tetto
    (o terreno) produrrà in primo luogo energia elettrica che sarà venduta ed inoltre sarà anche utilizzata nel tuo stesso impianto per avere azzerate le bollette, in modo da rendere effettivamente conveniente l’installazione di un impianto.Sono incentivati maggiormente gli impianti piccoli (da 1 a 3 kWp) installati sul tetto di casa o sino a 20kWp per i capannoni. Meno incentivate, ma comunque convenienti, sono le grandi centrali fotovoltaiche, installate su terreno.
    Ogni kWh prodotto ti verrà pagato per i prossimi 20 ANNI tramite bonifico bancario che riceverai sul tuo conto corrente.
    Il soggetto preposto ad erogare questi contributi è il GSE (Gestore Servizi Elettrici s.p.a.) che riceve questi finanziamenti da una tassa che tutti noi paghiamo già nelle bollette, dedicata proprio allo sviluppo delle energie alternative in Italia.
    Il kWh viene pagato con una tariffa incentivante che viene assegnata al momento dell’adesione al Conto Energia che varia da 0,35 sino a 0,48 euro per ogni kWh PRODOTTO.
    Inoltre è possibile per te utilizzare GRATUITAMENTE l’energia che il tuo impianto produrrà per tutta la sua vita (come minimo 30-40 anni!). Le tue bollette si ridurranno drasticamente, fino ad azzerarne i consumi energetici: resteranno da pagare i soli canoni fissi, nel caso in cui il tuo impianto sia sufficientemente potente.
    In sostanza, per i prossimi 30-40 anni non pagherai le bollette elettriche e riceverai migliaia di euro sul conto corrente. Non male, specialmente perché comprare l’energia dal tuo fornitore costerà sempre di più, nei prossimi anni.. E’ un ottimo investimento se si tiene conto che tra 30-40 anni comunque l’impianto non sarà sicuramente da buttare, visto che i moduli solari sono garantiti almeno per 20-25 anni dal produttore per perdere al massimo il 20% della loro capacità produttiva, per cui possono durare molti e molti anni ancora!
    E’ come comperare un auto ed avere la garanzia che se nuova va a 100km/h, tra 25 anni dovrà andare ad almeno 80km/h, altrimenti ci verrà cambiata/sistemata dal produttore, per cui questa garanzia NON significa assolutamente che tra 25 anni i vostri pannelli saranno da buttare, ma che dovranno aver perso AL MASSIMO il 20% della propria resa.
    A conti fatti l’impianto fotovoltaico si paga da sé in 7-9 anni da noi al Sud Italia o 10-12 anni al Nord Italia.
    E’ importante sottolineare che il fotovoltaico in Conto Energia NON E’ SOGGETTO alla DETRAZIONE IRPEF, pertanto è al riparo da qualunque decisione venga presa in tal senso in sede governativa, e che al momento questo tipo di finanziamento è sicuramente quello più remunerativo che c’è in Italia: si basa comunque sul finanziamento sviluppato molto bene in Germania, e tutti noi sappiamo che la Germania è leader nel settore solare….Con il Conto Energia invece non solo lo stesso ci viene ripagato al 100%, ma possiamo addirittura guadagnare!
    Per cui se accetti un consiglio da chi lavora nel settore da diversi anni: NON attendere finanziamenti a fondo perduto, perché semmai ce ne fossero, vedrai che saranno sicuramente meno vantaggiosi rispetto al conto energia e i tempi tra una fase realizzativa e la successiva saranno biblici! Mentre il conto energia ti permette di realizzare il tuo impianto subito e vedere l’inizio dei pagamenti Statali in pochissimi mesi.
    La Germania, che non è proprio il “paese del Sole”, grazie al Conto Energia è diventata in pochi anni il paese dei record fotovoltaici, con tetti solari ovunque!

    Vediamo un esempio economico:
    Un impianto da 3 kWp installato da noi costa 18500,00 euro “chiavi in mano”.
    Viene calcolata la Producibilità annua netta (1) in base ai dati statistici, ovvero alla quantità di Sole che ci colpisce annualmente, registrati negli ultimi anni. Moltiplicando questo dato per l’ Incentivo in Conto Energia
    si ottiene il ricavo annuale da conto energia (2)
    Ogni anno, l’energia prodotta consente anche un risparmio in bolletta pari alla voce Risparmi annui (3), calcolati usando un costo medio del kWh pari a 0,18 euro.
    A tutti gli effetti questo risparmio in bolletta è assimilabile ad una “entrata”, dato che ci ritroveremo sul conto corrente questa cifra risparmiata, ogni anno. Cifra che può essere impiegata ad esempio per pagare le rate del mutuo con il quale possiamo avere acquistato l’impianto solare, anziché essere destinata all’acquisto di energia. Installando un impianto solare ci si è dotati di un generatore di energia gratuita vero e proprio, per cui per esempio non pagando più la bolletta, i soldi che ho risparmiato posso dedicarli ad altro, oppure per pagare eventualmente il mutuo solare. In questo ultimo caso non verso più soldi a perdere ad Enel per
    es., ma li verso alla Banca per pagarmi la mia personale centrale elettrica domestica… Sommando questi 2 contributi abbiamo quindi il bilancio annuale (4).
    Il concetto è semplice: più energia produci e più incentivi ricevi!
    Questo meccanismo di finanziamento per gli impianti solari fotovoltaici si chiama CONTO ENERGIA (DM 19/02/2007) e
    prevede il pagamento di ogni kilowatt/ora (kWh) di energia prodotta dal tuo impianto.Se paghiamo tutto l’impianto con soldi nostri, vedremo accreditarci/risparmieremo tale cifra per 20 anni!
    Anche parlando del Nord Italia, dove il Sole è meno potente rispetto al Sud, la convenienza è più che evidente: spendi 18500,00 euro per installare l’impianto, ma ogni anno tra incassi e risparmi ottieni 2052,00 euro.
    Nell’arco di 20 anni (durata del Conto Energia) incasserai /risparmierai quindi 41040,00 euro. L’impianto ti è costato 18500,00 euro, quindi il guadagno/risparmio netto è di 22520,00 euro.
    E se fossimo al Sud, dove c’è più Sole? Andrebbe ancora meglio: si ottengono anche 2598,23 euro/anno, e il guadagno sarebbe addirittura di 33460,00 euro!
    Decisamente un ottimo investimento difficilmente ottenibile con altre forme di investimento!
    Si tenga presente che la manutenzione annuale è inesistente in quanto l’impianto non necessita di alcuna manutenzione, semmai c’è da considerare un costo di circa 30 Euro/anno per il contatore energetico che i tecnici poseranno.
    Al massimo se si dovesse guastare l’inverter, che alla fine è il prodotto più stressato e costoso del nostro impianto, sappi che il costo per l’intero prodotto in caso di guasto totale è di circa 1500-2000 Euro, ma che in ogni caso è garantito inizialmente 10 anni da noi.

    IMPIANTO FOTOVOLTAICO A COSTO ZERO?
    Con Eco-Facile ( tramite gruppi bancari convenzionati) ora si può!!
    Vediamo come…
    Ebbene si, con il nostro finanziamento Eco-Facile ora puoi acquistare il tuo impianto fotovoltaico senza dover anticipare di tasca tua la spesa iniziale! Vediamo insieme come fare…
    Come è già stato descritto il GSE distribuisce i fondi raccolti dalle nostre bollette (per l’esattezza la voce “CIP6”) in modo da finanziare e incentivare l’installazione di impianti ad energie rinnovabili.
    In particolare per il fotovoltaico ha creato un OTTIMO mezzo di incentivazione sulla produzione di energia elettrica che si chiama CONTO ENERGIA che, come già accennato prima, vi permette di ripagare PER INTERO i costi sostenuti per l’acquisto ed installazione del vostro impianto, mediamente nell’arco di SOLI
    10 ANNI !!!
    E’ innegabile che questo sia un OTTIMO metodo di incentivazione, ma il grosso problema per alcuni è sicuramente l’investimento iniziale, perché è noto che quando si parla di fotovoltaico si parla di costi molto elevati per il consumatore finale.
    Ed è qui che entra in gioco il nostro finanziamento studiato su misura per gli impianti fotovoltaici!
    Detto in parole povere il nostro è un finanziamento vero e proprio come quello che si sottoscrive all’acquisto di un’automobile solo che c’è una piccola ma sostanziale differenza: I SOLDI LI METTE IL TUO IMPIANTO FOTOVOLTAICO!!!
    Voi direte: “com’è possibile?”. Semplicemente grazie all’energia che produrrete, energia che vi viene PAGATA dall’INCENTIVAZIONE STATALE e grazie all’enorme risparmio che avrete sulla bolletta elettrica!
    Il finanziamento che vi proponiamo è ad un tasso di interesse del 7,25% circaIn sintesi:
    Più lungo sarà il finanziamento e più facile sarà pagare le rate con i soli proventi (e risparmi) generati dall’impianto stesso, ma purtroppo sarà la Banca ad averci guadagnato di più di tutti, avendoci fatto pagare molto in interessi… esattamente come accade ogni volta che attiviamo un prestito od un mutuo.
    Come si vede nell’ultima tabella, se il finanziamento è di 15 anni, l’impianto è quasi a “costo zero” ( 4 euro al mese sono davvero pochi) perfino nel Nord Italia, mentre nel Centro/Sud, oltre ad essere di fatto a costo zero frutterà un introito già dal primo anno.
    Va inoltre ricordato che l’impianto produrrà energia anche quando finirà il ventennale contributo Statale (Conto Energia), per cui continueremo ad avere bollette molto basse almeno per 30/40 anni!
    Al giorno d’oggi è difficile trovare investimento migliore ed ecologico che possiate fare, per 2 semplici motivi:
    E’ OTTIMO PERCHE’ IL SOLE CONTINUERA’ A SPLENDERE FACENDOCI COSI’ GUADAGNARE ED HA UN RENDIMENTO ALTISSIMO!!
    Le tariffe incentivanti erogate dal GSE s.p.a. (0,35-0,48 euro/kWh) sono soggette a diminuzione progressiva già pianificata per chi non realizza l’impianto entro il 2009: più si aspetta a realizzare l’impianto e più basso sarà il ritorno economico, questo perché per rispettare i vari protocolli ambientali tipo quello di Kyoto l’Italia deve incentivare il maggior numero di impianti solari nel più breve tempo possibile: finalmente una bella notizia per i cittadini Italiani!
    Se ancora non ti abbiamo convinto, hai ancora dubbi, desideri una simulazione per altri tipi di impianti, o hai una attività e vuoi realizzare l’impianto solare sul tetto del tuo capannone: contattaci e vedrai che il CONTO ENERGIA permette realmente un ottimo investimento in qualsiasi caso.

  35. Articolo giustissimo ma incomple.
    Mancano i numeri per chiarire le idee.
    Gli incenti dell’ energia fotovoltaica finisco nelle mani dei soliti ricconi e non alle famiglie o alle aziene.
    Ho visto su sito del GSE il numero degli impianti fotovoltaici installati in italia suddiviso per taglia.
    Ho fatto due calcoli ed mi sono chiarito dei dubbi.
    Risultato dei miei calcoli:

    273477 imp con meno di 20kw (piccoli risparmiatori o famiglie) potenza totale =kw 1.627.000, incentivo totale annuo percepito= € 1.018.502.000

    11008 imp con meno di 50kw (aziende di produzione) potenza totale =kw 436.400, incentivo totale annuo percepito= € 273.186.400

    26539 imp con + di 50kw (soliti ricconi padroni del mondo) potenza totale =kw 9.85.420.000, incentivo totale annuo percepito= € 616.872.920.000

    I miei calcoli rendo chiaro che i costi sostenuti in “bolletta” dalle famiglie e dalle aziende italiane per incentivare l’ energia solare finiscono in tasca a 26.539 soggetto che si dividono la bellezza di circa 616 milioni di euro, mentre gli altri 284.000 piccoli investitori, famiglie o aziende ricevono solo delle briciole, pari ad appena 1300 mila euro( un seicentesimo dei ricconi)

    Cancelliamo questi incentivi, sono la solita “trovata” all’ italiana.

    Non sono un’ antifotovoltaico, ho un impianto da 4 kw ad isola, è una tecnologia funzionante e giusta per l’ ambiente, ma gli incentivi hanno fatto lievitare i costi dei piccoli impianti ed hanno premiato i grandi capitalisti.

  36. Pingback: Fotovoltaico, chi paga gli incentivi? | Fotovoltaico | Prezzo pannelli fotovoltaici - Progettazione impianto fotovoltaico |FD Energy Consulting

  37. caro antonino manca un dettaglio
    il rendimento di questa macchina da guerra per fare soldi e’, se va bene: 0,12/0,14 (qualità del pannello) a decrescere con il passare degli anni,
    il motore a scoppio 0,57
    il motore elettrico 0,98
    ergo, sorgenia, che ha lottato per gli incentivi
    continuerà a fare soldi
    e speriamo che non nevichi
    altrimenti l’altro salasso lo fanno le banche
    loro, a prescindere non erdono mai e nemmeno pareggiano.

Rispondi a Antonio Tragno Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *