Consumatore

Le verità sull’iPhone 4

Ecco per voi un’intervista per comprendere meglio la problematica realtà dell’iPhone 4 e abbiamo consultato un esperto per fare un quadro generale sulla tecnologia impiegata all’interno dei cellulari. Il nostro obiettivo è aiutarvi nella scelta e acquisto di un cellulare attraverso semplici consigli, abbiamo cercato inoltre di darvi uno specchio informativo assente dalla parzialità con cui la notizia è stata trattata da molteplici testate editoriali.

I mesi estivi sono stati contrassegnati dall’arrivo sul mercato del famosissimo iPhone4 e, con esso, sono arrivate molte polemiche, molti problemi, molte critiche ma anche molti successi e una dotazione hardware non indifferente. I problemi che l’iPhone4 ha presentato sono stati considerati dai giornali e dall’opinione pubblica, assolutamente critici e mal gestiti dall’azienda. Alcuni invece sostengono la teoria secondo la quale la Apple abbia organizzato tutto quanto per allungare la campagna di comunicazione dell’iPhone, fingendo un problema per poi risolverlo, dando dimostrazione di attaccamento ai clienti. Se così fosse significherebbe una grande capacità di controllo del mercato e del prodotto, oltre che una strategia “poco morale” nei confronti dei clienti, ma si sa che il marketing e la moralità non hanno molto in comune.

Tuttavia alla fine dell’estate molte persone mi chiedevano se era corretto oppure no affidarsi all’iPhone4 perchè, come si è venuto a sapere, l’apparecchio presenta un problema molto rilevante nella gestione del segnale telefonico. È stato assodato che il melafonino, preso in mano in modo scorretto, fa cadere la linea. La mano dell’utente infatti andrebbe a compromettere la capacità di ricezione. A questo scopo e per avere un’opinione esperta, abbiamo interpellato il Dott. Ing. Giuseppe Cataldo, esperto nella validazione hardware e software di telefoni cellulari (ha collaborato con società come LG Electronics Italia dove ha ricoperto il ruolo di validation engineer). L’opinione del Dott. Ing. Cataldo ci consentirà di avere un punto di vista chiaro e semplice sulle problematiche di cui l’iPhone 4g sembra essere affetto e permetterà a voi lettori di operare l’acquisto in modo più sicuro.

Ing. Cataldo, può spiegarci in cosa consiste la validazione dei cellulari, dove si colloca nel processo di produzione e come avviene?
Da un punto di vista tecnico, la validazione è il passo immediatamente precedente la messa in produzione di un telefono cellulare: volgarmente, viene definita dagli esperti fase di “testing”. Sebbene siano frequenti test ed interventi mirati al miglioramento delle caratteristiche hardware di un cellulare, la validazione avviene prettamente a livello software e consiste in un numero variabile di fasi di quality management del prodotto, fasi all’interno delle quali vengono rilasciati e testati uno più software. I test, basati sia sulla compilazione di check-list predefinite sia sull’utilizzo quotidiano e “stressante” del cellulare, coinvolgono qualsiasi funzionalità del dispositivo: dalle chiamate e la messaggistica per i dispositivi di fascia più bassa, fino al controllo qualità delle caratteristiche più innovative utilizzate oggi, quali ad esempio i collegamenti GPS o WiFi. Qualsiasi malfunzionamento viene analizzato e segnalato ai team di sviluppatori, il cui compito è quello di risolvere il problema nei successivi rilasci software. L’obiettivo finale è quello di giungere, dopo qualche settimana, ad un prodotto perfettamente funzionante e pronto per essere messo sia sul mercato “open”, sia su quello proprio degli operatori mobili.

La comunità hi-tech ha tanto gradito quanto criticato l’avvento dell’iPhone. Il problema più serio ha riguardato la perdita del segnale quando il melafonino viene impugnato in modo sbagliato. Come mai un cellulare come l’iPhone è affetto da un problema apparentemente tanto banale?
Ben detto: apparentemente tanto banale. In realtà tutti i telefoni cellulari possono essere caratterizzati da un problema del genere, a maggior ragione per il fatto che, oramai, sul mercato si trovano quasi interamente dispositivi con antenna interna. Ed è assolutamente possibile che nel caso di una scorretta tenuta di tali dispositivi, si arrivi a coprire con la mano la zona in cui è presente l’antenna, col risultato di problemi di ricezione del segnale GSM/UMTS e quindi di una possibile interruzione di una chiamata voce/video in corso. Stupisce, a mio modesto parere, che un colosso mondiale come la Apple possa aver sottovalutato problematiche di questo genere, su un prodotto così protagonista del mercato come il melafonino.

Ad un certo punto della campagna di comunicazione, Apple ha segnalato agli utenti che l’iPhone ha questo problema esattamente come tutti gli altri prodotti sul mercato cellulare. Se è vero che i cellulari possono perdere il segnale se presi in modo non corretto, perchè non se ne sente parlare?
È qualcosa di cui mai avevo sentito parlare, prima del “caso” relativo all’iPhone4. Effettivamente, in quanti fanno caso, nei manuali d’uso, ad una sezione che illustra come impugnare il telefonino ond’evitare qualsiasi problematica? Per curiosità, sfogliando rapidamente il manuale del mio cellulare personale, non trovo nulla al riguardo. Posso assicurare che la modalità con cui viene preso il telefonino è qualcosa che si tiene in grande considerazione durante la fase di validazione, e non soltanto per quanto concerne una eventuale perdita del segnale.

Apple ha suggerito un modo “nuovo e corretto” di tenere il melafonino che, a detta dell’azienda di Cupertino, avrebbe dovuto essere valido per tutti i supporti cellulari. Ritiene che questa risposta sia tecnicamente da tenere in considerazione oppure il cellulare dovrebbe essere costruito nell’ottica di poterlo tenere in qualsiasi modo?
Per la verità, ufficialmente avrebbe parlato di problema legato al software del melafonino – e non solo di questo, anche del 3G e del 3GS – che sbaglierebbe a calcolare la corretta potenza del segnale di rete, problema risolvibile con un aggiornamento del sistema operativo. Ma si è anche parlato di problemi maggiori per chi utilizza in chiamata il cellulare con la mano sinistra, rimettendo quindi in dicussione la modalità con cui viene tenuto il dispositivo. Mi è capitato di leggere che il problema persiste anche con il suddetto aggiornamento software. Insomma, ritengo che sulla faccenda non sia stata fatta del tutto chiarezza e, rispondendo alla sua domanda, il cellulare dovrebbe appunto essere progettato nell’ottica di superare eventuali problemi di questo tipo.

Può consigliare agli utenti del blog come compiere un acquisto sicuro senza sentirsi confuso dalle continue e spesso contrastanti informazioni che si rincorrono su Internet?
Sono sempre stato un grande appassionato di telefonia mobile e ho avuto la fortuna di poter lavorare in questo campo. Secondo la mia esperienza, prima di scegliere e poi acquistare un telefono cellulare, ne ho sempre analizzato con attenzione la scheda tecnica in funzione delle mie esigenze e letto su appositi blog, forum e siti specializzati centinaia di recensioni da parte di utenti possessori del modello in questione al fine di individuarne le problematiche più comuni e se esistesse la maniera eventualmente per superarle. Devo ammettere che poi il risultato è sempre stato soddisfacente, sebbene il periodo di ricerca sia durato diverse settimane. C’è anche da dire che nell’acquisto di prodotti elettronici, ci vuole anche molta fortuna: alla fine degli anni ’90 acquistai un telefonino, che mi sostituirono per ben tre volte in un mese, per problemi sempre diversi, finché non capitò finalmente tra le mie mani l’hardware perfettamente funzionante.

Ormai i cellulari coprono qualsiasi fascia di prezzo, quelli più evoluti come l’iPhone hanno costi che superano le seicento euro. Ritiene che questi costi coprano appena il lavoro d’ingegneria o siano molto (a volte troppo) superiori rispetto il valore dell’oggetto e della tecnologia utilizzata?
Leggevo tempo fa del valore reale di alcuni telefoni cellulari, rapportato alla somma dei singoli costi dei prezzi dei suoi componenti, incluso il sistema operativo. Direi che quasi sempre il prezzo di mercato è ampiamente superiore a tale somma. Normalmente questi costi sono anche indice della qualità del servizio di assistenza del periodo di garanzia del prodotto e se è vero che “chi più spende, meno spende” è anche vero che determinati produttori, in caso di problemi, risolvono il tutto in tempi abbastanza rapidi.

In conclusione possiamo rimanere stupiti da una Apple apparentemente distratta in fase di costruzione ma anche sicuri del fatto che, errori come quello della ricezione, affliggono in realtà cellulari di ogni marca e modello. Purtroppo, durante eventi come questi, il mercato si riempie di notizie spesso confuse e contrastanti e, come ci ha segnalato l’esperto, forse il consiglio migliore è procedere alla consultazione di Internet prima dell’acquisto. Esistono un’infinità di siti che riportano recensioni degli utilizzatori: si spazia dai blog ai forum. Chissà che anche qui sul blog non vi siano utilizzatori che vogliano raccontare la loro esperienza con il nuovo melafonino. Che siate pro-iPhone oppure no, ricordate sempre che documentarvi su un prodotto da chi lo ha già usato è il modo migliore per ridurre il rischio di malfunzionamenti e malumori. Nell’attesa del prossimo inevitabile “gossip hi-tech”, ci godiamo il nuovo iPhone 4G e le sue antenne integrate. Alla prossima!

Edoardo Limone
elimone@gmail.com
http://www.edoardolimone.com

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