Egitto: siamo costretti ad andarci?

Riceviamo sempre più segnalazioni di agenzie, tour operator e siti internet che continuano a imporre condizioni gravose a quanti vogliono rinunciare a viaggi in Egitto e nelle altre regioni del nord Africa e Medio Oriente in preda in questi giorni a tumulti e sommosse popolari.

La situazione, per gli operatori del settore che ancora non lo avessero compreso, è estremamente grave ed è quindi illegittimo e scorretto imporre ai clienti di partire, o di pagare penali o l’intero viaggio o farli attendere sino a pochi giorni dalla partenza per decidere il da farsi.

Anche la “linea di condotta” concordata tra Astoi, Assotravel ed alcune associazioni di consumatori non la condividiamo né la comprendiamo, non essendo fondata su alcun dato normativo. Dalle segnalazioni che riceviamo, emerge peraltro che in moltissimi casi neppure viene rispettata, anche perché non è minimamente vincolante per gli operatori, lasciati liberi di “concordare” (meglio dire “imporre”) quel che vogliono ai clienti.

Il suggerimento, ovviamente, per evitare danni complessivi gravi agli operatori è, per quanto possibile, di rinviare il viaggio o scegliere altre mete, senza però il pagamento di penali.
Chi tuttavia non intende o non può rinviare o scegliere altra meta, non può e non deve essere obbligato a partire o a pagare penali.

Ciò vale per l’Egitto, ma anche per la Libia, il Bahrein e tutte le altre mete che espongono improvvisamente ed inaspettatamente il turista a pericoli imprevedibili al momento della prenotazione.
Contestiamo infine anche chi sostiene incoscientemente che in Egitto sarebbe ormai cessato ogni pericolo, visto che il paese è tuttora sconsigliato, specie nelle città, ed è in mano militare senza un ordine costituito.

Per segnalazioni di abusi o per richieste di aiuto potete commentare questo articolo o contattarci.

5 risposte a “Egitto: siamo costretti ad andarci?

  1. Grazie innanzitutto per l’opportunità di chiarire alcuni punti.
    a) Sharm e Mar Rosso. Da sempre costituiscono un prodotto a sè. In questi luoghi non si è verificato alcun disordine tant’è vero che la Gran Bretagna non ha dichiarato mai questa parte dell’Egitto a rischio e i turisti inglesi in tutte queste settimane di caos hanno continuato a frequentare la destinazione senza alcun danno.
    b) La dichiarazione della Farnesina. E’ l’unica che può fare testo: quando si tratta dell’incolumità delle persone (nel nostro caso quelle che hanno sottoscritto un contratto di viaggio) non ci possiamo affidare nè alla valutazione dell’ente turistico locale né al tour operator nè all’agenzia di viaggi né al cliente stesso. Se c’è la dichiarazione in questione come c’è stata, il cliente può disdire senza alcuna penale e chiedere la restituzione della somma o concordare con il to una soluzione alternativa qualunque essa sia purchè le parti siano d’accordo. In questo caso il cliente ha l’ultima parola, per questo il to (intelligente) deve andare incontro al cliente altrimenti è chiaro che si rischia di perdere in un eventuale giudizio, ma è pur vero che quel cliente è entrato in agenzia perchè voleva andare in vacanza per cui…è importante trovare una soluzione alternativa! E’ un modo per continuare a servirlo così come ha richiesto!
    Se però la dichiarazione di destinazione a rischio rientra (e la Farnesina ci pensa su almeno 20 volte prima di assumere questo provvedimento) allora è giusto che il cliente, così come prima esercita i suoi diritti, qui osservi i propri doveri contrattuali. Questo vuol dire che si può ancora trovare qualche alternativa, ma se vuol far prevalere la propria paura (ripeto gli inglesi in queste settimane hanno frequentato in tutta tranquillità il Mar Rosso) allora deve affrontare le penali.
    Una volta assicurato il concetto di incolumità del cliente viene infatti quello dell””incolumità delle imprese” e del comportamento secondo correttezza. D’altronde il to che non porta clienti all’albergatore egiziano, in assenza di warning della Farnesina, dovrà pagare a sua volta le penali a quest’ultimo…non penserete certo che questi portano ancora l’anello al naso…anzi!
    c) Infine il nostro accordo. Al di là del fatto che è stato sottoscritto da Federconsumatori, Movimento Consumatori e Adiconsum tutte organizzazioni affatto tenere nei confronti delle imprese e invece serie e costanti difensori dei diritti dei consumatori, cerchiamo di guardare con concretezza la situazione. Se devo partire, ad esempio, il 28 febbraio per l’Egitto e mi tolgono il giorno prima il warning, dovrò improvvisamente riorganizzare la mia vita e non sarò pronto psicologicamente alla partenza. Altrettanto se tolgono il warning il 27 febbraio e devo partire il 15 marzo sulla base di un contratto che ho regolarmente sottoscritto, perchè mai non dovrei partire se avevo voglia di viaggiare e la Farnesina mi assicura che la situazione (sin dal 27 febbraio) è tornata alla normalità?
    In ogni caso se vi interessa potete vedere come abbiamo risposto ai quesiti dei consumatori che ci hanno interpellati su http://ilblogdelviaggiatore.blogspot.com mentre quelli delle agenzie sono su http//agenziediviaggioturismo.blogspot.com.
    Grazie per l’attenzione e per l’ospitalità.
    Francesco Granese
    Direttore Confindustria Assotravel

  2. Per il Direttore di Confindustria Assotravel Francesco Granese:
    Egregio Direttore,
    la ringrazio del suo intervento che pubblichiamo volentieri, concedendole l’attenzione e l’ospitalità richieste. Attenzione ed ospitalità che invece la vostra organizzazione non ha riservato alla Casa del Consumatore, che pur vi è ben nota per le vicende Todomondo, Viaggi del Ventaglio, per i nostri tanti articoli dedicati al turismo e per il concorso, tutt’ora aperto, “App del turista”, riservato ai giovani, da cui di qui a giugno deriverà la creazione di un’apposita applicazione per telefonia dedicata alla tutela del turista. Il vostro Presidente si è pure conosciuto telefonicamente con me nel corso di una trasmissione di Radio 24.
    Tutto ciò nonostante la vostra organizzazione ha ritenuto di non coinvolgere e neppure comunicare nulla alla Casa del Consumatore, così come ad altre importanti associazioni nazionali di consumatori, circa l’accordo che avete siglato con alcune associazioni. Come mai? Non vi interessava la nostra voce e opinione?
    Quanto al comportamento dei TO, ci piacerebbe intanto che qualcuno rendesse note pubblicamente le sue scelte verso la clientela. Ci consta infatti che diversi operatori impongono penali e soluzioni inaccettabili, evidentemente disattendendo i vostri intendimenti. Vi interessa conoscere queste situazioni? Vogliamo pubblicarle sui nostri siti, sentiti prima i TO interessati?
    La Casa del Consumatore
    Il presidente
    avv. Giovanni Ferrari

  3. Grazie al direttore per la chiara e completa esposizione. Condivido la sua impostazione e il suo richiamo alla intelligenza dei TO.
    Ma nel caso specifico – che espongo – manca come minimo il buon senso. Il mio viaggio in Egitto non viene effettuato perchè la maggior parte dei partecipanti ha rinunciato, io ho confermato la mia disponibilità visto che è stato che tolto lo sconsiglio e in considerazione che le zone che si dovevano toccare non sono state mai coinvolte nei disordini (Tuor delle Oasi). E’ il TO che NON FA più il viaggio.
    Al TO ho chiesto a questo punto il rimborso degli acconti versati. Il TO non da una risposta certa e prende tempo. Cosa dire?
    Franco

  4. Buonasera, dovevamo partire il 5/3/2011 per il mar rosso, ma vista la presenza di due bambini piccoli non ci siamo fidati. Prenotato i primi di gennaio, dopo lo sconsiglio avevamo subito deciso di annullare il viaggio, ma il T.O. ci ha detto che bisognava vedere la situazione di settimana in settimana. Avevamo chiesto un cambio di destinazione o un’altra data di partenza, ma il T.O. è stato irremovibile (abbiamo tutte le mail di risposta che ci ha girato l’agenzia). Ora abbiamo già perso la caparra di 500 euro e ci viene richiesta la somma delle penali. Dobbiamo abbassare i pantaloni o possiamo ancora fare qualcosa? Scusi la frase ma siamo proprio demoralizzati. Saluti Maurizio

    • Per Maurizio: Possiamo aiutarti a riavere i tuoi soldi e non pagare quelli ulteriori che ti chiedono. Già con molti TO siamo riusciti a far rimborsare tutto. Se vuoi informazioni, aiutyo e mandarci tua documentazione chiama 02 76316809. Grazie di averci contattati

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