Consumatore

Assicurarsi la vacanza

 

Quando si parte per le vacanze può essere utile munirsi di copertura assicurativa per far fronte a quei piccoli o grandi imprevisti che possono capitare e dai quali non sono immuni neppure le ferie.
In genere, i pacchetti turistici “all inclusive” comprendono anche una polizza vacanze con copertura base che può essere ampliata pagando una maggiorazione.
Chi, invece, preferisce saltare il passaggio dell’agenzia o del tour operator, ed opta per un’organizzazione fai da te, ha la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di polizze quella più adatta alle proprie esigenze.
La formula base è individuale, riferita ad un unico viaggio, gratuita o scontata per i bambini e copre le spese mediche, il rimpatrio e la responsabilità civile verso terzi entro determinati massimali che possono essere ampliati con formule più complete, in genere denominate “argento” e “oro” le quali offrono anche garanzie ulteriori (es. scippo, dirottamento, mancata partenza, interruzione del soggiorno).


Le famiglie con figli di età inferiore a 17 anni possono usufruire di polizze ad hoc, così come gli studenti tra i 17 e i 35 anni (iscritti ad una scuola superiore o all’università) i quali sono coperti qualunque sia lo scopo del loro viaggio (studio, lavoro o semplice svago). Chi va spesso all’estero per lavoro può ricorrere a polizze annuali “multiviaggio” che coprono tutti i viaggi intrapresi nell’arco di un anno e di durata non superiore a 30/45 giorni l’uno.

Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, per i viaggi “europei” dovrebbe essere sufficiente portare con sé la TEAM (tessera europea di assicurazione malattia) che dà diritto al turista comunitario di ricevere le cure mediche urgenti o comunque necessarie presso gli ospedali pubblici e le strutture convenzionate alle stesse condizioni dei cittadini residenti nel paese in cui si trova. La tessera non copre, però, le spese per il rimpatrio e il ricorso a strutture private, per i quali è possibile ricorrere ad una polizza assicurativa integrativa.
Al di fuori dell’Unione Europea (e degli Stati convenzionati con il nostro sistema sanitario) è, invece, necessario o quantomeno opportuno, specie nei paesi dove le condizioni igieniche risultano scarse oppure i servizi sanitari sono molto costosi, assicurarsi con formule che garantiscono dal trasporto ospedaliero all’acquisto di farmaci, dal rimpatrio al prolungamento del soggiorno per motivi di salute. Tali polizze non coprono chi è affetto da malattie croniche o patologie pregresse o comunque ha subito interventi importanti nell’ultimo anno.

Anche per gli imprevisti dell’ultimo momento (infortuni, lutti, ricoveri, licenziamenti) che impediscono la partenza esistono formule apposite (polizze annullamento) che coprono in tutto o in parte le spese e gli acconti già pagati per il viaggio e proteggono dall’applicazione di penali per la disdetta della prenotazione, ad esclusione, però, di alcuni costi come quelli sostenuti per ottenere il passaporto o per le tasse aeroportuali.
Le compagnie di assicurazioni hanno creato anche polizze opzionali adatte alle specifiche esigenze del viaggiatore: dalla copertura dei danni economici subiti per smarrimento/furto del bagaglio a quella per eventuali incidenti durante le attività sportive tipicamente “vacanziere” come il windsurf, lo snorkelling, le immersioni, ecc.

Per scegliere una polizza vacanza adeguata e davvero conveniente è necessario fare molta attenzione alla franchigia stabilita nel contratto, cioè a quella somma che, in caso di sinistro, rimane a carico dell’assicurato e può essere espressa in percentuale del danno oppure in cifra fissa (c.d. “scoperto fisso”). Normalmente le compagnie di assicurazione offrono la possibilità  di scegliere l’esonero franchigia: pagando un premio aggiuntivo (di solito pochi euro) è possibile rimuovere tutte le franchigie dal contratto di assicurazione ed ottenere così una copertura totale del danno.

In ogni caso di sinistro, al fine di provare i danni economici e fisici eventualmente subiti e richiederne il relativo risarcimento, sarà necessario conservare scontrini fiscali e ricevute di pagamento, ricette e certificati medici, denunce e verbali di polizia, insomma tutta la documentazione utile a provare l’effettiva entità del sinistro.
Sul sito della Casa del Consumatore è a disposizione degli associati il modello di denuncia di sinistro all’assicurazione.

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