Consumatore

La polizia non vende riviste al telefono

Ci avviciniamo alla fine dell’anno e dobbiamo mettere in guardia i consumatori da una purtroppo frequente vendita telefonica truffaldina ed aggressiva.

La tipica telefonata suona così: “salve signora, siamo della Polizia, sappiamo che lei è da sempre una nostra sostenitrice, vuole sottoscrivere anche quest’anno l’abbonamento alla nostra rivista?”. Lo stesso a dirsi per Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e simili.

La leva psicologica è sin troppo evidente: non vorrete mica scontentare la Guardia di Finanza o la Polizia… ? La tecnica di vendita la potete riconoscere facilmente perché è particolarmente aggressiva: vi richiameranno e molesteranno sino a quando non comprerete.

Ebbene sappiate che le forze dell’ordine e loro sindacati, che pure pubblicano riviste e stampano ogni anno calendari, non usano il telefono per la vendita, spesso destinano il ricavato delle vendite ad opere di bene e hanno costi equi ed accessibili.

Se invece siete incappati in vendite di riviste o calendari che costano centinaia di euro, allora scappate a gambe levate. Se vi siete fatti convincere una volta, non credete a meccanismi di tacito rinnovo o altro che vi voglia incastrare in eterno.

Ecco due consigli e strumenti per difendervi:
1) se vi hanno carpito il consenso per telefono e ci avete ripensato, comunicate subito il vostro recesso per iscritto;
2) se di prepotenza vi spediscono un pacco a casa, rifiutatelo; se, non conoscendone il contenuto, lo avete invece accettato, comunicate per iscritto il vostro rifiuto di pagare.

Le riviste si acquistano solo se piacciono e si pagano il giusto!! Segnalate a noi e agli altri utenti del blog gli abusi.

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