Acido citrico: ecologico ed efficace

 

Avete mai pensato di utilizzare l’acido citrico al posto dell’ammorbidente o del brillantante per la lavastoviglie? L’acido citrico è un composto chimico che si trova in natura in moltissimi tipi di frutta, e soprattutto nel limone e nell’arancio.

Viene sintetizzato anche in laboratorio e si trova in commercio sotto forma di polvere; viene venduto già confezionato nelle farmacie o nei negozi di prodotti ecologici, oppure a peso e a un prezzo più economico nelle drogherie “di una volta” .

Questo prodotto, diluito in acqua al 10% può essere utilizzato efficacemente come ammorbidente da mettere nella vaschetta della lavatrice: non inquina e non fa male alla pelle; in lavastoviglie, diluito al 15% in acqua, mettetelo al posto del brillantante: non è tossico e funziona altrettanto bene.

Ma gli utilizzi “prodigiosi” non si fermano qui: può essere utilizzato anche per le pulizie domestiche su acciaio e rubinetterie, sui sanitari e su molte superfici lavabili (tranne marmo, graniti e vetro), oltre che come decalcificante nei bollitori elettrici o nelle macchine per il caffè.

Per avere un’idea di quanto possa costare, la preparazione casalinga di una bottiglia da due litri di ammorbidente fatto con acqua e 200 g di acido cotrico (acquistato in un negozio di prodotti ecologici) costa poco meno di 2,50 €, mentre un litro di brillantante preparato con 150 g di acido citrico costa poco meno di 2 €.

Dove conviene comprarlo? L’ideale sarebbe acquistarlo a peso in qualche vecchia drogheria, oppure, a prezzo un po’ più alto ma ancora accettabile, nei negozi di prodotti ecologici o nelle erboristerie (circa 10 € una confezione da 750 g); il prodotto si può trovare anche nelle farmacie, dove però viene venduto a peso d’oro (circa 10 € per una confezione da 100 grammi di prodotto!). 

Allora, provare per credere: anche il più piccolo contributo può mettere un mattoncino nel muro della tutela dell’ambiente!

6 risposte a “Acido citrico: ecologico ed efficace

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  4. L’umilissimo limone nella aviatrice al posto di sua maesta’ l’ammorbidente,( lavatrice) il modestissimo aceto al posto dello spregiudicato. Brillantante. Chimico.e cosi via per diverse altre cose.non desidero fare il professore. E nemmeno danneggiare le varie aziende ( magari una piccola innocua ammaccatura)..sono convinto di dovermi svegliare da un punto informativo sempre di piu’ per trovare prodotti della madre terra. Innocui. Da utilizzare. Al posto di altri di natura chimico-sintetica che costano molto. Ed inquinano. Grazie per l,attenzione e scusate l’ortografia. Umberto. Leonini. Siena

  5. Buon giorno, ho letto gli articoli correlati all’uso dell’acido citrico. Ieri è accaduto per me un episodio riguardo l’uso di questo prodotto, e, tenendo conto che normalmente leggo sempre prima di dedicarmi a certe cose, stavolta sono stata presa dalla velocità, agendo malissimo riguardo la preparazione di una marmellata di prugne.
    Per la prima volta ho usato l’acido citrico ma il risultato è stato catastrofico. Ho usato 1 kg di prugne, 350 gr. di zucchero, pectina 1:3 della Cameo ed una busta intera da 50 gr di acido citrico. Risultato, densità eccezionale, colore intenso, gusto acido da morire 🙂
    Mi chiedo se posso recuperare la marmellata, usando altra frutta, anche diversa dalle prugne o diluendo in qualche modo.
    Grazie a chi potrà supportarmi in questa “nuova avventura” 🙂
    Rossana

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