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Cani e padroni educati e responsabili

Un anno fa ci siamo occupati delle regole introdotte con l’ordinanza del Sottosegretario di Stato Martini al fine di responsabilizzare maggiormente i proprietari di cani, specie di quelli potenzialmente aggressivi.
Eliminata la lista delle 17 razze canine più pericolose, rimane l’obbligo di dotarsi di patentino per tutti i proprietari di cani “impegnativi” su prescrizione di un veterinario della Asl. Ad oggi, purtroppo, gli enti incaricati (principalmente i comuni) non hanno ancora predisposto i percorsi formativi obbligatori per il patentino. Tuttavia, in molte città esistono corsi facoltativi (magari gratuiti per i residenti) incentrati sulle caratteristiche comportamentali del cane e sulle modalità di gestione e “possesso responsabile”.

Indipendentemente dall’opportunità/necessità di frequentare tali corsi, chiunque possieda un cane dovrebbe almeno essere consapevole delle proprie responsabilità a partire dalla norma del codice civile in materia di “danno cagionato da animali”. In base all’art. 2052 c.c. “il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito”.

Fermi restando tutti gli obblighi di diligenza del “buon padrone” (conoscere il proprio cane, curarlo, educarlo, registrarlo all’anagrafe canina, vaccinarlo, mettere guinzaglio e museruola nei casi previsti dalla legge, ecc.), può risultare conveniente dotarsi di una polizza assicurativa specifica.
Esistono formule differenti: i prezzi variano dai 30 ai 120 euro circa e dipendono da razza, età e pericolosità del cane, nonché dal tipo di rischio assicurato. A seconda delle proprie esigenze la copertura può comprendere, la responsabilità civile verso terzi, le spese veterinarie dovute a malattie e infortuni dell’animale, le spese per furto o smarrimento dell’animale, vitto e alloggio in caso di ricovero o morte del padrone, la tutela giudiziaria e l’assistenza online o tramite numero verde, inoltre può essere estesa anche ai familiari dell’assicurato e alle persone con lui conviventi.

Chiunque porti a passeggio un cane ha poi un obbligo giuridico e “sociale” di pulizia, deve cioè raccoglierne le feci con strumenti idonei. Da questo punto di vista, i comuni italiani, da un lato, hanno inasprito le multe per il mancato uso della paletta (si arriva anche a 300 euro), dall’altro, hanno avviato campagne di sensibilizzazione, anche fornendo ai propri cittadini-padroni di cani gli appositi sacchetti.

Vogliamo, infine, ricordare a tutti che abbandono e maltrattamento, oltre a costituire comportamenti moralmente riprovevoli, sono dei veri e propri reati puniti dalla legge italiana.
Di conseguenza, chiunque veda qualcuno abbandonare il proprio cane (o qualsiasi altro animale), si segni il numero di targa e lo denunci.
Chiunque assista a maltrattamenti, dovrebbe cercare di intervenire con prudenza, invitando il responsabile a desistere, ed eventualmente chiamare polizia o carabinieri per un loro intervento.
Infine, per chi incontra animali randagi, abbandonati e magari feriti, la prima cosa da fare sarebbe chiedere nei dintorni se qualcuno conosce il padrone. Sarebbe poi opportuno portare l’animale ferito dal veterinario o comunque chiamare il 118, il comune oppure un’associazione animalista vicina.

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